In Italia 1 adolescente su 5 è vittima di bullismo

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Da un rapporto condotto da Istituto Innocenti risulta che in Italia circa il 20% degli adolescenti è vittima di bullismo fuori e dentro il contesto scolastico, mentre nel 2015 il 50% ha subito qualche episodio offensivo, non rispettoso o violento da parte di altri ragazzi o ragazze; il 47% dei minori presi in carico dai servizi ha subito forme di trascuratezza materiale o affettiva; il 10,6% delle donne ha subito abusi sessuali prima dei 16 anni e lo 0,8% è stata vittima di forme di abuso sessuale gravi come lo stupro.

Sono alcuni dati che emergono dal Rapporto italiano dello ‘Studio Multi-Paese sui drivers della violenza all’infanzia’, condotto da un team di ricercatori dell’Istituto degli Innocenti sotto la supervisione dell’Unicef Office Research e dell’Università di Edimburgo. Il Rapporto rappresenta la conclusione della prima fase di un progetto internazionale che coinvolge, oltre all’Italia, Zimbabwe, Vietnam e Perù, con l’obiettivo di ottenere un quadro complessivo sui dati statistici ed essere in grado di mettere a punto interventi efficaci a scopo di prevenzione.

La ricerca, durata quasi 2 anni, ha preso in considerazione 237 indagini, tra le quali ne sono state scelte 59 tra le più complete e approfondite per effettuare ulteriori analisi. Il risultato è condensato in una ottantina di pagine di Rapporto che traccia un quadro sui principali drivers che conducono alla violenza nei confronti dei minori.

Entrando nello specifico del rapporto, le donne che hanno dichiarato di essere state umiliate all’interno della propria famiglia durante l’infanzia e l’adolescenza sono risultate avere una probabilità 14 volte superiore di subire maltrattamenti gravi e coloro che hanno assistito a liti familiari hanno una probabilità di essere maltrattate 7 volte superiore.

Anche assistere alla violenza domestica può avere gravi ripercussioni sui minori. L’Istat ha rilevato che la probabilità che le persone compiano atti di violenza intima sui propri partner aumenta dal 5,2% al 22% se hanno assistito alla violenza del padre sulla propria madre. Da ‘Vite in Bilico’ emerge che il 64% delle donne vittime di abusi sessuali è stata esposta a situazioni di elevata conflittualità familiare e il 48% ha assistito a episodi di aggressioni verbali, offese e svalutazioni ai danni di un altro parente.

La violenza domestica può anche significare un fattore di rischio per lo sfruttamento sessuale, come riportato da altre indagini esaminate in questo contesto. Numeri tali da spingere i ricercatori a concentrarsi maggiormente su questo fenomeno, unitamente a quello del cyberbullismo, durante la seconda fase del progetto.

Il prossimo step dello Studio internazionale, infatti, prevede l’approfondimento di una singola forma di violenza, per arrivare, nella terza e ultima fase, all’individuazione di interventi efficaci per la prevenzione. La durata complessiva del progetto è di 4 anni. I primi risultati saranno presentati in occasione di un confronto con gli altri Paesi coinvolti, che si terrà nei primi mesi del 2017.

Inoltre alcuni mesi fa è stato siglato un Protocollo d’Intesa per la diffusione dei contenuti della Dichiarazione dei diritti e doveri in Internet, elaborata dalla Commissione di studio istituita dalla Presidente della Camera. Il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, ha sottolineato il valore preventivo a cui la scuola è chiamata:

“La scuola deve dare sopratutto la capacità di scegliere sempre e comunque. Quello che vogliamo fare adesso è darvi gli strumenti perchè questa capacità di scelta possa orientare i ragazzi nella selezione di ciò che è positivo o negativo. Il rispetto si trasmette con il linguaggio, gli atteggiamenti e i comportamenti, a scuola e fuori dalla scuola. La scuola deve insegnare, e praticare, la cultura del rispetto. Non può esistere un’ora in più per insegnare questo ma un modello educativo che va praticato tutti i giorni e serve una gigantesca alleanza educativa, anche con la famiglia; è l’unica vera arma che noi abbiamo contro forme di drammatica solitudine”.

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