Alla Tendopoli di san Gabriele i giovani riflettono sulla sacralità della donna

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“Cari fratelli, la 38^ tendopoli parlerà delle donne, in preparazione alla prossima giornata mondiale della gioventù, che ha per tema: ‘Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio’. Parleremo delle donne che, come dice il Papa, vivono situazioni dolorose, in particolare sono sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza, parleremo delle donne schiave della prepotenza dei potenti, delle bambine costrette a lavori disumani, delle donne obbligate ad arrendersi, nel corpo e nello spirito alla cupidigia degli uomini”.

Con questa breve lettera p. Francesco Cordeschi, ideatore e anima della Tendopoli di san Gabriele, ha invitato i giovani ad incontrarsi al Santuario di Isola del Gran Sasso (Te) fino al 25 agosto sul tema ‘La donna: sacra o schiava?’. Per comprendere meglio il tema della settimana abbiamo incontrato il presidente del Consiglio direttivo dell’associazione ‘Tendopoli San Gabriele’ onlus, Venanzio Pennesi:

“Abbiamo pensato a questo titolo ad inizio anno come sempre e quindi prima che si scatenassero tutti quei fenomeni di violenza sulle donne di questa primavera. Volevamo mettere al centro delle nostre riflessioni la figura della Madonna e la Sua fondamentale importanza nella nostra storia quando ci siamo accorti che troppe poche volte si parla della figura della donna all’interno della Chiesa e della grande importanza che ha nelle famiglie. Parlare della donna come figura trainante e vero collante della famiglia può sembrare un idea retrò ma in realtà ci rendiamo sempre più conto che una donna forte è la colonna portante di una famiglia forte”.

Il titolo può essere considerato una ‘provocazione’ per i giovani?
“Alla conferenza stampa di presentazione della Tendopoli 2018, padre Francesco Cordeschi ha spiegato che le donne, come dice il Papa, vivono situazioni dolorose, in particolare sono sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza. Parleremo delle donne schiave della prepotenza dei potenti, delle bambine costrette a lavori disumani, delle donne obbligate ad arrendersi, nel corpo e nello spirito alla cupidigia degli uomini.

Come dice papa Francesco ‘la Madonna, Maria, era più importante degli Apostoli, dei vescovi e dei diaconi e dei preti. La donna, nella Chiesa, è più importante dei vescovi e dei preti’. Quindi più che una provocazione vuole essere una presa di coscienza per tutti e non solo per i più giovani, oggi sempre più abituati a vedere la figura femminile più in bene di consumo o una statuetta da vedere che ad una figura importantissima”.

Nel documento per il Sinodo dei giovani (n^ 52) si parla di difficoltà dei giovani ‘a riconciliarsi con la dimensione della propria creaturalità’: come è possibile educarli?
“Questa è la parte più difficile… oggi tante sono le agenzie educative e soprattutto ‘diseducative’. Da genitore posso dire faccio fatica a tenere lontane le mie piccole da video musicali da messaggi poco costruttivi (a volte sono proprio distruttivi): ad esempio ci sono dei video che vorrebbero dare dei messaggi belli e di rispetto, e poi dentro ci sono parolacce a go go; così come app e giochi che spesso fanno prendere il ruolo del cattivo forte e vincente.

La Tendopoli, da ormai 4 decenni si propone come proposta educativa ma non può esser fatta solo da noi. Da qui nasce l’esperienza dei gruppi famiglia presenti in diverse realtà d’Italia ed in particolare nel centro Italia. L’esperienza del gruppo, insieme alle famiglie ed alla parrocchia (in alcuni casi anche con le scuole dove ci è stato permesso) vuole divenire punto di riferimento anche educativo per i giovani che durante l’anno partecipano alle attività della tendopoli nei vari territori.

Per questo ogni anno si cerca di essere attuali nelle tematiche cercando anche dei relatori che possano dare molto a livello spirituale e morale. Non a caso quest’anno abbiamo don Epicoco, Gigi de Palo e sua moglie Anna Chiara e la prof.ssa Rosanna Virgili”.

Parlando della donna si parla di amore: perché ci vuole coraggio per amarsi e ‘costruire’ la famiglia?
“Beh, il coraggio ci vuole per ogni scelta che si fa e soprattutto per costruire una famiglia in cui si fa una scelta ‘per sempre’ ed è questo che spaventa: il fatto che non sia a termine..il fatto che non sia qui, tutto e subito! Oggi si è abituati ad avere tutto e subito, anche per i trentenni che poi sempre più spesso si trovano anche in difficoltà economiche.

E quindi? Ci vuole coraggio…anzi no…ci vuole Amore. L’Amore quello vero con la A maiuscola! L’Amore senza condizionamenti che non ha paura e che ti fa sentire libero da tutti quelle incertezze e paura che fanno da zavorra al volare in alto. Se vuoi sentire una risposta concreta ti aspetto in Tendopoli dove in particolare il giovedì sarà dedicato alle famiglie che nel pomeriggio verranno consacrate a San Gabriele”.

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