I Segni del Giubileo

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IL PELLEGRINAGGIO

Segno essenziale di ogni Giubileo della storia è il pellegrinaggio.  Dalla nascita alla morte la condizione di ciascun essere vivente è quella dell’”homo viator”, che interpreta la propria esistenza come un cammino.

Il pellegrinaggio è sempre stato un momento significativo nella vita dei credenti, rivestendo nelle varie epoche espressioni culturali diverse.

Nella storia religiosa ci sono pellegrinaggi di lunghissima tradizione. Il popolo di Israele pellegrinava a Gerusalemme, come testimonia la vicenda della Sacra Famiglia. Anche altre religioni coltivano il pellegrinaggio con grande intensità come itinerario di riflessione, di pentimento, di purificazione, di ricerca della luce.

Nella tradizione della Chiesa cattolica i pellegrinaggi si fanno risalire proprio alla Sacra Famiglia, a Gesù che con i suoi genitori, i suoi parenti raggiunge il Tempio di Gerusalemme. Dalla morte di Gesù in avanti si è avviato un interesse sempre crescente per il luoghi sacri. Così sono iniziati i pellegrinaggi verso i luoghi di sepoltura degli apostoli Pietro e Paolo e dei primi martiri cristiani: la Terra Santa, Roma,Santiago de Compostela e altri.

Il primo pellegrinaggio che ha scolpito il primo Giubileo nella storia è quello del 1300, con Bonifacio VIII: vennero pellegrini da tutto il mondo per fare penitenza e ottenere il perdono dei peccati e il dono dell’indulgenza.

Al pellegrinaggio era associato il rituale della vestizione: prima di iniziare il viaggio il pellegrino si recava dal parroco per ricevere la benedizione. Tornava a casa e si faceva consegnare dai suoi famigliari un mantello di tessuto grezzo (Sanrocchino, schiavina o pellegrina); un cappello a tese larghe rialzato sul davanti e legato sotto il mento; una bisaccia da appendere alla vita; un bastone di legno, con una punta chiodata (il Bordone). Il rito in chiesa seguiva un preciso rituale liturgico che evidenziava e riconosceva uno “status” privilegiato.

La differenza tra “homo viator” e “uomo pellegrino” consiste nel fatto che quest’ultimo è consapevole di non essere un vagabondo, un semplice girovago e anzi sa di compiere un cammino sentito e vissuto da una comunità di fedeli verso una meta ben precisa.

LA PORTA SANTA

Al pellegrinaggio si accompagna il segno della Porta Santa, che viene aperta solamente in occasione di un Giubileo. Essa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia. Nel Vangelo di Giovanni si legge: “Io sono la porta” per indicare che nessuno può avere accesso al Padre se non per mezzo suo. E’ una decisione che ogni cristiano è chiamato a compiere, nella libertà di scegliere con la consapevolezza di lasciare qualcosa alle spalle per ricevere la grazia della vita eterna!!

La prima porta Santa venne aperta nel Giubileo del 1423. Con un martello cerimoniale e 3 simbolici colpi il Pontefice dà l’avvio all’abbattimento dei mattoni che compongono la porta che poi i muratori provvedono a smurare.

L’INDULGENZA

Confessando i propri peccati, il credente riceve il perdono e può di nuovo prendere parte all’Eucaristia come segno della ritrovata comunione con il Padre e con la Chiesa. Con la riconciliazione rimangono tuttavia le conseguenze del peccato (per cui bisogna fare penitenza e eseguire una pena). Con l’indulgenza viene, invece, condonata la pena temporale per i peccati già rimessi.

Purtroppo, nel corso della storia, ci sono stati gli abusi ai fini commerciali, come la famosa vendita delle indulgenze per cui, ad esempio,  la Riforma Protestante  espresse la sua condanna.

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