Andrea Carlo Ferrari: vero pastore del suo popolo

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Andrea Carlo Ferrari nacque nel 1850, primo di quattro fratelli, a Liatta di Palenzano, nel parmense. Divenuto sacerdote nel 1873, dopo quattro anni, al termine degli studi teologici e dopo un po’ di esercizio del ministero pastorale, fu nominato Rettore del Seminario.

Svolgendo, contemporaneamente, gli incarichi di provicario generale ed esaminatore prosinodale, papa Leone XIII lo nominò bel 1890 vescovo di Guastalla, successivamente fu trasferito a Como e nel 1894 fu nominato arcivescovo di Milano. Curò l’istruzione religiosa dei fedeli a lui affidati, riorganizzò il Seminario e la vita dei sacerdoti, chiedendo loro un’esperienza di lavoro manuale, lo studio dell’economia e dell’arte sacra.

Convinto assertore dell’importanza dei mezzi di comunicazione, diede vita al quotidiano ‘L’Unione’, l’embrionale giornale dal quale prese vita molti anni più tardi il ben noto ‘Avvenire’. Nel 1902 celebrò il Sinodo diocesano che a Milano non si celebrava più dal 1687.

Sostenne Agostino Gemelli nella fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Morì nel 1921. E’ stato proclamato beato da Giovanni Paolo II il 10 maggio 1987.

Il cardinal Ferrari si distinse per l’animazione di una serie considerevole di attività di promozione religiosa, culturale e sociale di cui sarebbe difficile dar conto nella vastissima diocesi ambrosiana, dimostrandosi rispettoso dell’autonomia dell’allora Stato liberale tanto da ricevere la profonda stima delle autorità civili e politiche.

Profondo ammiratore di san Carlo Borromeo, ne fu straordinario imitatore per santità di vita, illuminato spirito di servizio, il grande cuore e le molte opere di carità a favore dei più poveri.

In lui risplende la luce di Cristo Buon e Bel Pastore che si prende amorevolmente cura di ciascuna pecora del suo gregge!

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