Il card. Bassetti traccia le linee guida della Chiesa

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Lunedì 24 settembre il card. Gualtiero Bassetti ha aperto il Consiglio permanente della Cei, elencando gli ordini del giorno in discussione: Liturgia e rapporto fede-cultura. Scuola, giovani e urgenza educativa. Impegno rigoroso contro ogni forma di abuso. Senza perdere di vista l’attualità, ad esempio con la questione immigrazione e la costituzione di un Comitato organizzativo dell’iniziativa di riflessione per la pace nel Mediterraneo; e gli adempimenti statutari (la proposta da sottoporre al Papa per la nomina del nuovo segretario generale).

Per quanto riguarda la liturgia il presidente della Cei ha sottolineato che questa sarà il tema centrale dell’assemblea a novembre: “Da subito esprimiamo un ringraziamento convinto a Mons. Claudio Maniago, all’intera Commissione Episcopale da lui presieduta e all’Ufficio Liturgico Nazionale per il grande lavoro che hanno svolto in ordine alla traduzione italiana della terza edizione del Messale Romano.

Dopo una prima approvazione complessiva nell’Assemblea Generale del 2012, secondo le indicazioni della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, si è proceduto a un periodo di ‘verifica celebrativa’ e a una successiva revisione dei testi, alla luce del Motu Proprio del Santo Padre Magnum Principium che assegna una grande responsabilità alle Conferenze Episcopali.

In questa sessione del CEP valuteremo insieme le modalità più adatte per la presentazione del Messale all’assise di novembre e per la sua approvazione definitiva. Il nostro auspicio è che la pubblicazione della terza edizione Italiana del Messale Romano possa diventare kairòs per una riappropriazione vitale della liturgia della Chiesa a partire dalla celebrazione dell’Eucaristia.

A oltre 50 anni dalla ‘Sacrosanctum Concilium’ e nell’orizzonte dischiuso da ‘Evangelii gaudium’, la prossima Assemblea Generale costituisce l’opportunità di riflettere e confrontarci sullo ‘stato di salute’ delle celebrazioni liturgiche nelle nostre Chiese particolari e sul singolare apporto che la liturgia offre all’evangelizzazione”.

L’altro tema centrale ha riguardato il rapporto tra cultura e fede: “Nel contempo, come Presidenza abbiamo preso spunto dalla scelta di Matera quale Capitale europea della cultura per riprendere un tema centrale per una Chiesa che voglia davvero porsi in uno ‘stato permanente di missione’. Mi riferisco al rapporto fede e cultura e quindi alla domanda forse inespressa che questo tempo ci consegna.

Si esprime nel bisogno di unire profondità di analisi e capacità di sintesi per tornare a illuminare i diversi ambiti della vita quotidiana con la forza della proposta cristiana e dell’esperienza ecclesiale… Più in generale, cercheremo di aiutarci per capire quale struttura dare per il futuro agli Orientamenti pastorali della nostra Chiesa. Prima ancora di tentare un bilancio del decennio che volge al termine, avvertiamo l’impossibilità anche semplicemente di pensare di poter archiviare il tema educativo”.

E non poteva mancare uno sguardo ai giovani nell’imminente Sinodo dei vescovi: “Di fatto, i giovani appaiono sempre più spesso i nuovi poveri. Una povertà esistenziale, tipica di ‘bambini orfani di genitori vivi’ e di ‘giovani disorientati e senza regole’, come scrive il Papa nell’Amoris Laetitia.

Ancora, la loro è povertà sociale, che li vede convivere a forza con una condizione lavorativa umiliante, che nel Sud del Paese raggiunge punte di preoccupazione allarmanti. Davvero nel nostro Paese i tempi sociali non sono al passo con quelli dei nostri giovani, con la loro voglia di mettersi in gioco e di mostrare le loro capacità.

Il Sinodo dei Vescovi, che si apre la prossima settimana e che vede il coinvolgimento di una significativa presenza italiana, sarà l’occasione per ribadire la volontà della Chiesa di ascoltare la voce delle nuove generazioni e di proporre loro la risposta della fede in Cristo.

I pellegrinaggi che quest’estate ci hanno visto camminare insieme con i nostri ragazzi fino a culminare qui a Roma nel duplice incontro con il Santo Padre sono il segno di una vitalità che è ancora suscitabile: come Chiesa non solo non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo abbandonare i giovani, ma intendiamo fare fino in fondo la nostra parte per aiutarli a divenire protagonisti della loro vita”.

Ed infine il card. Bassetti ha anche fatto riferimento all’impegno contro ogni abuso: “Va in questa direzione anche l’impegno rigoroso a fare dei nostri ambienti luoghi sicuri, dove non trovi cittadinanza alcuna forma di abuso: al riguardo, Mons. Lorenzo Ghizzoni ci offrirà un aggiornamento sui lavori della Commissione per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, costituita lo scorso anno in CEI per qualificare le Linee guida sul fronte della prevenzione e della formazione”.

E nel comunicato finale i vescovi hanno deciso che la prossima Assemblea Generale straordinaria, che si svolgerà a novembre, rifletterà sul tema della liturgia e prevede anche una riflessione circa la presenza e il servizio nelle Diocesi italiane di presbiteri provenienti da altri Paesi, come pure sulla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa.

Inoltre è stata sottoposta al papa la proposta in vista della nomina del Segretario Generale, esprimendo apprezzamento a mons. Nunzio Galantino per quanto ha fatto a servizio della CEI.

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