Ad Haifa il centenario della processione della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

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Domenica 5 maggio si è svolta ad Haifa la Processione della Madonna del Carmelo giunta alla 100^ edizione, guidata dall’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa. La prima processione si tenne il 27 aprile del 1919, domenica in Albis, e fu organizzata per riportare solennemente nel santuario di Stella Maris la statua della Madonna del Carmelo che nel 1914, all’inizio della Prima Guerra mondiale, era stata trasferita nella chiesa parrocchiale in città.

Benché legato alla fine della Grande Guerra e al desiderio di ringraziare il Signore e la Madonna per il ritorno della pace, questo evento non si esaurì in corrispondenza del termine del conflitto; la processione, infatti, continuò a perpetuarsi anche negli anni successivi fino a diventare la più importante in Terra Santa dopo quella della domenica delle Palme a Gerusalemme.

Durante i suoi 100 anni di storia, la processione ha vissuto anche momenti critici nei quali la sua esecuzione fu seriamente messa a repentaglio, specialmente negli anni 1948-49. Nel 1948, anno della nascita dello Stato d’Israele, la processione (che da tradizione si svolge la terza domenica dopo Pasqua) cadde il 18 aprile, meno di un mese prima della proclamazione dello Stato di Israele e dell’inizio delle ostilità che sfociarono nella prima guerra arabo-israeliana.

L’anno successivo, vista la scarsissima presenza di cristiani, quasi tutti fuggiti o cacciati da Haifa dopo la guerra del 1948, i pochi fedeli rimasti temerono di organizzare la processione per paura di ripercussioni e a causa del numero esiguo di presenti. Fu l’allora neo sindaco israeliano di Haifa a favorire la processione garantendo l’ordine pubblico, preservando così la tradizione.

Ha guidato la processione l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa; con lui hanno preso parte anche mons. Leopoldo Girelli, nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina, mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Gerusalemme e Palestina, p. Hanna Kildani, vicario patriarcale per Israele, il vescovo emerito, mons. Kamal Batish e il rettore del seminale patriarcale di Beit Jala, p. Yacoub Rafidi, insieme ai sacerdoti greco-melchita e quello maronita di Haifa.

Alla processione della Madonna del Carmelo ha preso parte anche il Proposito Generale dell’ordine dei carmelitani scalzi, p. Saverio Cannistrà che ha ricordato la devozione alla Madonna dei cattolici: “Qui, a Haifa, la devozione a Maria è come un albero secolare dai grandi rami e dalle radici profonde. Come nella parabola evangelica, tutto nacque da un piccolissimo seme: un gruppo di eremiti, che all’incirca otto secoli fa si raccolse sotto la protezione di Maria sulle pendici del Carmelo,’presso la fonte di Elia’.

Alla loro patrona dedicarono l’oratorio che costruirono nel mezzo delle loro celle. Da questa collocazione possiamo intuire il rapporto che li legava a Maria: Maria era al centro, al cuore della loro vita. In lei contemplavano perfettamente realizzato il loro proposito di ‘vivere nell’ossequio di Gesù Cristo’. Maria era il modello, l’icona vivente della loro vocazione. Come Maria aveva custodito nel cuore ogni parola e fatto del suo figlio Gesù, così i carmelitani volevano trascorrere la loro esistenza nell’amicizia con Gesù Cristo e nella meditazione del suo vangelo. Maria era dunque per loro la madre, la guida e la compagna in questo cammino di alleanza con Gesù Cristo”.

Inoltre mons. Marcuzzo, nel nome della Vergine Maria, ha implorato il cessate il fuoco a Gaza tra le parti (Israele e Hamas), proprio nel momento in cui nella Striscia si stavano vivendo le ore più drammatiche.

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