Vivere il tempo di Quaresima nella fiamma dell’amore

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Nel tempo di Quaresima l’Ufficio Liturgico Nazionale ha curato un sussidio per vivere bene questo tempo nell’anno giubilare. Nella presentazione il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, ha ricordato che “l’anno giubilare è un potente invito ad entrare anche noi nella fiamma dell’amore divino, come popolo nuovo, comunità rinnovata, pronta ad essere segno di perdono e di grazia. La Quaresima sarà il tempo favorevole per riprendere un contatto vivificante e lasciarci abbracciare dalla benevolenza del Padre Buono, che va in cerca di tutti i suoi figli…

Il tempo della Pasqua sarà poi il kairós decisivo in cui dall’accoglienza del Risorto si passerà con ancor maggior determinazione alla testimonianza del suo Vangelo. Si ripeterà per noi l’esperienza dei discepoli di Emmaus… Il ‘cuore ardente’ li spinge a correre, a tornare nella comunità dei discepoli, ad abbandonare la tristezza, per ricominciare a vivere secondo Cristo, uomo nuovo, e coinvolgere nella stessa avventura tutta l’umanità”.

Nel sussidio si indicano alcune coordinate essenziali per vivere bene questo ‘kairos’, partendo dal giubileo della Misericordia: “Innanzitutto, il Giubilo della Misericordia, indetto da Papa Francesco. Esso ci invita ad andare al cuore del mistero di Dio, amore misericordioso tanto forte e potente da poter perdonare, risanare, far risorgere anche dal peccato più grande. Proprio all’inizio del suo Messaggio per la Quaresima di quest’anno Papa Francesco, riprendendo quanto già auspicava nella Bolla di indizione del Giubileo, ci chiede con insistenza che ‘la quaresima di quest’anno giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio’”.

Altro momento importante è il cammino di preparazione al XXVI Congresso Eucaristico nazionale, che si terrà a Genova dal 15 al 18 settembre: “La preparazione al Congresso non è avulsa dall’anno liturgico, ma è parte integrante dell’esperienza, ed avviene proprio nel vivere la liturgia in tutte le sue potenzialità. Il tema del Congresso (L’Eucaristia fonte della missione: Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro) consente di porci in piena sintonia sia con l’anno giubilare, sia con la dinamica quaresimale-pasquale di conversione e annuncio”.

Infine il decennio dedicato all’educazione, che ha avuto il suo apice con il Convegno di Firenze: “Non dobbiamo dimenticare che siamo anche nel decennio dedicato all’educazione: ambito primario dell’esperienza della misericordia, che nell’amore materno e nella dedizione familiare trova il suo riferimento simbolico essenziale. Il Convegno di Firenze ci ha orientati a riscoprire in Cristo l’uomo nuovo, Colui che indica anche nei nostri tempi i tratti essenziali di un nuovo umanesimo”.

Il sussidio invita a riconoscere i ‘segni dei tempi’ odierni: “Accanto ai ‘segni dei tempi’ positivi, come le accresciute possibilità di progresso e crescita per molti, la comunicazione e l’interdipendenza sempre più globale, il desiderio di partecipazione e democrazia soprattutto da parte dei più poveri, vediamo segnali negativi, che il più delle volte prevalgono nella risonanza mediatica e nella percezione comune.

Vediamo dunque tensioni sociali, crisi economiche, pericoli di guerre internazionali e conflitti all’interno delle nazioni. La fuga di migliaia di profughi dagli scenari dell’odio e dell’ingiustizia provoca drammaticamente a riflettere e ad agire. La misericordia appare così non solo un tema strettamente religioso, confinato nell’ambito ecclesiale, ma come una risorsa, una sorgente a cui tutti gli uomini e donne di buona volontà sono chiamati ad attingere, non solo per sé, ma anche per condividerne con altri”.

I nuclei ispiratori del sussidio sono legati al tema della Misericordia, riguardando il ‘fuoco che non si consuma’ e il ‘cuore ardente’, che sono inviti alla ‘missione di liberazione’: “La dinamica fondamentale del tempo di Quaresima è quella della conversione, della riscoperta della misericordia innanzitutto per sé e per la propria comunità. Come ricorda papa Francesco, ogni autentica intimità con Cristo è anche missionaria, non intimistica; ma l’orientamento più specifico alla missione è riservato al Tempo pasquale”.

Il sussidio riprende il messaggio di papa Francesco per la Quaresima, che focalizza l’attenzione sulle opere di misericordia: “La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia. E’ un miracolo sempre nuovo che la misericordia divina si possa irradiare nella vita di ciascuno di noi, motivandoci all’amore del prossimo e animando quelle che la tradizione della Chiesa chiama le opere di misericordia corporale e spirituale.

Esse ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo, educarlo… Per tutti, la Quaresima di questo Anno Giubilare è dunque un tempo favorevole per poter finalmente uscire dalla propria alienazione esistenziale grazie all’ascolto della Parola e alle opere di misericordia.

Se mediante quelle corporali tocchiamo la carne del Cristo nei fratelli e sorelle bisognosi di essere nutriti, vestiti, alloggiati, visitati, quelle spirituali – consigliare, insegnare, perdonare, ammonire, pregare – toccano più direttamente il nostro essere peccatori. Le opere corporali e quelle spirituali non vanno perciò mai separate. È infatti proprio toccando nel misero la carne di Gesù crocifisso che il peccatore può ricevere in dono la consapevolezza di essere egli stesso un povero mendicante”.

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