La misericordia, porta per noi e per tutti i bambini

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La Porta. Dobbiamo attraversarla in tanti, in questo Giubileo, per ricevere e accogliere la misericordia di Dio che è ‘capace di trasformare i cuori’. Ecco, dice Papa Francesco, la Porta del Giubileo può essere attraversata da tutti in vari modi: la si potrà attraversare in carcere (anche passando la porta delle celle), tra i malati e sofferenti, compiendo opere di misericordia corporali e spirituali, varcando la porta delle mense dei poveri, degli ospedali, delle case di cura per i malati terminali, dei centri di accoglienza ed altro ancora. 

La Porta varcata è per la vita, salvata dall’Amore di Dio. Questa misericordia è anche a disposizione di chi ha negato la vita con l’aborto: se pentiti di cuore ne chiedono perdono, possono essere ‘assolti’: che grande amore, tutto questo! Possiamo varcare la porta della liberazione, della riconciliazione piena, della pace, della vita nuova.

L’indulgenza giubilare. Giungerà ad ognuno ‘come genuina esperienza della misericordia di Dio’ che ‘dimenticherà completamente il peccato commesso’; si potrà  riceverà compiendo un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa (in ogni Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo diocesano) e nelle Quattro Basiliche Papali a Roma. Tutto questo dovrà essere unito al Sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia. Sarà necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero.

I Bambini. Se «i bambini sono una benedizione di Dio (cf. Gn 4,1)» ed «Essi devono essere al primo posto nella vita familiare e sociale, e costituire una priorità nell’azione pastorale della Chiesa» (Relazione finale Sinodo Famiglia 2015, n. 26) quanto sarebbe significativo, nel Giubileo della Misericordia, nelle Diocesi, oltre alle Cattedrali o le Chiese, una ‘Porta’ aperta in una Cappella, un luogo, o un Santuario o una Rettoria, intitolata a Maria Goretti, Nennolina, San Vito, Santa Agnese, Santi Innocenti, Sante Lucia Wang Cheng, Maria Fan Kun, Maria Qi Yu e Maria Zheng Xu, fanciulle cinesi martiri, San Tarcisio, San Pancrazio, Sant’Agata, San Domenico Savio, ed altri ancora! Bambini, adolescenti che testimoni della misericordia hanno manifestato l’adesione a Gesù Cristo. Un richiamo, nell’anno giubilare è l’appuntamento a Roma per le ragazze e i ragazzi.

Perdono per i peccati contro i piccoli. Tanti di questi bambini sono stati offesi nella loro intimità ed alcuni di essi hanno subito maltrattamenti e torture. Altri ancora hanno sofferto nella malattia e qualcun altro è stato incarcerato e offeso. Quanti di noi dovremmo chiedere perdono per le offese e i peccati commessi contro i piccoli del Signore! Quanti di noi devono prendere consapevolezza che la misericordia è veramente ‘capace di trasformare i cuori’ per chi vuole riconciliarsi con Dio e con i piccoli fratelli e sorelle!

Varchiamo quella Porta. Papa Francesco ci ha richiamato, parlando dei ‘bambini’, ad un atto di riconciliazione e di pace; a un ‘non accada mai più’ al fatto che la Chiesa diventi una ‘casa sicura’ e dove vi è una casa vi dovrà essere sempre una ‘Porta’ per entrarvi dentro e trovare una ambiente pieno e ricco d’amore, di riconciliazione e pace, così da vivere in armonia e tenerezza, dove l’Amore sia ‘pane quotidiano, necessario’. Chissà quanti varcheranno quella ‘Porta’ che ci riconcilierebbe con i peccati contro l’infanzia, contro i ‘prediletti del Signore’! Per primo la varcherei, per primo chiederei perdono e riconciliazione, chiederei con lacrime di pentimento, l’indulgenza giubilare, per gioire; quanta gioia quando mi dissero che saremmo andati alla ‘porta’ della casa intitolata ai bambini martiri e testimoni di Gesù!

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