Palermo,Bologna e Dottrina della Fede. Le storiche nomine di Francesco, la lettera sulla transizione dei dicasteri e il cordoglio per il terremoto nella giornata del Papa

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Niente impegni pubblici per il Santo Padre oggi, ma giornata intensa sul piano delle nomine. Tre in particolare, che riguardano due sedi chiave nella geopolitica ecclesiastica in Italia, come quelle di Palermo e Bologna, storicamente sedi cardinalizie, e alla Congregazione per la Dottrina della Fede.

A Palermo Papa Francesco ha nominato Don Corrado Lorefice, Parroco e Arciprete della Parrocchia di San Pietro Apostolo a Modica., 53 anni, nato ad Ispica nel ragusano, è Vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Noto è anche autore di due libri: uno sul Beato Pino Puglisi, l’altro dal titolo “Dossetti e Lercaro: la chiesa povera e dei poveri”. L’Arcivescovo metropolita eletto nelle prossime settimane si trasferirà a Palermo per l’ordinazione episcopale.

Il finora Vescovo Ausiliare di Roma, Mons. Matteo Maria Zuppi, è stato invece nominato arcivescovo metropolita di Palermo da Papa Francesco. Classe 1955, è sacerdote dal 1981. Per oltre 30 anni Parroco a Roma, è stato ordinato Vescovo nel 2012. Dall’età di quindici anni è membro della Comunità di Sant’Egidio, di cui ne è stato anche Assistente ecclesiastico.

Il Papa ha anche nominato il nuovo Sotto-Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Sarà Mons. Giacomo Morandi, finora Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola. È Docente di Sacra Scrittura presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia-Modena-Parma-Carpi e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Modena, oltre che di Esegesi Patristica presso l’ “Atelier di Teologia Card. T. Spidlìk” di Roma presso il Centro Aletti, collegato con il Pontificio Istituto Orientale.

Sempre nella giornata di oggi, il Papa ha inviato una lettera al Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, in cui spiega che il processo di riforma della Curia Romana va avanti, ma dinanzi ad “alcuni problemi” è necessario “prontamente provvedere”.

Perché, scrive Francesco, “il presente periodo di transizione” non è “affatto tempo di vacatio legis. Pertanto, confermo che sono ancora pienamente in vigore la Costituzione Apostolican Pastor Bonus, con le successive modifiche ad essa apportate, ed il Regolamento Generale della Curia Romana”.

Per mantenere “l’ordinato svolgimento del lavoro nella Curia Romana e nelle Istituzioni collegate con la Santa Sede, sia per assicurare un equanime trattamento, anche economico, a tutti i collaboratori e le collaboratrici, dispongo – decide Papa Francesco – che sia osservato scrupolosamente quanto stabilito nei summenzionati documenti, nonché nel Regolamento per il personale dirigente laico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano e nel Regolamento della Commissione indipendete di valutazione per le assunzioni di personale laico presso la Sede Apostolica”.

Nel pomeriggio anche un telegramma di cordoglio per le vittime del terremoto in Afghanistan e in Pakistan. Inviato con la firma del Cardinale Segretario di Stato, nel testo si esprime profondo dolore dopo avere appreso “della tragica perdita di vite in Afghanistan e Pakistan in conseguenza del terremoto nella regione”.

Il telegramma spiega che il Santo Padre “esprime la sua sentita solidarietà verso tutte le persone colpite da questo disastro assicurando preghiere per i defunti, così come per i feriti e quanti sono tuttora dispersi”.

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