Papa Francesco ha proclamato nuovi santi

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Domenica 15 ottobre papa Francesco ha canonizzato tre martiri messicani, trenta martiri brasiliani, e due sacerdoti: 35 nuovi santi per la Chiesa universale, come segnali per la vita cristiana definita ‘storia d’amore con Dio’: “Questa è la vita cristiana, una storia d’amore con Dio, dove il Signore prende gratuitamente l’iniziativa e dove nessuno di noi può vantare l’esclusiva dell’invito: nessuno è privilegiato rispetto agli altri, ma ciascuno è privilegiato davanti a Dio.

Da questo amore gratuito, tenero e privilegiato nasce e rinasce sempre la vita cristiana. Possiamo chiederci se, almeno una volta al giorno, confessiamo al Signore il nostro amore per Lui; se ci ricordiamo, fra tante parole, di dirgli ogni giorno: ‘Ti amo Signore. Tu sei la mia vita’. Perché, se si smarrisce l’amore, la vita cristiana diventa sterile, diventa un corpo senz’anima, una morale impossibile, un insieme di princìpi e leggi da far quadrare senza un perché.

Invece il Dio della vita attende una risposta di vita, il Signore dell’amore aspetta una risposta d’amore. Rivolgendosi a una Chiesa, nel Libro dell’Apocalisse, Egli fa un rimprovero preciso: ‘Hai abbandonato il tuo primo amore’. Ecco il pericolo: una vita cristiana di routine, dove ci si accontenta della ‘normalità’, senza slancio, senza entusiasmo, e con la memoria corta.

Ravviviamo invece la memoria del primo amore: siamo gli amati, gli invitati a nozze, e la nostra vita è un dono, perché ogni giorno è la magnifica opportunità di rispondere all’invito”.

Il Vangelo invita il fedele a scegliere una strada: “Allora il Vangelo ci chiede da che parte stare: dalla parte dell’io o dalla parte di Dio? Perché Dio è il contrario dell’egoismo, dell’autoreferenzialità. Egli, ci dice il Vangelo, davanti ai continui rifiuti che riceve, davanti alle chiusure nei riguardi dei suoi inviti, va avanti, non rimanda la festa. Non si rassegna, ma continua a invitare.

Di fronte ai ‘no’, non sbatte la porta, ma include ancora di più. Dio, di fronte alle ingiustizie subite, risponde con un amore più grande. Noi, quando siamo feriti da torti e rifiuti, spesso coviamo insoddisfazione e rancore. Dio, mentre soffre per i nostri ‘no’, continua invece a rilanciare, va avanti a preparare il bene anche per chi fa il male.

Perché così è l’amore, fa l’amore; perché solo così si vince il male. Oggi questo Dio, che non perde mai la speranza, ci coinvolge a fare come Lui, a vivere secondo l’amore vero, a superare la rassegnazione e i capricci del nostro io permaloso e pigro”.

Ed infine il papa ha sottolineato che al ‘banchetto del Signore’ occorre avere l’abito giusto: “Allora il Vangelo ci chiede da che parte stare: dalla parte dell’io o dalla parte di Dio? Perché Dio è il contrario dell’egoismo, dell’autoreferenzialità. Egli, ci dice il Vangelo, davanti ai continui rifiuti che riceve, davanti alle chiusure nei riguardi dei suoi inviti, va avanti, non rimanda la festa.

Non si rassegna, ma continua a invitare. Di fronte ai ‘no’, non sbatte la porta, ma include ancora di più. Dio, di fronte alle ingiustizie subite, risponde con un amore più grande. Noi, quando siamo feriti da torti e rifiuti, spesso coviamo insoddisfazione e rancore. Dio, mentre soffre per i nostri ‘no’, continua invece a rilanciare, va avanti a preparare il bene anche per chi fa il male. Perché così è l’amore, fa l’amore; perché solo così si vince il male.

Oggi questo Dio, che non perde mai la speranza, ci coinvolge a fare come Lui, a vivere secondo l’amore vero, a superare la rassegnazione e i capricci del nostro io permaloso e pigro”.

E durante l’angelus ha annunciato ad ottobre 2019 a Roma la convocazione di un’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica: “Scopo principale di questa convocazione è individuare nuove strade per l’evangelizzazione di quella porzione del Popolo di Dio, specialmente degli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta Amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta.

I nuovi Santi intercedano per questo evento ecclesiale, affinché, nel rispetto della bellezza del creato, tutti i popoli della terra lodino Dio, Signore dell’universo, e da Lui illuminati percorrano cammini di giustizia e di pace”.

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