Il Meeting di Rimini apre con papa Francesco e il presidente Mattarella

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Fino al 26 agosto a Rimini si svolge la XXXVI del Meeting dell’Amicizia tra i popoli sul tema: ‘Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?’, tratto da una poesia di Mario Luzi, che si apre con i messaggi di papa Francesco e del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, letti in apertura del primo incontro.

Le parole che il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, ha inviato a nome di Papa Francesco, descrivono con forza il contesto in cui si colloca la XXXVI edizione del Meeting: “Il dramma di oggi consiste nel pericolo incombente della negazione dell’identità e della dignità della persona umana. Una preoccupante colonizzazione ideologica riduce la percezione dei bisogni autentici del cuore per offrire risposte limitate che non considerano l’ampiezza della ricerca di amore, verità, bellezza, giustizia che è in ciascuno…

Con il tema di quest’anno il Meeting può cooperare a un compito essenziale della Chiesa, cioè non consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: ‘Non vivo più io, ma Cristo vive in me’… Qui sta il contributo che la fede cristiana offre a tutti e che il Meeting può testimoniare innanzitutto con la vita delle persone che lo realizzano”.

Il presidente della Repubblica ha ribadito la capacità di dialogo delle religioni: “Dalla capacità di dialogo, di comprensione reciproca, di collaborazione tra le religioni monoteiste dipenderà la pace nel mondo. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Il terrorismo, alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla. La democrazia si esporta con la cultura e con l’esempio”.

Infatti il Meeting si apre con un incontro sul contributo delle religioni alla pace (‘Le religioni sono parte della soluzione, non il problema’), a cui partecipano il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il rettore della Moschea Othmane a Villeurbanne (Lione) Azzedine Gaci e il gran rabbino di Francia, Haïm Korsia, con un video messaggio del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon.

Azzedine Gaci è uno dei quattro imam francesi che, accompagnati proprio dal cardinal Tauran, sono stati ricevuti da Papa Francesco il 7 gennaio scorso, giorno dell’attentato a Charlie Hebdo. Anche il gran rabbino Haïm Korsia, a capo di una delle più grandi e difficili realtà ebraiche europee, è impegnato in un dialogo continuo e su più tematiche con le altre confessioni religiose.

Il giorno successivo è presente al Meeting, per la prima volta in Italia, Rula Ghani, la first lady afghana, che nella visita negli USA ha dichiarato alla BBC: “Vorrei infondere alle donne il coraggio di fare qualcosa per migliorare le loro vite. Il mio desiderio più grande è ottenere maggior rispetto per le donne ed il loro ruolo nella società”.

Ma per alcuni il Meeting è già iniziato nella settimana di ferragosto: sono i 498 volontari, che allestiscono gli spazi della Fiera con provenienza da tutta Italia. A far la parte del leone sono i 327 studenti universitari provenienti da numerosi atenei, in particolare da Milano (Politecnico, Leonardo, Bovisa, Brera, Cattolica e Statale) e Bologna, ma anche da Ferrara, Lugano, Parma e Rimini.

A questi si aggiungono i 2194 volontari per la settimana del Meeting (per un totale di 2692), di cui 93 persone provenienti da 11 paesi di 4 continenti: Lituania (3), Svizzera (10), Egitto (4), Gran Bretagna (3), Kazakistan (6), Paraguay (4), un gruppo di 35 persone da Russia, Ucraina e Bielorussia, Spagna (20) e USA (8). Gli incontri sono 78 con 218 relatori, 15 le esposizioni, 13 gli spettacoli e 17 le manifestazioni sportive.

Questo Meeting non manca di sorprese, ma il tema di sottofondo sembra essere quello della tragedia dei nuovi martiri cristiani con la testimonianza di padre Douglas Bazi, parroco a Erbil.

Il tema della mancanza della libertà e del fondamentalismo religioso è al centro della settimana riminese con l’imprenditore libanese Fouad Makhzoumi, il presidente della Religious Freedom & Business Foundation, Brian J. Grim, il banchiere venezuelano German García Velutini, senza dimenticare la Grecia ed il Mediterraneo.

Altra mancanza presente al Meeting è l’educazione con i contributi di Eddo Rigotti, Carlo Wolfsgruber, Luigi Berlinguer, Susanna Mantovani e di Noam Chomsky, uno dei ‘grandi vecchi’ della cultura mondiale. L’ultima tavola rotonda del Meeting è dedicata al tema la famiglia, con Anna Garriga, Chiara Giaccardi e Orlando Carter Snead in preparazione alla seconda sessione del Sinodo.

Per quanto riguarda le mostre sono 5 quelle principali e 10 quelle collegate ad ‘Esperienze e Percorsi’, mentre al centro di Rimini si espongono 64 opere d’arte di pittori e scultori che raccontano una figura centrale per la città: Alberto Marvelli nel decennale della beatificazione.

Infine sono numerosi anche gli spettacoli, che si aprono con una prima assoluta dal titolo ‘L’impronta – cuori moderni’, una produzione innovativa di poesia, teatro e danza. Tra gli interpreti nomi celebri del mondo dello spettacolo come Glauco Mauri, Sandro Lombardi, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi, Maddalena Crippa e Gioele Dix.

E ritorna anche un’opera teatrale straordinaria di Paul Claudel, molto amata dal pubblico: ‘L’annuncio a Maria’. Ed infine non c’è nessun problema per il cibo solidale con la Chianina IGP, che proviene da allevamenti di fiducia e le verdure da un’azienda agricola pesarese;

mentre i formaggi sono il frutto di una neonata collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII che, in una delle case di sostegno e recupero per ex detenuti, ha avviato la produzione di formaggio affidata ai ragazzi stessi: ‘Il formaggio del perdono’ e ‘Nuvola bianca’, una delicata ricotta che accompagnerà la tartare di manzo sulle tavole del Meeting.

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