GMG Panama-Caltanissetta: comunione oltre la distanza

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Italia e Panama non sono, forse, poi così lontane… Sembrerebbe la frase di uno che non ha compreso nulla di geografia, eppure è la testimonianza di comunione ecclesiale che ha unito i giovani di tutto il mondo attorno al Santo Padre, in occasione della GMG dello scorso fine settimana.

Se è vero che le distanze chilometriche hanno reso difficile per molti pellegrini raggiungere l’America Centrale, è stato, comunque, possibile vivere intensamente un’esperienza di incontro, adorazione, meditazione, rendimento di grazie, attraverso le iniziative che le diocesi e i movimenti ecclesiali hanno organizzato: così alla GMG di Panama si sono aggiunte tante piccole GMG-satelliti in ogni parte del mondo.

La diocesi di Caltanissetta non è stata da meno e ha messo in campo tre giorni di esercizi spirituali per giovani e ragazzi, sotto la guida del Vescovo, mons. Mario Russotto. Raccogliamo la testimonianza di Gaia Randazzo, del servizio di Pastorale Giovanile, che, con gli occhi e la voce pieni di emozione, ha tratto un bilancio dell’esperienza e già manifesta l’entusiasmo e l’attesa per la prossima Giornata a Lisbona.

“Questi tre giorni hanno avuto due assi portanti, l’incontro con il Cristo e la ricerca della propria vocazione: attraverso i brani dell’Annunciazione (tema della GMG di Panama) e dei discepoli di Emmaus, ci siamo interrogati sul vero senso del nostro essere giovani con e nella Chiesa.

Alle catechesi, che attualizzavano in chiave giovane il messaggio del Vangelo, faceva seguito il momento di deserto, orientato da domande che permettevano di entrare in dialogo con il proprio cuore, con le proprie incertezze, ma soprattutto con le proprie speranze. Come i discepoli di Emmaus, ciascuno ha messo in luce i dubbi e le crisi di fede e ha potuto sperimentare la vicinanza di Dio che si fa prossimo lungo la strada e fa rinascere il futuro.

Una vicinanza resa ancor più forte dall’adorazione vocazionale, organizzata dai seminaristi, durante la quale abbiamo potuto sostare davanti a Gesù Sacramento, contemplandolo come la Vergine Maria. Davanti a questo Amore, l’unica risposta è il sì totale e incondizionato!

La conclusione degli esercizi spirituali è stata la celebrazione eucaristica: siamo stati esortati a entrare nell’adesso di Dio; anticipando di qualche ora (grazie al fuso orario) le parole di Papa Francesco, il Vescovo ci ha ricordato che noi siamo il presente della Chiesa, una nuova Pentecoste, i testimoni del compimento della Parola. Di fronte a questo dono, l’unica risposta è metterci in cammino, come testimoni…

Per poter vivere realmente lo slancio, la diocesi inizierà una nuova fase di missione cittadina, per incontrare i giovani universitari e lavoratori, che, purtroppo, si sono allontanati dalla Chiesa. Quanto abbiamo vissuto, non possiamo tenerlo per noi!”.

Un lettore scettico potrebbe dire che si tratta di un’infatuazione del momento, di un eccesso di ottimismo: di certo, non comprende la forza dell’ideale evangelico, l’unico capace di muovere la storia! Ora inizia la nuova attesa: Lisbona 2022 non è lontana e già i nostri pellegrini stanno per prepararsi, materialmente e spiritualmente, per il cammino!

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