Suor Roberta: ‘Sui Passi di Paolo metafora del discernimento’

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Sui Passi di Paolo sta per iniziare: tra zaini e sacchi a pelo, crescono le aspettative, le attese, i primi dubbi, i perché… Non sono soltanto i marcianti in trepidazione, sono proprio gli animatori immersi in un turbine frenetico di dettagli organizzativi da curare.

Riesco a incontrare, in un momento di pausa, suor Roberta La Daga, apostolina che coordina l’avventura della marcia, per raccogliere sensazioni e spunti per un cammino più fecondo. Prima di tutto, suor Roberta precisa che la distinzione tra animatori e marcianti è solo organizzativa: “Sui Passi di Paolo è un itinerario di fede per tutti; sotto la guida dell’apostolo delle genti, ciascuno può scoprire se stesso e la chiamata di Dio per la propria vita”.

Proprio san Paolo è una figura di grandissima attualità, specialmente per i giovani: “sulla via di Damasco, ha vissuto un cambiamento radicale, deciso, senza tentennamenti; è questa dinamicità, questa capacità di convertirsi, di volgere il cuore a Dio, che lo rende un esempio e una fonte di risposte alle domande di senso”.

Domande di senso che il Papa ha valorizzato nell’ottica del prossimo Sinodo dei Vescovi, che ha per tema il ruolo dei giovani nella Chiesa e il discernimento vocazionale. La Famiglia Paolina, raccogliendo la sfida, presenta la Marcia come una metafora del cammino della vita:

“Cammino perciò esisto potrebbe essere lo slogan della nostra iniziativa; la nostra missione si attua nel mantenere viva la fiamma del desiderio di Dio, mettendo in guardia dalla tentazione della sfiducia o dei facili surrogati”.

L’augurio che suor Roberta rivolge a tutti coloro che si accingono a partire Sui passi di Paolo è di lasciarsi guidare: “Liberarsi dai preconcetti su di sé e sugli altri, aprirsi all’incontro, ricevere ogni giorno come un dono, sentirsi scelti e amati sono le chiavi per vivere la Marcia.

Anzi, con questo stesso atteggiamento siamo tutti chiamati ad abitare l’interiorità, scoprendo negli spazi del silenzio la presenza che può soddisfare la nostra sete!”.

(Foto: Andrea Miccichè)

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