Scatta la fase finale per L’anello debole

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19 cortometraggi divisi in 5 categorie, per una durata complessiva di 3 ore e 11 minuti: sono i video finalisti del premio di questo anno de ‘L’anello debole’, che il 24 giugno saranno proiettati durante la ‘Notte dei corti’ all’interno del Capodarco L’Altro Festival.

Dalle decisioni della giuria di qualità, presieduta dal giornalista Giancarlo Santalmassi, è emerso come sempre un ricco assortimento di temi, ma anche connessioni tra le opere che hanno determinato casualmente i focus di questa edizione.

Tra essi, l’immigrazione, la disabilità, la condizione delle donne, l’infanzia a Gaza, la precarietà di giovani e adulti. E alcuni sguardi originali su come possono cambiare le visioni del nostro corpo. I ‘video della realtà’ erano divisi quest’anno nei Corti (fino a 30’ di durata) e nei Cortissimi (fino a 6’) e gli 8 finalisti sono tutti italiani.

Le 5 opere per i Corti della realtà sono: ‘88 giorni nelle farm australiane’, una faccia inedita dell’emigrazione italiana contemporanea; ‘Oro bianco, lavoro nero’, sui migranti del moscato piemontese; ‘Addio Turchia’ e ‘Dalla Siria all’Europa a tutti i costi’, le due opere sull’esodo dei migranti nel 2015 scelte tra le numerose selezionate; ‘Nata viva’, storia di una donna ‘che per i primi 5 minuti della sua vita non ha respirato’.

Tre i finalisti per i Cortissimi della realtà: ‘Marian’, su un misterioso senzatetto giardiniere; ‘Anche su una gamba sola’ (con animazione), su cosa succede se un prestigioso docente universitario ha un infortunio; ‘La piscina di Gaza’, il progetto visionario e concreto di un istruttore di nuoto. Stessa distinzione per gli 8 video di fiction, provenienti per metà da autori stranieri.

Le 5 opere per i Corti di fiction sono: ‘Bellissima’, sull’amore per una ragazza esclusa; ‘The postmodern pioneer plaque’ (Serbia/Spagna), su come ci presenteremmo oggi ad ipotetici abitanti di altri pianeti; ‘’We can’t live without cosmos’ (Russia), film di animazione che narra la struggente amicizia tra due aspiranti astronauti; ‘Getting fat in a healthy way’ (Bulgaria/Germania); ‘Quasi eroi’, l’amore tenero e stralunato tra due giovanissimi di periferia.

Tre i finalisti per i Cortissimi di fiction: ‘La sua Africa’, che è una parodia dell’impegno nella cooperazione internazionale; ‘112’ (Argentina/Spagna), su una strana telefonata a un servizio di pronto intervento; ‘One day in july’ (animazione), con cui si ritorna tragicamente sulla spiaggia di Gaza. Infine, sono tre i finalisti per la categoria dei video Ultracorti (fino a 60”): ‘L’amore al tempo della carta’ (animazione), sul riciclo; ‘Una donna’, sul trucco quotidiano di una bellissima ragazza; e lo spot ‘Autismo’ (animazione) realizzato dalla Rai per la giornata mondiale del 2 aprile 2016.

Ma il festival del L’Anello debole ha in riserbo altre sorprese, iniziando con gli ospiti: martedì 21 giugno è la serata di ‘Non essere cattivo’, il capolavoro postumo di Claudio Caligari prodotto da Valerio Mastandrea, incentrato sulle vite violente e tragiche di un gruppo di giovani di una borgata romana negli anni 90. Alla proiezione dell’opera, appena premiata con il ‘Nastro d’argento’ per il miglior film, sarà presente Luca Marinelli, recentemente premiato con il David di Donatello come miglior attore non protagonista per ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’ di Gabriele Mainetti. Mentre giovedì 23 giugno la serata sarà dedicata ad una delle più intense e originali attrici italiane: Jasmine Trinca.

La serata di sabato 25 giugno, sarà aperta dall’annuncio delle iniziative per i 50 anni della Comunità di Capodarco, che fu fondata nel Natale del 1966, a cui seguirà la premiazione dei vincitori del premio (5 categorie più due premi speciali), dove Andrea Pellizzari sarà affiancato da un ospite d’eccezione: Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif.

Infine, domenica 26 giugno, prima della chiusura serale in musica con il concerto dei Marlene Kuntz, alle ore 18 andrà in scena un inedito dialogo su ‘Il lavoro e l’impegno sociale’ tra il presidente della Comunità di Capodarco don Vinicio Albanesi e l’imprenditore Diego Della Valle.

Purtroppo quest’anno non è stata selezionata nessun’opera per la sezione ‘Audio cortometraggi’, in quanto la Giuria di qualità ha giudicato i lavori pervenuti non soddisfacenti: “I lavori pervenuti, oltre che per la quantità nettamente inferiore, salvo alcune eccezioni, non hanno soddisfatto appieno lo standard di qualità e di contenuti raggiunto nelle edizioni precedenti.

Invece di individuare comunque dei finalisti, la giuria ha ritenuto di lanciare un forte segnale di stimolo ai produttori e agli appassionati di questa forma di comunicazione. Mentre il mezzo radiofonico sta vivendo in tutto il mondo una fase di rinascita, con grande evoluzione tecnica e crescita di ascolti, i temi sociali appaiono, dal nostro osservatorio, sempre più marginalizzati.

L’anello debole, uno dei pochissimi premi italiani dedicati alla produzione audio e l’unico su tematiche sociali e ambientali, registra in quest’area una crisi di investimenti in risorse e competenze, una involuzione della capacità di racconto, un appiattimento generale su formati e linguaggi ormai datati.

In base a queste considerazioni, la giuria e l’organizzazione intendono promuovere fin dalla prossima edizione la realizzazione di nuovi prodotti audio, di diverse tipologie, sui temi di interesse del premio. In tal senso lanciano una sfida alle emittenti radiofoniche commerciali e non – di parola, di informazione e di intrattenimento – e agli audio-maker indipendenti”.

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