‘Cantate Domino’: la Cappella Sistina e la musica dei Papi

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Per la prima volta il Vaticano ha aperto le porte della famosa Cappella Sistina per un’incisione in studio con il coro residente, il più antico del mondo. Il nuovo album, ‘Cantate Domino’, preparato con la speciale autorizzazione del Vaticano, comprende musica rinascimentale composta per il Coro della Cappella Sistina da Palestrina, Lasso e Da Vittoria, due canti gregoriani, nonché due prime registrazioni mondiali: il famoso ‘Miserere’ di Allegri nella versione originale, secondo il Codice Sistino del 1661 (prima registrazione mondiale), ed un ‘Nunc dimittis’ (prima registrazione mondiale), attribuito al Palestrina, tuttora in uso durante le celebrazioni papali.

Il Cd è stato registrato proprio nella Cappella Sistina e la ‘Deutsche Grammophon’, per l’occasione, ha installato al suo interno uno studio costruito appositamente; la console di missaggio è stata sistemata in un’anticamera, accanto alla ‘Sala del Pianto’ (in cui il Papa neo-eletto indossa per la prima volta le vesti papali). Questa pubblicazione è un preludio al Giubileo Straordinario della Misericordia; questi sono i 16 titoli che compongono il cd:

Canto gregoriano – Rorate caeli desuper; Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594) – Ad te levavi; Orlando di Lasso (1532–1594) – Magnificat VIII toni; Canto gregoriano – Lumen ad revelationemgentium attrib. Palestrina – Nunc dimittis; Giovanni Pierluigi da Palestrina – Super flumina Babylonis; Giovanni Pierluigi da Palestrina – Improperium exspectavit cor meum; Gregorio Allegri (1582-1652) Miserere secondo il Codice Sistino del 1661; Canto gregoriano – Christus factus est pro nobis; Felice Anerio (c. 1560–1614) – Christus factus est pro nobis; Tommaso Ludovico da Vittoria (1548–1611) – Popule meus (Improperia); Giovanni Pierluigi da Palestrina – Adoramus te, Christe; Giovanni Pierluigi da Palestrina – Sicut cervus; Giovanni Pierluigi da Palestrina – Angelus Domini; Orlando di Lasso – Iubilate Deo; Giovanni Pierluigi da Palestrina – Constitues eos principes; Giovanni Pierluigi da Palestrina – Tu es Petrus.

Il direttore del Coro della Cappella Musicale Pontificia ‘Sistina’, mons. Massimo Palombella, nominato da papa Benedetto XVI, ha detto: “La musica che abbiamo registrato è stata composta per le Celebrazioni Papali nella Cappella Sistina da compositori che scrissero appositamente per la Cappella Musicale Pontificia. La Cappella Sistina è stata consacrata nel1483 e da allora è stato il luogo dove ha cantato ininterrottamente la Cappella Musicale Pontificia.

In questi ultimi anni, a seguito di un intenso e quotidiano studio specifico circa la musica sacra nel rinascimento e la sua pertinenza estetica, siamo giunti al punto di poter affrontare un’interessante e significativa registrazione, in questo straordinario luogo, con questa prestigiosa etichetta. La mia speranza è che questi capolavori musicali possano raggiungere milioni di ascoltatori in tutto il mondo per metterli in contatto con la storica cultura e la profonda spiritualità della Chiesa Cattolica…

La musica e l’arte sono fondamentali per il cristianesimo, in quanto non solo toccano le corde più profonde dell’uomo, ma perché quando sono destinate alla liturgia aiutano ad esprimere il cuore dell’evento cristiano, cioè l’Incarnazione. Pertanto, la Chiesa continua ad investire in cultura e nella musica.

La Santa Sede lo fa attraverso la Cappella Musicale Sistina, le altre Cappelle musicali delle basiliche papali e il Pontificio Istituto di Musica Sacra, sapendo bene che la perdita dell’arte, del bello e della cultura significa smarrire un veicolo essenziale di evangelizzazione e privare il mondo di quel raggio di bellezza che lascia intravedere quella Bellezza, per dirla con Dostoevskij, che sola salva il mondo”.

Mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia, ha descritto la Cappella Sistina: “In essa viene proposta al credente ed al visitatore una sintesi teologica mirabile della salvezza portata da Cristo e dalla Nuova Legge del Vangelo, attesa dai pagani, preparata dall’Antica Legge Mosaica e annunciata dalla profezia dell’Antico Testamento, che si conclude nel destino ultimo dell’uomo chiamato a misurarsi liberamente con l’annuncio del Vangelo. Tale mirabile Cappella, pur non essendo più utilizzata per il quotidiano servizio liturgico del Palazzo e per le solenni celebrazioni del Pontefice, dette appunto Cappelle Papali, resta un luogo di culto, nel quale si compie l’atto solenne dell’elezione del Papa.

Così la Cappella Sistina, almeno simbolicamente ed idealmente rimane il centro spirituale e liturgico della vita della Casa del Papa e della Sua ‘Famiglia’, alla quale presiedeva anticamente il Maggiordomo di Sua Santità e ora il Prefetto della Casa Pontificia, che, dopo la riforma di Paolo VI, ne ha raccolto l’eredità, prendendosi cura anche dei Cappellani Cantori, membri particolarissimi della Domus Pontificalis fin dai tempi di San Gregorio Magno che riorganizzò una speciale Schola cantorum nel patriarchio lateranense”.

Il presidente della Deutsche Grammophon, Mark Wilkinson, ha concluso la presentazione: “Quest’incisione ha in sé la forza, la bellezza e l’eccellenza necessarie per raggiungere l’umanità intera, non solo il pubblico appassionato di musica classica”.

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