Riapre il Centro San Lorenzo, la casa dei giovani vicino al Papa

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Con la celebrazione della Messa presieduta dal segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita padre Alexandre Awi, dopo i lavori di manutenzione è stato riaperto lo scorso 11 maggio il Centro internazionale giovanile “San Lorenzo”.

L’Eucarestia, concelebrata da mons. Giuseppe Russo, sottosegretario dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, e da padre João Chagas, responsabile dell’Ufficio Giovani del Dicastero, ha riunito gli amici del Centro e i membri della Comunità Cattolica Shalom, che dal 1° ottobre scorso ne gestiscono le attività. Ringraziando chi si è impegnato nei lavori di ristrutturazione, i concelebranti hanno invitato i giovani “a vivere insieme la fede in un luogo appositamente dedicato a loro nel cuore della Città Eterna”.
La “casa dei giovani presso il Papa” nasce da provvidenziale casualità. Nel 1982 mons. Paul Josef Cordes, allora vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Laici, accoglie la nipote in visita a Roma con alcune amiche. Un viaggio che le ragazze vorrebbero non solo turistico ma anche un’occasione di incontro, di fede vissuta. Nasce l’idea, fatta subito sua da Giovanni Paolo II, di creare un centro destinato ai giovani pellegrini del mondo intero: la chiesa romana di San Lorenzo in Piscibus e i locali adiacenti (fino a quel momento un atelier di scultura), in via Pfeiffer a due passi dal Colonnato di Piazza San Pietro, si adattavano perfettamente allo scopo.
“Desidero che questo Centro diventi una fucina di formazione di autentici giovani cristiani, che sappiano testimoniare coerentemente il Vangelo nel mondo di oggi”: fu questo il mandato del Papa nella Messa d’inaugurazione, il 13 marzo 1983. L’anno successivo Karol Wojtyla affida ai giovani di San Lorenzo un’altra importante missione: essere la sede della Croce che consegna alla gioventù del mondo al termine dell’Anno Santo della Redenzione e che diventerà, con l’icona di Maria “Salus Popoli romani”, il simbolo itinerante della Giornata Mondiale della Gioventù.
La vocazione del Centro è quella di essere un luogo di preghiera, d’accoglienza e di incontro dei giovani dei cinque continenti, soprattutto dei tanti ragazzi fuori-sede che, per motivi di studio o lavoro, vivono lontani da casa. Le attività, fino allo scorso autunno coordinate dalla Comunità dell’Emmanuele, hanno il loro “cuore” nell’adorazione eucaristica e nella Messa quotidiana. Significativi gli “appuntamenti del venerdì”, durante i quali la Celebrazione Eucaristica è presieduta da un cardinale o da un vescovo in servizio presso la Curia romana o di passaggio per la visita “ad limina apostolorum”. Ad essa fa seguito un ritrovo semplice e informale.
Anche il card. Joseph Ratzinger ha celebrato più volte la Messa a San Lorenzo, l’ultima nel dicembre 2003: “E’ stata sempre una bella esperienza incontrare ragazzi e ragazze di tante regioni della terra che in questo Centro trovano un importante punto di accoglienza e di riferimento” disse Benedetto XVI visitandolo ancora una volta il 9 marzo 2008, nel 25° anniversario della fondazione. “Il Signore ci aspetta – affermò nell’omelia – e non solo ci aspetta; è presente e ci tende la mano. Accettiamo la mano del Signore e preghiamolo di concederci di vivere realmente, di vivere l’abbondanza della vita e di poter così comunicare anche ai nostri contemporanei la vera vita, la vita in abbondanza” concluse il Papa.
Tra le prossime iniziative, promosse dalla Comunità Shalom, le Veglie mensili “Rise up”, “una nuova opportunità per fare un’esperienza viva con Gesù insieme ad altri giovani. Una serata diversa, un incontro differente”, annunciano i giovani responsabili. Il primo appuntamento è per sabato 25 maggio alle ore 20.15.

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