8 dicembre a Roma. Una riflessione sull’Anno Santo tra cinema, musica e poesia

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Al mattino a San Pietro per l’apertura della Porta Santa; pausa pranzo con le pietanze dei pellegrini; pomeriggio al cinema o immersi in foto di luce o in accenti di musica sublime, non disdegnando considerazioni culturali e meditazioni. Alla vigilia dell’8 dicembre, inizio delle celebrazioni romane dell’Anno Santo della Misericordia, la città eterna sta predisponendo per pellegrini e visitatori un primo, interessante elenco di appuntamenti collaterali all’evento mattutino presieduto da Papa Francesco.

E così, conclusa la Messa di inizio del Giubileo, si può fare un salto a Eataly, al ristrutturato ex Air Terminal della Stazione Ostiense, dove proprio a partire dall’8 dicembre, lo chef Andy Luotto propone per 20 euro il “menu del Pellegrino”, composto da zuppa di cicoria e fagioli in pagnottina, polpettone su salsa di porri con cicoria saltata, bruschetta dolce con cioccolato e banane. Placati i morsi della fame, si può raggiungere la sala Trevi, ubicata nei pressi dell’omonima fontana. In occasione della cerimonia di apertura della Porta Santa vaticana, la Cineteca Nazionale propone una breve quanto intensa rassegna sul cinema sacro.

In programma, dalle 18, tre documentari sull’Anno Santo, realizzati in occasione dei Giubilei del 1950 e del 1975 (“Anno Santo” di Giorgio Walter Chili, 16’; “Anno Domini-Anno Santo 1975”, di Luigi Scattini, 10’; e “L’anno della riconciliazione-Anno Santo 1975” di Ettore Masina, 18’), che segnano un momento di passaggio tra la testimonianza diretta degli eventi e la loro riproducibilità attraverso l’occhio delle telecamere e della macchina da presa. Si prosegue poi con gli intensi ritratti di due straordinarie donne sante: Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e Teresa di Lisieux. Sulla prima viene riproposto, alle 19, “La settima stanza”, opera del 1995 di Marta Meszaros che ripercorre le vicende dell’intellettuale ebrea allieva di Husserl, convertita al cattolicesimo e divenuta monaca carmelitana scalza, deportata dai tedeschi ad Auschwitz e uccisa nelle camere a gas il 9 agosto 1942, canonizzata e dichiarata compatrona d’Europa da Giovanni Paolo II alla vigilia del Grande Giubileo del 2000.

Alla seconda, Teresa di Gesù Bambino, canonizzata nell’Anno Santo del 1925 da papa Pio XI, è dedicata alle 21 la proiezione di “Therese”, film del 1986 di Alain Cavalier premiato al Festival di Cannes. Per gli amanti delle sette note, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alle 17, all’Auditorium Parco della Musica, è prevista l’inizio di “Natale all’Auditorium”, con spettacoli, performance, concerti ed esibizioni, all’interno e all’esterno della struttura, e l’inaugurazione, alle 21, del Roma Gospel Festival che proseguirà fino a Capodanno. Alle 21, alla Basilica di Sant’Agostino, il Teatro dell’Opera di Roma offre il “Concerto per il Giubileo della Misericordia”, con Il coro del Pontificio Istituto di Musica sacra e il coro femminile dello stabile capitolino che propongono canti gregoriani ed esibizioni su musiche di Fauré, Poulenc e Mendelssohn Bartholdy.

Chi ama la fotografia può recarsi a Piazza San Pietro, dove dalle 19 (con scansioni orarie anche alle 20 e alle 21) è programmata la rappresentazione “Fiat lux: Illuminating Our Common Home”, una proiezione sulla facciata e sulla cupola di San Pietro di foto tratte dal repertorio di alcuni grandi fotografi internazionali, fra cui Sebastiao Salgado (Genesi e Contrasto) e Steve McCurry, con immagini ispirate alla misericordia, all’umanità, al mondo naturale e ai cambiamenti climatici. Lo spettacolo è offerto da una partnership a scopo benefico composta dalla Vulcan Inc. di Paul G. Allen, dalla Li Ka Shing Foundation e da Okeanos, in collaborazione con The Oceanic Preservation Society e Obscura Digital, e con il patrocinio di Connect4Climate del World Bank Group. Si tratta di un’opera d’arte contemporanea che vuole narrare, con la forza delle immagini, la storia visiva della dipendenza reciproca degli uomini e della vita sulla terra con il pianeta, con lo scopo di ispirare una meditazione sui temi del cambiamento del clima naturale senza distinzione di generazioni, culture, lingue, religioni e classi. Infine, chi volesse riflettere sui temi della recente enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco e sul Giubileo come occasione fertile per la “nascita di un’umanità nuova”, può andare alla parrocchia di San Bernardo da Chiaravalle a Centocelle, in via degli Olivi 180, per un incontro serale alle 18 con il poeta e filosofo Marco Guzzi

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