Nel terremoto la gente resiste

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Le scosse nel territorio umbro marchigiano ancora persistono nella loro potenza, ma i marchigiani non mollano e la solidarietà comincia ad alleviare le sofferenze. Durante la chiusura della Porta Santa della diocesi di Macerata mons. Nazzareno Marconi ha affermato:

“In questa preghiera vorrei rinnovare al Signore la supplica che si possa anche chiudere la porta su questa esperienza di dolore e di timore che per tutti noi è stato il terremoto. Da ogni cosa che accade si può trarre un insegnamento di bene ed una occasione di crescita e di purificazione. Nel tempo potremo riconoscere che anche questa tragica esperienza di fragilità e di povertà ci ha fatto crescere nel bene e nella fede.

Ma ora, ben coscienti della nostra fragilità e dei nostri limiti, invochiamo dal Signore, per intercessione dei nostri santi patroni, che ci sia risparmiato questo cammino così faticoso. Che si chiuda la porta su questa esperienza, per iniziare un tempo nuovo di serenità e di ricostruzione, non solo degli edifici, ma anche dei cuori. Incontrando la nostra gente ho infatti potuto riconoscere le peggiori crepe e del terremoto proprio nei cuori spaventati e stanchi di tanti nostri fratelli più fragili e più piccoli”.

Anche il vescovo di Ascoli Piceno, mons. Giovanni D’Ercole, ha rivolto un pensiero ai fedeli nel ricordo di sant’Emidio: “In questi giorni è naturale che in noi ci sia una certa trepidazione che qualche volta diventa paura. Che fare? Rimanete tranquilli, ci dice Gesù, e ‘aggiornate’ costantemente il vostro modo di vedere la realtà; non arrendetevi davanti alle difficoltà.

Il Vangelo ci chiede un continuo sforzo umile e generoso per amare la vita e le sue contraddizioni, per essere positivi, guardando al bene che c’è anche in un mondo oscurato da tanto male, per appassionarci ad asciugare le lacrime e curare le ferite degli uomini. Guardate al bene che c’è in voi e attorno a voi e non scoraggiatevi. Nel vangelo di questa domenica Gesù ci assicura che i capelli del nostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: fidatevi e affidatevi a Lui.

Uomo e natura possono sprigionare tutto il loro potenziale distruttivo, ma niente possono contro l’Amore perché di fronte alla tenerezza di un Dio che è padre, il male, l’egoismo e l’odio diventano impotenti. Non è poesia sapere che nel caos della storia, lo sguardo del Padre celeste è fisso su di me ed è Lui il custode innamorato d’ogni mio più piccolo frammento.

Ne sono certo: se il cuore si abbandona nelle mani del Signore, la fatica, il dolore, le sventure diventano occasione per crescere, per credere… Nel giorno in cui le diocesi chiudono le Porte Sante dell’Anno della Misericordia, proclamiamo con fede quanto ripetiamo in ogni messa: ‘Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta’”.

Ed intanto non si arresta la macchina della solidarietà anche di quelle organizzazioni che operano da anni nel territorio, come il GUS (Gruppo di Umana Solidarietà), che fin dal 24 agosto ha deciso di mettere a disposizione della Protezione Civile la propria esperienza maturata nelle situazioni di emergenze umanitarie e di catastrofi naturali:

“E’ molto forte il rischio che i territori colpiti dal sisma diventino luoghi fantasma, abbandonati alle loro rovine, alla ribalta solo in occasione di anniversari. Per questo sin da subito abbiamo voluto fare la nostra parte e nelle ore successive al terremoto il GUS si è immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, mobilitando le risorse e il personale, per far fronte tempestivamente all’emergenza e per garantire aiuto concreto e risposte adeguate ai bisogni della popolazione.

La situazione che abbiamo trovato era drammatica. Molte famiglie avevano perso tutto, i propri cari, la propria casa, i ricordi: in un attimo non avevano più nulla, nei loro occhi si leggeva il dolore, la disperazione, la paura, l’impotenza”. L’intervento proposto dal GUS è particolarmente importante, perché fornisce un aiuto psicologico:

“Il GUS ha attivato 2 postazioni fisse e 4 mobili in provincia di Ascoli Piceno e Macerata. Più in dettaglio, una tenda come postazione fissa si trova a Pescara del Tronto e due postazioni mobili (camper) sono a disposizione degli operatori per raggiungere le frazioni colpite; mentre in provincia di Macerata una tenda come postazione fissa si trova a Castelsantangelo sul Nera e due postazioni mobili servono per raggiungere Visso e Ussita e le zone più lontane e difficilmente raggiungibili.

Per far fronte al rischio dell’isolamento e della disgregazione, prevenire il disagio e colmare il vuoto di relazioni che si è venuto a creare dopo tragedie di questo tipo, in questo mese siamo stati costantemente al fianco della popolazione fornendo sostegno psicologico e aiuto concreto nelle piccole azioni quotidiane.

Più in particolare ci siamo messi a disposizione per accompagnare le persone più anziane presso le strutture sanitarie e per rendere fruibili le procedure di sostegno economico e aiutare nella compilazione dei moduli per la richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione; abbiamo ascoltato le ragioni delle famiglie che non hanno voluto abbandonare le loro case per evitare episodi di sciacallaggio e ci siamo resi disponibili per aiutarli negli spostamenti”.

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