Un matrimonio in volo e la Messa del Papa a Iquique

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In forma privata e senza procedure protocollari, Papa Francesco, si trasferisce da Santiago a Iquique, a Nord del Cile e ai piedi delle Ande, per presiedere la celebrazione eucaristica presso il Campus Lobito, un’ampia spianata di 20 ettari situata sul mare a 20 chilometri a sud della città.
Sull’aereo da Santiago del Cile a Iquique, Papa Francesco ha benedetto le nozze di uno steward e una hostess. I due componenti della compagnia aerea Latam, infatti, riuscirono a sposarsi nel 2010 solo civilmente, poiché il terremoto aveva distrutto la loro parrocchia in Cile. I due giovani chiedono una benedizione delle nozze, mentre il Papa – con la sorpresa dei due ancora stampata sul volto – gli regala la possibilità di sposarsi subito. È la prima volta che un pontefice celebra un matrimonio in volo.

La Messa viene celebrata in onore di “Nuestra Señora del Carmen”, Madre e Regina del Cile; ed è per questa particolare ricorrenza, infatti, che la statua della “Virgen de la Tirana”, oggetto di grande devozione popolare in tutto il Nord del Cile, viene trasportata dal Santuario al luogo della Messa.

Migliaia i fedeli che si stringono attorno al Papa latinoamericano, per prendere parte a questo momento di straordinaria “festa” cristiana; una peculiarità del popolo nord cileno che il Pontefice stesso, all’inizio della sua omelia, non dimentica di sottolineare: «Vengo come pellegrino a celebrare con voi questo modo bello di vivere la fede. Le vostre feste patronali, i vostri balli religiosi – che si prolungano per una settimana –, la vostra musica, i vostri vestiti fanno di questa zona un santuario di pietà popolare. Perché non è una festa che rimane chiusa all’interno del tempio, ma riesce a rivestire a festa tutto il villaggio».
Il Vangelo che viene letto durante la Messa è quello delle Nozze di Cana, dove l’azione della Vergine Maria sottolinea il desidero che la festa, nella persona del figlio Gesù, continui e non venga «annacquata». «E così – ricorda Francesco – Maria va per i nostri villaggi, per le vie, le piazze, le case, gli ospedali. Maria è la Virgen de la Tirana; la Virgen Ayquina a Calama; la Virgen de las Peñas ad Arica, che passa per tutti i nostri problemi familiari, quelli che sembrano soffocarci il cuore, per accostarsi all’orecchio di Gesù e dirgli: vedi, “non hanno vino”».

Papa Francesco ricorda che nel primo miracolo, Gesù fa sentire ai suoi amici che anch’essi partecipano al miracolo. «Ognuno di noi può cominciare il miracolo, di più – precisa il Pontefice –, ognuno di noi è invitato a partecipare al miracolo per gli altri». Un miracolo intriso nella storia di questa terra nord cilena, che ha saputo accogliere popoli e culture diverse. «Iquique – ricorda Papa Francesco – è una zona di immigrati che ci ricorda la grandezza di uomini e donne; di famiglie intere che, davanti alle avversità, non si danno per vinte e si fanno strada in cerca di vita. […] Non c’è gioia cristiana quando si chiudono le porte; non c’è gioia cristiana quando si fa sentire agli altri che sono di troppo o che tra di noi non c’è posto per loro (cfr Lc 16,31)».

Papa Francesco invita a mantenere desta l’attenzione «nelle nostre piazze e nei nostri villaggi e a riconoscere coloro che hanno una vita “annacquata”; che hanno perso – o ne sono stati derubati – le ragioni per celebrare», senza timore di alzare anche la voce per dire che «non hanno vino». Bisogna stare attenti «a tutte le situazioni di ingiustizia e alle nuove forme di sfruttamento che espongono tanti fratelli a perdere la gioia della festa. Siamo attenti di fronte alla precarizzazione del lavoro che distrugge vite e famiglie. Siamo attenti a quelli che approfittano dell’irregolarità di molti migranti, perché non conoscono la lingua o non hanno i documenti in regola. Siamo attenti alla mancanza di casa, terra e lavoro di tante famiglie».

Sono le ultime ore della visita di Papa Francesco in Cile. Terminata la Messa, infatti, il Pontefice si trasferisce presso la “Casa de retiros del Santuario Nuestra Señora de Lourdes” dei Padri Oblati per il pranzo; la cerimonia di congedo all’Aeroporto di Iquique, la partenza in aereo per Lima, dove il Papa verrà accolto dalle autorità per iniziare il viaggio apostolico nella capitale della Repubblica del Perù.

Foto: http://www.vaticannews.va

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