Nella diocesi di Macerata il vescovo invita a miseri cor dare

Condividi su...

A Macerata esiste la chiesa di santa Maria della Misericordia e mons. Nazzareno Marconi ha deciso che in questa chiesa, domenica 13 dicembre, si apra la porta giubilare dell’Anno santo, perché essa fu eretta come cappella votiva eretta nel 1447, in un solo giorno, per allontanare il pericolo della peste; nel 1734 è stata ricostruita su disegno dell’architetto Luigi Vanvitelli, e decorata da Francesco Mancini e Sebastiano Conca, con storie della vita di Maria in un misurato stile settecentesco ricco di colore.

Secondo la definizione del vescovo misericordia significa: “fare concretamente del bene, pregare per quelli che ci odiano, in una parola donare senza attendersi il contraccambio. Quando Gesù comanda di porgere l’altra guancia, non chiede di diventare succubi della prepotenza, di essere tanto remissivi da sembrare codardi.

Piuttosto, con linguaggio colorito ed efficace, invita a continuare a credere alla possibilità di suscitare un’amicizia, di trovare una via di incontro, anche con chi ha pretese ingiuste. Il centro dell’amore misericordioso, come amore sempre attivo, amore che spera contro ogni speranza, è perciò la regola d’oro proposta in forma positiva: ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”.

Eppoi, secondo le indicazioni di papa Francesco, in cui chiede di aprire una ‘Porta santa’ nella cattedrale od in una chiesa di ‘speciale significato’, il vescovo invita i fedeli a fare un pellegrinaggio nel santuario della ‘Mater Misericordiae’:

“Siccome tutto l’anno Santo è posto sotto la speciale protezione della Mater Misericordiae per la nostra Diocesi e la nostra Città, che la venerano da secoli come patrona, la porta Santa può essere solo quella del santuario della Mater Misericordiae. A questa ‘porta santa’ verranno perciò devotamente in pellegrinaggio i fedeli da tutte le nostre parrocchie, per ottenere da Dio i preziosi doni spirituali della indulgenza giubilare…

L’ultima parte del pellegrinaggio, cioè l’attraversamento della città di Macerata dai ‘Cancelli’ al santuario della Mater Misericordiae, si svolgerà come una via crucis con le 14 stazioni ispirate alle Opere di Misericordia”. E nell’omelia per la ricorrenza della festa della Madonna della Misericordia ha specificato che misericordia non significa dimenticanza:

“Se una persona sbaglia nei tuoi confronti, ma poi si mette a piangere, si agita, per reazione ti emozioni, magari ti commuovi ed allora il giudice emozionato, il giudice commosso, non capisce più e comincia a far confusione. Non capisce più dov’è il bene e dov’è il male, quello che è giusto e quello che è sbagliato e così perdona senza fatica e con generosità.

Ma questo non è misericordia! Non immaginiamoci che Dio davanti ai nostri errori ed alle nostre colpe, siccome piangiamo, vada in confusione e così si dimentichi, si scordi, si distragga. Se accadesse questo avrebbe senso contrapporre misericordia o giustizia.

Perché da una parte sta la giustizia che guarda le cose come realmente sono e dall’altra starebbe la misericordia, che non vede la realtà perché distratta dalla commozione. Così si potrebbero contrapporre anche misericordia e verità. La Chiesa però non ha mai insegnato questo, la Chiesa ha parlato sempre di giustizia e misericordia, di verità e misericordia”.

Cosa vuol dire la parola ‘misericordia’ per la Chiesa? “Gesù ha provato il dolore della morte sulla croce, quindi ci conosce dall’interno della nostra condizione umana, sa chi siamo ed è stato così profondamente segnato da tutta la fragilità e da tutta la sofferenza umana, che nessuno può pensare che il Signore non lo capisca.

Il Signore ti comprende con verità e misericordia e sa più profondamente di te se il peccato che hai commesso nasce dalla tua fragilità e dal tuo limite e quindi merita di essere subito perdonato, o se nasce dalla tua superbia e dalla tua profonda cattiveria ed allora è giusto che tu venga corretto”.

L’anno della misericordia non è un ‘colpo di spugna’ ai mali compiuti: “L’anno della misericordia è… l’anno in cui il Signore ci fa sentire fino in fondo che capisce tutto delle nostre fragilità e che ogni uomo di buona volontà, per quanti sbagli possa aver fatto, sperimenterà che quella buona volontà lo salva.

Ma anche ogni uomo di cattiva volontà, purtroppo tali uomini esistono, sappia che il Signore gli chiederà conto del male che compie, per quanto sia abile nel nasconderlo. Anche questa è misericordia: chiamare il bene ed il male con il loro nome ed aprire le braccia ad ogni peccatore pentito”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50