La diocesi di Scalea fa l’atto di affidamento a Maria

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Nelle scorse settimane la diocesi di san Marco Argentano – Scalea ha celebrato presso la Basilica-Santuario del Pettoruto in San Sosti la patrona dell’Arma dei carabinieri, la ‘Virgo Fidelis’, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei sindaci del comprensorio e rappresentanti della società civile. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo diocesano, mons. Leonardo Bonanno, che ha sottolineato il valore di tale ricorrenza mariana:

“Maria appartiene da sempre a Dio, suo Signore, tanto che la chiesa del quinto secolo, con il Concilio di Efeso (431). Le ha riconosciuto il titolo di Madre di Dio, perché Madre di Gesù, figlio di Dio. Mentre dal Vangelo apprendiamo che chiunque fa la volontà di Dio diventa sua familiare, per lo stesso motivo la maternità di Maria arriva fino a noi, povere creature.

Nel ‘Magnificat’ la Madonna canta la sua totale appartenenza a Dio; tutto in lei è opera sua: l’umiltà, la grazie, la misericordia. Nell’universale devozione della chiesa verso Colei che ‘tutte le generazioni chiamano Beata’ si inserisce il ricordo annuale dell’Arma dei Carabinieri, la benemerita custode della legalità e moralità pubbliche poste a fondamento del nostro vivere civile”.

Ha ricordato anche la fedeltà dei carabinieri alla ‘missione’ per cui hanno prestato giuramento: “Con il titolo di ‘Virgo Fidelis’ anche voi Carabinieri riconoscete la fedeltà di Maria a piano di Dio e la ponete a modello della vostra vita e del vostro servizio ai fratelli: perché nella vostra opera, meglio nella vostra missione la virtù della ‘fedeltà’ rifulga su ogni altro aspetto, pur positivo. Davanti all’altare del Signore, con lo sguardo rivolto alla Vergine Fedele voi oggi rinnovare la vostra promessa di adempiere il vostro dovere con onore secondo gli ordinamenti della Repubblica Italiana alla quale tutti apparteniamo”.

Nel frattempo la diocesi nella festa dell’Immacolata si consacra al Cuore Immacolato di Maria. Infatti nel messaggio alla Chiesa diocesana dello scorso luglio mons. Bonanno ha invitato le realtà ecclesiali presenti nel territorio ad offrire alla Santa Vergine un particolare tributo insieme con la solenne consacrazione al suo Cuore Immacolato come Lei stessa ha ripetutamente chiesto ai tre pastorelli di Fatima:

“Fin dalla sua prima apparizione (13 maggio) la Madonna ha chiesto ai veggenti preghiera e penitenza in riparazione dei tanti peccati con i quali si offende la maestà Divina e lo stesso suo Cuore Immacolato. Nella seconda apparizione (13 giugno) la Santa Vergine, tra l’altro ha detto a Lucia: ‘Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato’.

Nella terza apparizione (13 luglio) la Madonna raccomanda la recita quotidiana del Santo Rosario per la conversione dei peccatori, la fine della guerra e ‘in riparazione delle offese commesse verso l’Immacolato Cuore di Maria’. Dovranno essere momenti di intensa vita spirituale e mariana che non escludono la solenne accoglienza da parte del nostro popolo, secondo le sue migliori tradizioni religiose”.

Inoltre nella lettera pastorale ha ricordato le ‘fedeltà’ della diocesi alla Madre di Dio attraverso gli scritti di alcuni vescovi che lo hanno preceduto: “Mons. Demetrio Moscato (Gallina, 1888 – Salerno, 1968) aveva pubblicato un opuscolo per il clero e i fedeli laici delle gemine diocesi di San Marco e Bisignano dal titolo: ‘Al Cuore Immacolato di Maria’, nel quale vengono indicate alcune pratiche di devozione mariana.

Nel prologo afferma: ‘Nelle confidenze ai tre veggenti la Vergine Santissima chiese la Comunione riparatrice in onore del Suo Cuore Immacolato nei primi cinque sabati del mese ed espresse il desiderio che, nella recita del Rosario, alla fine di ogni decade fosse detta la seguente orazione: O Gesù, mio perdonate le nostre colpe; preservate dal fuoco dell’inferno; portate in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della nostra misericordia.

Noi, pertanto come umile omaggio delle nostre Diocesi di San Marco e Bisignano, già solennemente consacrate a quel cuore Benedetto, desideriamo che i parroci, i rettori di chiesa e tutto il Clero, coadiuvato dagli ascritti alle organizzazioni di A. C. ed alle altre pie associazioni, promuovano con ogni zelo: la pratica dei primi 5 sabati del mese con Comunione riparatrice in onore del Cuore Immacolato di Maria; la recita del Santo Rosario con la giaculatoria come sopra; la Coroncina dell’Immacolato Cuore di Maria in tutti i sabati dell’anno”.

E non ha dimenticato di sottolineare anche altri due vescovi che nello scorso secolo hanno affidato la diocesi alla Madonna: “Successivamente il vescovo Michele Rateni (Petrella Tifernina, 1901 – San Marco Argentano, 1953) ha scritto la Lettera Pastorale ‘La Regina dei cuori’ (1946), per il Congresso Mariano Diocesano e un’altra Lettera Pastorale (1949) in preparazione alla proclamazione del dogma dell’Assunta, il primo novembre 1950. Anche mons. Luigi Rinaldi (1901 – Napoli – 1977) ne ha scritto una ‘Per la Consacrazione delle Gemine Diocesi al Cuore Immacolato di Maria’ (1959)”.

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