In crescita i cattolici nel mondo

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Nei giorni scorsi L’Osservatore Romano ha pubblicato un articolo sulle principali dinamiche numeriche della Chiesa Cattolica nel periodo 2010-2017, evidenziando che in questo arco di tempo la crescita della popolazione cattolica mondiale è stata del 9,8%, pari a 1.313.000 nel 2017.

L’incremento varia nei continenti, in quanto si registrano tassi di crescita superiori al dato mondiale in Africa (26,1%), in Asia (12,2%) ed in Oceania (12,4%), mentre nelle altre due ripartizioni geografiche i tassi di variazione sono compresi tra il valore minimo di +0,3% dell’Europa e quello di +8,8% dell’America.

Mentre tra il 2017 e il 2016 gli indici positivi del tasso di crescita dei cattolici caratterizzano tutte le ripartizioni territoriali: rispetto al dato mondiale dell’1,1%, i tassi di variazione in Africa ed in Asia raggiungono rispettivamente il 2,5% e l’1,5%; l’Europa è il solo continente ad avere un trend quasi nullo (0,1%) mentre per l’America il tasso di crescita (0,96%) si attesta al di sotto di quello mondiale. Inoltre la distribuzione dei cattolici fra i continenti differisce nel 2017 notevolmente da quella della popolazione.

L’America mantiene, quanto a popolazione, un’incidenza sul totale planetario pari al 13,5%; di contro i cattolici raggiungono il 48,5%. In Asia l’incidenza dei cattolici è dell’11,1%, ma essa è notevolmente inferiore a quella che il continente ha per quanto riguarda la popolazione mondiale (59,8%). L’Europa ha un peso per la popolazione inferiore di quasi quattro punti percentuali a quello dell’America, ma la sua incidenza nel mondo cattolico è quasi la metà di quella dei paesi americani (21,8%).

Tanto per i paesi africani quanto per quelli oceanici il peso della popolazione sul totale mondiale è poco dissimile da quello dei cattolici (17% e 0,8%, rispettivamente per l’Africa e Oceania). Di particolare interesse appare la lettura dei dati per continente del numero relativo dei cattolici rispetto alla popolazione.

Questi valori evidenziano al 2017 come la presenza dei cattolici sia differenziata nelle varie aree geografiche: si va da un 63,8% di cattolici presenti nella popolazione dell’America, al 39,7% in quella europea, fino al 3,3% in quella asiatica. Risulta di qualche rilievo sottolineare come l’area americana sia in sé molto differenziata: se nel Nord America la percentuale di cattolici è solo del 24,7%, in quella Centro Continentale e Antille (84,6%) ed in quella del Sud (86,6%) la presenza di cattolici appare ben più cospicua.

Nel dettaglio, il maggior aumento delle circoscrizioni ecclesiastiche si registra in Africa (da 525 a 541 unità, pari al 3%), seguito da Asia con un aumento attorno al 2,3%, mentre in Europa il numero delle circoscrizioni ecclesiastiche (759 unità nel 2017) è cresciuto di appena 1,2%; mentre il rapporto percentuale tra l’insieme dei chierici e il totale delle forze di apostolato risulta alla fine del 2017 del 10%, con i valori inferiori in Africa (6,4%) e in America (8,4%) mentre con i valori superiori in Europa (19,3%) e in Oceania (18,2%).

In Asia la percentuale è prossima a quella mondiale (10,4%). Il numero dei vescovi nel mondo, tra il 2010 e il 2017, è aumentato del 5,6%, passando da 5.104 a 5.389 unità, con un incremento marcato in America (6,7%), mentre in Africa (3,6%) e in Europa (5,2%) i valori si collocano sotto la media. A fronte di tali dinamiche differenziate la distribuzione dei vescovi per continente, è rimasta sostanzialmente stabile nell’arco temporale considerato, con una maggiore concentrazione sul totale in America e in Europa, che da sole rappresentano quasi il 70%.

In Africa, dove la presenza di vescovi è andata aumentando in modo contenuto, la quota dei vescovi sul totale mondiale scende dal 13,7% nel 2010 al 13,4% nel 2017. Il numero complessivo dei sacerdoti secolari e religiosi è alla fine del 2017 pari a 414.582. Rispetto all’anno precedente, quando il numero dei sacerdoti risultò di 414.969, vi è stato un calo di 387 unità; quindi a fronte di significativi incrementi per l’Africa e per l’Asia, dove si registra un +2,6% e un +2,2%, rispettivamente, e ad una quasi stazionarietà per l’America, si pone l’Europa con un calo dell’1,7% e l’Oceania con un -2,1%. I membri degli Istituti Secolari (maschili e femminili) costituiscono la realtà numericamente meno significativa. Essi presentano un andamento complessivo in declino, con un calo del 15,5% essendo il numero passato da 26.800 nel 2010 a 22.642 nel 2017.

Il numero dei missionari laici è, invece, passato dalle 335.502 unità nel 2010 alle 355.800 nel 2017, con un incremento di 6,1% in 7 anni. Particolarmente significativo è il risultato di questa ‘categoria’ di operatori pastorali in Europa, dove la consistenza dei missionari laici è aumentata dell’80,4%, superando le 11.000 unità a fine periodo. I catechisti costituiscono la realtà numericamente più significativa, con una consistenza di oltre 3.012.000 di unità a fine 2017: Asia e Africa mostrano una dinamica evolutiva e vivace, con tassi di crescita significativi, mentre Europa ed America registrano una leggera flessione.

Anche per questo gruppo, si osserva una concentrazione relativamente prevalente nel continente americano, con la presenza di quasi 1.800.000.000 catechisti a fine 2017, corrispondenti a poco meno del 57% mondiale. Inoltre, dopo un periodo di costante e sostenuto aumento del numero delle vocazioni sacerdotali, che ha avuto il momento di maggiore crescita nel 2011, successivamente prende l’avvio una lenta ma continua discesa che riporta il dato del 2017 ad un valore pari al 96,9% di quello del 2010.

I candidati al sacerdozio nel pianeta passano da 118.990 nel 2010, a 120.616 nel 2011, a 120.051 nel 2012, a 118.251 nel 2013, a 116.939 nel 2014, a 116.843 nel 2015, a 116.160 nel 2016 e a 115.328 nel 2017, con un calo del 3,1% nell’intero periodo dal 2010. Quindi le diversità geografiche risultano molto marcate: mentre in Africa e in Asia, ma in special modo nel primo continente, gli andamenti si mostrano rilevanti (+16,1% in Africa e +1,2% in Asia), in Europa e in America si registrano rispettivamente diminuzioni del 16,3% e 13,5%. Anche il ruolo dei continenti alla crescita potenziale del rinnovo delle compagini sacerdotali cambia nel corso del periodo osservato.

Con riferimento all’anno 2010 si osserva che l’Europa contribuiva per il 17,3% al totale mondiale, l’America per il 30,7%, l’Asia per il 28,5% e l’Africa per il 22,6%. Sette anni più tardi il contributo americano scende al 27,3%, quello europeo al 14,9%, mentre l’Asia sale al 29,8% e l’Africa al 27,1%.

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