Fame in Africa: dopo la siccità fiorisce la speranza

fame in Africa
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Nel mondo una persona ogni 3,5 secondi muore di fame, milioni di ragazzi e ragazze soffrono invece per tutta la vita le conseguenze pesanti della malnutrizione. A fronte di questo scenario la Caritas altoatesina ha lanciato in piazza Duomo a Bolzano, con uno smartmob, la sua undicesima campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi ‘La fame non fa ferie’.

Mentre venerdì 13 luglio le campane delle chiese dell’Alto Adige suoneranno per commemorare le tante vittime che la fame provoca ogni giorno. La popolazione africana che vive nelle zone a sud del Sahara si confronta quotidianamente con questo problema. Siccità come quelle degli ultimi tre anni minacciano la vita di milioni di persone.

La Caritas altoatesina, insieme ad affidabili partner di progetto locali e grazie al sostegno di numerosi donatori, si impegna da anni nella lotta contro la fame e la povertà, come ha affermato il direttore della Caritas della diocesi di Bolzano, Paolo Valente: “Grazie a questo aiuto molte famiglie sono sopravvissute all’ultimo periodo di siccità.

Ora che la pioggia è finalmente arrivata, bisogna prepararsi ad affrontare al meglio eventuali future catastrofi, affinché la prossima siccità non si trasformi nuovamente in una minaccia alla vita di molte persone”.

La campagna della Caritas si svolge quest’anno per l’undicesima volta e per la prima volta, su proposta di mons. Ivo Muser, tutte le parrocchie altoatesine hanno partecipato alla campagna, come è stato sottolineato dal vicario generale, don Eugen Runggaldier: “Il suono delle campane nell’ora della morte di Gesù ci ricorda la caducità della vita e, contemporaneamente, 20.000.000 persone che rischiano di morire a causa della fame. I rintocchi ci ricordano però anche che c’è qualcosa che possiamo fare: impegnarci insieme per i nostri fratelli in Africa e ricordarli nelle nostre preghiere”.

Da decenni la Caritas altoatesina si impegna contro la fame e la povertà in Africa. Ad oggi sostiene 25 progetti in 9 diversi Paesi. La Caritas fornisce aiuti di emergenza in tempi di crisi e finanzia progetti di sviluppo sostenibili in grado di fornire alla popolazione locale una indipendenza alimentare a lungo termine, come ha spiegato Fabio Molon, responsabile dell’ufficio Mondialità della Caritas bolzanina:

“Durante la siccità degli ultimi tre anni è stato necessario garantire la sopravvivenza di migliaia di persone: con la distribuzione di derrate alimentari e acqua potabile pulita, con cibo supplementare per i più piccoli e progetti agricoli per la conservazione del suolo e del bestiame”.

Ulteriori programmi sostenuti dovrebbero inoltre contribuire a far sì che la popolazione locale non venga colta impreparata al verificarsi di future prossime catastrofi: “I fenomeni meteorologici estremi sono in aumento, soprattutto in Africa. Sempre più spesso periodi di siccità si alternano a forti precipitazioni.

Affinché le persone non debbano più assistere in maniera impotente a questi cambiamenti aiutiamo le popolazioni a migliorare le tecniche agricole e forniamo loro una formazione sul compostaggio, la fertilizzazione, lo stoccaggio e la commercializzazione dei raccolti. Distribuiamo inoltre sementi resistenti alla siccità, attrezzature agricole e bestiame da allevamento”.

Inoltre Judith Hafner, collaboratrice che da anni segue e monitora i progetti della Caritas in Africa, ha evidenziato che è fondamentale proteggere i bambini dalla malnutrizione: “Se un bambino non si nutre abbastanza, il suo sviluppo fisico e mentale potrà compromettersi a tal punto da non riuscire a recuperare il ritardo causato dalla malnutrizione per tutto il resto della sua vita…

Solo chi sa leggere e scrivere può esercitare i propri diritti e cogliere le opportunità che si presentano nella vita. Questo vale per le donne che avviano una propria attività, per i membri di cooperative, come anche per i semplici agricoltori che vogliono vendere i propri cereali a prezzi equi”.

Altri interventi fondamentali nella lotta contro la fame e la povertà sono l’accesso alla formazione professionale e a piccoli prestiti, che offrono in particolare alle giovani madri la possibilità di mettere in piedi attività che garantiscono un reddito sicuro per l’intera famiglia.

L’anno scorso la Caritas ha complessivamente devoluto oltre € 1.300.000.000 per programmi di aiuto in Africa. L’aiuto prestato dalla Caritas sarebbe inimmaginabile senza la generosità dei numerosi donatori altoatesini, come è stato evidenziato dal direttore Paolo Valente:

“Ogni piccola donazione è preziosa. Con € 25 di semenze una famiglia ha di che magiare ogni giorno, con € 10 al mese un bambino riceve quotidianamente a scuola un pasto caldo; € 100 permettono la formazione professionale di una giovane donna che potrà così guardare al proprio futuro con più speranza”.

La campagna ‘La fame non fa ferie’ è finanziata dalla Conferenza Episcopale Italiana e da sponsor privati: Conti correnti della Caritas della Diocesi di Bolzano-Bressanone Raiffeisen; Cassa Centrale Raiffeisen, IBAN: IT42 F0349311600000300200018; Cassa di Risparmio di Bolzano, IBAN: IT17 X0604511601000000110801; Banca Popolare, IBAN: IT12 R0585611601050571000032; Intesa Sanpaolo, IBAN: IT18 B0306911619000006000065.

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