Colletta per la Terra Santa: non lasciamoli soli

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Come ogni anno il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il card. Leonardo Sandri, ha inviato ai vescovi di tutto il mondo un appello per la ‘Colletta pro Terra Sancta’ del Venerdì Santo, con l’invito a riprendere i pellegrinaggi in Terra Santa: “E’ importantissimo sostenere i luoghi di Gesù, perché questa è un’aspirazione profonda dell’animo di ogni cristiano. Avvicinandoci a quei luoghi ascoltiamo la sua voce con l’eco della realtà geografica che Gesù ha vissuto, ma poi è importante sostenere l’opera della Terra Santa perché Terra Santa non sono solo pietre antiche del museo, ma sono le pietre vive delle nostre comunità”.

Ed il Custode di Terra Santa, p. Francesco Patton, ha sottolineato che il gesto è necessario per il sostegno dei cristiani in Terra Santa: “San Paolo, quando ha proposto questa prima colletta, ha usato una frase molto bella. Ha detto: ‘Il Signore ama chi dona con gioia. Allora date secondo la misura, la convinzione e la larghezza del vostro cuore’. Poi questo gesto di condivisione oggi è essenziale per aiutare la Chiesa che vive in Terra Santa a vivere e anche a portare avanti la propria missione pastorale e sociale”.

Nella lettera il card. Sandri ha ricordato due basiliche, quella della Natività e quella del Santo Sepolcro, oggetto di restauro: “Ambedue le Basiliche, grazie alla collaborazione e generosità di tantissime persone di buona volontà sono state restaurate l’anno scorso. Edificare la Chiesa di Terra Santa, nei suoi edifici di culto e nelle sue pietre vive, che sono i fedeli cristiani, quindi, è responsabilità di tutte le Chiese particolari della Cristianità, consapevoli che la fede cristiana ha avuto il suo primo centro propulsore nella Chiesa Madre di Gerusalemme”.

Nella lettera ha evidenziato le attività della Chiesa a favore del territorio: “La comunità cattolica di Terra Santa, nei suoi variegati volti, come quella latina della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme, della Custodia Francescana e delle altre Circoscrizioni, come quelle orientali (greco-melchita, copta, maronita, sira, caldea, armena) con le famiglie religiose e gli organismi di ogni genere, ha la speciale vocazione di vivere la fede in un contesto multi-religioso, politico, sociale e culturale.

Nonostante le sfide e insicurezze, le parrocchie proseguono il loro servizio pastorale con attenzione preferenziale per i poveri; le scuole luoghi di incontro tra cristiani e musulmani preparano insieme, lo speriamo contro ogni speranza, un futuro di rispetto e di collaborazione; gli ospedali e gli ambulatori, gli ospizi e i centri di ritrovo continuano ad accogliere sofferenti e bisognosi, profughi e rifugiati, persone di ogni età e religione colpite dall’orrore della guerra”.

A tale proposito il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha invitato a non dimenticare chi è costretto a fuggire per la guerra: “Un ricordo particolare, in questo momento, va alla piccola comunità cristiana del Medio Oriente che continua a sostenere la fede tra gli sfollati in Iraq e Siria, o tra i rifugiati in Giordania e Libano assistiti dai loro pastori, religiosi e volontari dei vari Paesi. I volti di queste persone ci interrogano sul senso di essere cristiani, le loro vite provate ci ispirano…

Dimostriamo loro la nostra vicinanza, concretizzata attraverso la nostra costante preghiera e mediante un aiuto economico, in particolare dopo la liberazione della Piana di Ninive. Molti cristiani iracheni e anche siriani vogliono ritornare alla propria terra dove le loro case sono state distrutte; con scuole, ospedali e chiese devastati. Non lasciamoli soli”.

La ‘Colletta per la Terra Santa’ nasce dalla volontà dei Papi di mantenere forte il legame tra tutti i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi. La Colletta è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi; è anche lo strumento che la Chiesa si è data per mettersi a fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente.

Papa Paolo VI, attraverso l’Esortazione Apostolica ‘Nobis in Animo’ (25 marzo 1974), diede una spinta decisiva in favore della Terra Santa. I territori che beneficiano di un sostegno proveniente dalla Colletta sono i seguenti: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.

Nella Colletta dello scorso anno, fra l’altro, sono stati raccolti € 1.423.251,78, e $ 5.531.899,22, di cui $ 3.130.000 per sussidi scolastici e $ 861.000 per assicurare una vita dignitosa a chi rientra in Iraq e Siria e a chi è rifugiato nei paesi limitrofi, come Libano e Giordania.

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