Il nuovo portale della Caritas Antoniania

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È on line il nuovo sito della Caritas Antoniana all’indirizzo www.caritasantoniana.org. Il nuovo portale dà maggiore importanza ai progetti di solidarietà a sostegno degli ultimi promossi dai Frati minori conventuali di Padova e alle storie a essi collegate. La nuova versione, che manda in pensione il precedente sito Caritasantoniana.it, è rinnovata nella grafica e nel concept. Si configura come un hub della solidarietà ispirata a sant’Antonio realizzata o da realizzare nel mondo.

Il portale dedica a ogni progetto una scheda tecnica con la descrizione e gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento e le ricadute per le popolazioni locali beneficiarie degli interventi. In ogni pagina è presente il collegamento al modulo di donazione per quanti vogliano “adottare” uno specifico progetto partecipando attivamente per renderlo concreto. Il sito, pronto ad accogliere la crescita e le evoluzioni dell’organizzazione, presenta anche le versioni in lingua inglese, francese, tedesca e spagnola.

E accanto ai numeri, decisamente importanti di quanto finora realizzato dai frati con il supporto dei lettori del «Messaggero di sant’Antonio» e dei devoti del Santo, la nuova veste del portale rende con immediatezza i volti e le storie dei protagonisti dei progetti coordinati da Caritas Antoniana. Come suor Rufina che ha costruito nel sud-est della Nigeria, in un villaggio della foresta vicino a Nnewi, una clinica per i poveri che serve una popolazione di circa 600mila persone. O ancora i volontari di Wed Trust, un’associazione per l’emancipazione e lo sviluppo della donna a Chellampatti in India, che con poco più di 10mila euro hanno realizzato un progetto in apparenza semplice, basato su un integratore alimentare, che ha cambiato la vita a 800 ragazzini e alle loro famiglie. Le testimonianze verranno pubblicate in collaborazione con la redazione del “Messaggero di sant’Antonio”.
«Noi frati della Basilica di sant’Antonio ogni giorno lavoriamo per continuare a mettere in pratica la missione che il nostro Santo ci ha affidato: diffondere il Vangelo e rendere concreta la carità. Una missione importante specie in questo periodo in cui, complici la crisi economica e la paura del diverso da noi, è facile la tentazione di chiudersi agli altri – commenta padre Valentino Maragno, direttore della Caritas Antoniana –. Rete e territorio rappresentano il nostro metodo di lavoro. Siamo in rete con missionari, laici, religiosi, istituzioni civili che operano in terre di frontiera nel mondo per promuovere progetti di sviluppo per le fasce sociali più povere. Preferiamo piccoli progetti calibrati sulle reali necessità delle popolazioni che poi dovranno gestirli localmente».

Organizzazione senza scopo di lucro dei frati della Basilica di sant’Antonio di Padova, Caritas Antoniana nel 2014 ha investito 2 milioni e 900mila euro in 145 progetti di solidarietà nei cinque continenti, migliorando così accesso ai servizi primari e condizioni di vita di oltre un milione di persone. Questa la suddivisione degli interventi per continente nello scorso anno : Africa 86 progetti per un totale di 1.896.260 euro, America latina 23 progetti per 468.400 euro, Asia 24 progetti per 228.950 euro, Europa 11 progetti per 293.606 euro, Oceania 1 progetto per 30mila euro. Ogni anno inoltre viene lanciato un progetto in occasione del 13 giugno solennità di sant’Antonio. Per il 2015, il progetto “13 giugno” riguarda un territorio molto povero in Indonesia, Tiga Juhar, dove verrà costruita una scuola e avviata una cooperativa agricola per la coltivazione di salak, una coltura alternativa alla palma da olio.

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