La FUCI si interroga sul futuro dei giovani

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Fino a domenica 8 maggio a Chieti si svolge il 65° Congresso Nazionale della F.U.C.I. (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) sul tema: ‘Giovani, Formazione e Lavoro, quali possibilità di Futuro’ con riflessioni di importanti relatori tra i quali mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, che aprirà i lavori all’Auditorium dell’Università teatina.

Nella presentazione alla stampa mons. Bruno Forte, arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, ha sottolineato la grande opportunità che rappresenta per la città l’ospitare questo importante evento della Federazione Universitaria: “La F.U.C.I. è da 120 anni una Federazione a servizio dei giovani e della Chiesa e del Paese, un servizio importante, un’animazione viva.

Ha formato grandi personaggi protagonisti della società italiana, della nuova Italia, nata dalle ceneri del Fascismo. Un’occasione questo incontro nazionale sia perché Chieti è città universitaria ma anche perché molti dei giovani teatini studiano in diverse università del paese e quindi c’è un collegamento costante tra la nostra diocesi e le diverse università d’Italia, sia perché è un’occasione per lanciare un messaggio importante: grazie alla F.U.C.I. Chieti potrà essere luogo di dialogo e confronto tra tantissime realtà italiane.

Il tema di questo congresso tocca le vitali questioni del mondo giovanile di oggi (credenti e non credenti). Deve emergere la necessità di avere cura e di investire sulla gioventù, perché sono loro il nostro futuro. Occorrono possibilità di lavoro, possibilità d’inserimento in società, perché possa ritornare realtà il protagonismo giovanile… Quella contemporanea è una stagione che, contraddistinta in senso negativo per i giovani di oggi, purtroppo infatti la crisi e la mancanza di possibilità hanno inciso moltissimo sulla questione”.

Infine ha sottolineato le cinque parole che contraddistinguono questo congresso fucino: “responsabilità, elemento portante; ricerca come strumento di formazione e discernimento; relazione per stimolare dialogo e confronto; partecipazione come attività di comunità; rinnovamento nella Chiesa e nella Società”.

I due Presidenti Nazionali della Federazione, Marco Fornasiero e Marianna Valzano, hanno sottolineato come “la F.U.C.I. si sostanzia in un incessante dialogo e confronto di giovani con giovani su diversi ambiti: universitario, ecclesiale e sociopolitico. Anche il congresso vuole essere un’occasione per guardare criticamente alla complessità della realtà della quale siamo protagonisti. Il fatto che si confrontino ragazzi di città e luoghi diversi fa sì che si alimenti quel processo importante di integrazione nazionale”.

E nelle tesi congressuali la FUCI vuole costruire un’immagine critica ed approfondita dell’università italiana: “Crediamo sia importante riflettere su questo tema, cuore della vita fucina, e averne cura per viverlo pienamente. La nostra ricerca ha tentato di racchiudere tutti i diversi aspetti che incidono sull’evoluzione dell’università, ciascuno analizzato secondo le attenzioni e i metodi propri di chi se ne occupava.

Abbiamo individuato cinque argomenti principali, a cui sono stati dedicati altrettanti paragrafi e laboratori. Il primo, intitolato ‘Formazione e vocazione’, analizza la condizione umana e le coordinate sociale e culturali in cui si inserisce la dimensione giovanile e le esigenze formative della stessa. Coltivare la propria dimensione giovanile e formativa assume una forte ottica educativa, dove educare (ex-ducere, condurre fuori) ha il significato di far scoprire e scoprire la propria vocazione, nella piena coscienza dell’originalità di sé.

Il secondo e il terzo, invece si preoccupano del sistema università e delle sue dinamiche interne; in particolare nel primo si analizza la situazione da un punto di vista sociale, mentre nel terzo saranno illustrate le problematiche tecniche del finanziamento pubblico e del diritto allo studio.

Negli ultimi due paragrafi si parlerà delle esternalità che l’università comporta, ossia gli effetti indiretti che una formazione universitaria ha sul lavoro e sulla politica, intesi come servizi per la società. Le tesi sono lasciate volutamente aperte al confronto ed al contributo della Federazione, che è chiamata a scrivere delle conclusioni che rispecchino tutti gli aderenti”.

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