Civiltà Cattolica dedica un volume agli abusi sessuali nella Chiesa

Condividi su...

Terzo volume degli ‘Accenti’ della Civiltà Cattolica, dedicato al tema degli abusi sessuali sui minori, che raccoglie dall’archivio della rivista sette dei suoi articoli, dedicati ad altrettanti aspetti del problema. Il volume si compone di due parti: la prima considera le varie dimensioni del problema ‘abusi’; mentre la seconda propone due articoli su altrettante conferenze organizzate e promosse dal ‘Centre for Child Protection’ dell’Università Pontificia Gregoriana, nato proprio per studiare e prevenire lo scandalo degli abusi sessuali, che sono peccato e crimine, e accompagnare con la formazione il clero e i laici impegnati nelle attività pastorali della Chiesa in tutto il mondo.

Nell’introduzione al volume il direttore di ‘Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro ha spiegato il significato del volume, partendo dal viaggio del papa in Cile: “In Cile aveva invitato sacerdoti e religiosi non solamente a ‘ruminare la desolazione’, ma a ‘chiedere a Dio che ci dia la lucidità di chiamare la realtà col suo nome’.

Il volume della collana ‘Accènti’ che presentiamo si propone di fare questo: testimoniando l’impegno de La Civiltà Cattolica, chiamare la realtà degli abusi col proprio nome, selezionando sette articoli scritti di recente sul tema su altrettanti aspetti del problema. La consapevolezza è cresciuta nel tempo”.

Padre Spadaro ha fatto riferimento ad un editoriale del 2002 riproposto nel volume: “Di cosa parla quell’editoriale del 2002 che oggi ripubblichiamo? Esso informa anzitutto sulla natura della pedofilia e sulle persone che compiono questi atti, presentandone una tipologia. Parla poi dei motivi del muro di silenzio che si crea sugli atti pedofili e di come lo si possa superare.

Volendo quantificare molto approssimativamente il fenomeno, l’editoriale si sofferma sul turismo sessuale e sulla diffusione della pedofilia che avviene mediante internet e, a quel tempo, le videocassette. Riserva poi un’attenzione particolare ai traumi psichici e fisici che gli atti pedofili causano nei bambini. Infine, rileva il grave dovere che incombe su tutta la società di combattere la pedofilia in maniera rigorosa ed efficace, facendo riferimento anche ai casi nei quali sono implicati sacerdoti e religiosi”.

Il volume affronta alcune questioni fondamentali per la Chiesa, tra cui il ‘trauma spirituale’: “L’ultimo aspetto che si esamina è legato al fatto che, oltre alle ferite profonde inferte nel corpo e nella psiche delle vittime di abusi sessuali, esiste anche per queste persone un trauma spirituale.

Un abuso compiuto da chi, sacerdote o religioso, ‘rappresenta Dio’ ed oscura l’immagine stessa di Dio nella vittima. E’ un’implicazione possibile più o meno nella stessa forma per tutte le confessioni religiose, ma che nella Chiesa cattolica assume connotazioni particolari. Traumatico, in questo senso, può risultare ovviamente anche il tentativo di mettere a tacere i fatti o di trovare una Chiesa non disposta all’ascolto della vittima. Così, per molti, viene compromessa o persino interrotta la possibilità di credere in Dio o di avere fiducia in Lui”.

Però padre Spadaro è chiaro nel definire la lotta alla pedofilia ancora lunga: “La lotta contro gli abusi sessuali durerà ancora a lungo e bisogna perciò dire addio all’illusione che la semplice introduzione di regole o di linee guida ne sia la soluzione. Essa implica una conversione radicale e un atteggiamento deciso per rendere giustizia alle vittime.

Certo, nessuno è in grado di sconfiggere definitivamente il male, neppure quello dell’abuso sui minori, sarebbe una presunzione fatale, ma si può fare molto per ridurne il più possibile il rischio e aumentare la prevenzione. Consegniamo il volume a un lettore che voglia comprendere meglio il fenomeno degli abusi sessuali e valutarne gli aspetti psicologici e spirituali. Il nostro è un piccolo contributo, ma rappresenta l’impegno de La Civiltà Cattolica su un fronte che deve essere attentamente presidiato sia dalla Chiesa sia dalla società”.

La dottoranda in Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana, Angela Rinaldi, ha svolto una riflessione, partendo dal suo libro ‘Dalla parte dei piccoli’: “Il libro propone una breve digressione su alcuni eventi verificatisi tra il 2000 e il 2017 negli Stati Uniti, in Messico, in Irlanda, in Germania e in Australia, presi in considerazione per alcune particolarità comuni, quali gli scandali per il silenzio delle istituzioni ecclesiastiche con forti ripercussioni sulla vita delle vittime e, più in profondità, la mancanza di procedure di prevenzione che mostrano diverse lacune nel campo della formazione. La conoscenza dei fatti implica una capacità maggiore di analizzare e discernere il fenomeno in modo imparziale, al punto tale da aprire la strada a soluzioni che siano a beneficio di tutti”.

Il testo esamina i documenti della Chiesa contro la pedofilia: “Si percorrono gli anni dell’emanazione da parte di Giovanni Paolo II del motuproprio ‘Sacramentorum sanctitatis tutela’ (2001), della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici di Irlanda (2010) e della stesura delle ‘Nuove norme sui delicta graviora’ (2010), per un riadattamento delle norme già esistenti; viene analizzata la Lettera circolare della Congregazione per la dottrina della fede per aiutare la conferenze episcopali a preparare le linee guida per il trattamento di abusi sessuali dei minori da parte dei chierici (2011) come attuazione del principio di sussidiarietà, colonna portante del magistero sociale cattolico.

Proseguendo nella linea dei suoi predecessori, Papa Francesco istituisce la Pontificia commissione per la tutela dei minori (2014), con il compito di proporre iniziative in tale campo, in collaborazione con le autorità ecclesiastiche competenti, e stila il motuproprio ‘Come una madre amorevole’ (2016) per una normativa volta a punire i reati di abuso d’ufficio episcopale, specie di fronte agli abusi sessuali”.

Ed infine esamina l’abuso del potere ‘gerarchico’: “Un altro aspetto importante riguarda l’abuso di potere gerarchico: molto spesso l’istituzione ha coperto gli abusatori a causa di un clericalismo che ha implicato l’insorgere di conseguenze molto gravi sulla vita delle vittime e sull’istituzione stessa. Tale atteggiamento nasconde la verità a beneficio di un benessere istituzionale secondario rispetto al primato della persona. Molto spesso il clericalismo ha spianato la strada alla tendenza di coprire i sacerdoti colpevoli a difesa della ragion di stato e a scapito della verità, negando di fatto il modello proposto da Cristo”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50