A Roma la Benedizione dei Bambinelli con papa Francesco

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Come da tradizione gli oratori romani si ritroveranno anche quest’anno in piazza S. Pietro per la Benedizione dei Bambinelli insieme a papa Francesco domenica prossima 17 dicembre. Una mattinata di preghiera, festa e testimonianza nell’imminenza del Santo Natale, un vero e proprio evento che da decenni raduna migliaia di bambini e animatori accompagnati da genitori e sacerdoti per partecipare all’Angelus con il Pontefice e prepararsi insieme alle prossime festività.

Il tema scelto per questa edizione è ‘C’è un posto per te’ per sottolineare come in oratorio non si è mai soli, c’è una intera comunità che è pronta ad accogliere tutti come le braccia aperte del colonnato del Bernini. Gli oratori saranno accolti a partire dalle ore 8.30 per partecipare insieme alla Santa Messa in basilica presieduta dal card. Angelo Comastri alle ore 10.

Al termine della celebrazione eucaristica i bambini si sposteranno verso la zona a loro riservata in piazza, accolti dall’equipe animazione del Centro Oratori Romani (COR) che da molti anni organizza la manifestazione per conto della Diocesi di Roma. Quest’anno i ragazzi saranno accompagnati da mons. Gianrico Ruzza, Vescovo Ausiliare per il Settore Centro e Segretario Generale del Vicariato di Roma, che sarà con loro all’Angelus e rivolgerà un saluto ai presenti.

La benedizione delle statuine del Bambinello da parte di Papa Francesco concluderà la mattinata. A Roma sono presenti circa un centinaio di oratori di cui una quarantina associati al COR che promuove la pastorale oratoriana nelle parrocchie attraverso l’invio di catechisti missionari e l’offerta di formazione specifica per gli animatori.

Inoltre gli oratori dell’associazione laicale fondata dal Servo di Dio, Arnaldo Canepa, si incontreranno anche il 28 dicembre presso la Basilica di Don Bosco al Tuscolano per la Festa della Riconoscenza, momento di ringraziamento comunitario per l’anno che va a chiudersi.

Accogliendo le delegazioni che questo anno hanno donato il presepe e l’albero di Natale la scorsa settimana papa Francesco aveva sottolineato il loro valore simbolico: “Ogni anno il presepe e l’albero di Natale ci parlano col loro linguaggio simbolico. Essi rendono maggiormente visibile quanto si coglie nell’esperienza della nascita del Figlio di Dio. Sono i segni della compassione del Padre celeste, della sua partecipazione e vicinanza all’umanità, che sperimenta di non essere abbandonata nella notte dei tempi, ma visitata e accompagnata nelle proprie difficoltà.

L’albero proteso verso l’alto ci stimola a protenderci ‘verso i doni più alti’, a innalzarci al di sopra delle nebbie che offuscano, per sperimentare quanto è bello e gioioso essere immersi nella luce di Cristo. Nella semplicità del presepio noi incontriamo e contempliamo la tenerezza di Dio, manifestata in quella del Bambino Gesù.

Il presepe, quest’anno, realizzato nella tipica espressione dell’arte napoletana, è ispirato alle opere di misericordia… Il presepe è il luogo suggestivo dove contempliamo Gesù che, assumendo su di sé le miserie dell’uomo, ci invita a fare altrettanto, attraverso azioni di misericordia. L’albero, proveniente quest’anno dalla Polonia, è segno della fede di quel popolo che, anche con questo gesto, ha voluto esprimere la propria fedeltà alla sede di Pietro”.

Ed un grazie particolare è stato rivolto ai bambini: “Cari bambini, il mio grazie è rivolto soprattutto a voi. Nei vostri lavori avete trasferito i vostri sogni e i vostri desideri da innalzare al cielo e da far conoscere a Gesù, che si fa bambino come voi per dirvi che vi vuole bene.

Grazie per la vostra testimonianza, per aver reso più belli questi segni natalizi, che i pellegrini e i visitatori provenienti da tutto il mondo potranno ammirare. Grazie! Grazie! Questa sera, quando si accenderanno le luci del presepe e dell’albero di Natale, anche i desideri che avete trasferito nei vostri lavori di decorazione dell’albero saranno luminosi e visti da tutti. Grazie!”

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