Il Papa riposa, ci pensa il Segretario di Stato a diffondere la sua parola

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Giornata di riposo per Papa Francesco, senza impegni pubblici, ma sicuramente con i suoi soliti molti incontri privati, magari in preparazione del viaggio in Sudamerica della prossima settimana o dell’incontro con i membri della convocazione nazionale di Rinnovamento nello Spirito domani. Ma ci ha pensato il suo Segretario di Stato, il Cardinal Pietro Parolin, a diffondere il pensiero del Papa in un intervento alla Conferenza di alto livello “Le persone e il pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta”, organizzata dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e dalla CIDSE (rete internazionale di Ong cattoliche per lo Sviluppo).

Ci sono tre importanti conferenze per lo sviluppo in vista, ad Addis Abeba, New York e infine a Parigi, dove si discuterà precipuamente di cambiamento climatico, e il Cardinal Parolin ci tiene a precisare che la “Laudato Si” ha una prospettiva più ampia, che abbraccia tutta la sfera internazionale. Sulla scorta di Papa Francesco, chiede quindi una nuova consapevolezza internazionale che porti tutti a considerare la terra come una casa comune. Quella che propone è una sussidiarietà dall’alto verso il basso, dalla sfera internazionale alla sfera interna della Chiesa, passando per quella delle politiche locali, e auspica – ripercorrendo i passi dell’enciclica – che si crei una nuova direzione nelle scelte politiche del mondo. Una direzione tutta centrata sullo sviluppo umano integrale.

Eppure, la comunità internazionale si ferma quando si deve assumere questa prospettiva, perché ha – come dice il Papa – una scarsa conoscenza dei propri limiti. “Più di una volta – dice il Segretario di Stato – ho avuto occasione di enfatizzare come la base tecnologica e operativa per promuovere questi progressi è già a portata di mano. Dobbiamo raccogliere questa grande opportunità, data la reale capacità umana di iniziare e forgiare un corso genuinamente e propriamente virtuoso, che irriga il suolo dell’innovazione economica e tecnologica.”

Il Cardinale definisce poi l’impegno locale, e infine quello della Chiesa, tutto centrato sull’educazione che magari possa formare una nuova classe dirigente. Quella che viene delineata è una sussidiarietà che parte dalla cerchio più largo (il contesto internazionale) e arriva poi a parlare del lavoro che deve fare precipuamente la Chiesa, passando dai contesti locali.

Questa stessa sussidiarietà è presentata dal Messaggio per la Giornata Mondiale del Turismo che si celebra il 27 settembre prossimo, il cui testo – firmato dal Cardinal Carlo Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti – è stato diffuso oggi. La linea guida, anche in questo caso, è la “Laudato Si.”

Il tema per il 2015 è “ Un miliardo di turisti, un miliardo di opportunità”. Un numero destinato a raddoppiarsi fino al 2030, e questa mobilità umana è parte dei grandi mutamenti di cui parla Papa Francesco nell’enciclica.

Il Cardinal Vegliò chiede dunque alle imprese di cambiare volto e considerare i turisti non solo statistiche ma occasione per investire in sostenibilità; ai governi invece viene chiesto di pensare strategie per creare reti economico e sociali globalizzate per favorire le comunità locali che sono chiamate ad “aprire i propri confini all’accoglienza di chi arriva da altri Paesi spinto dalla sete di conoscenza.”

Le opportunità riguardano in primis i Paesi in Via di Sviluppo, perché “generare reddito e promuovere il patrimonio specifico permette di risvegliare quel senso di orgoglio e di autostima utili a rafforzare la dignità delle comunità ospitanti”. Ma c’è anche opportunità per l’Evangelizzazione, perché “è indispensabile che la Chiesa esca e si faccia prossima ai viaggiatori per offrire una risposta adeguata e individuale alla loro ricerca interiore; aprendo il cuore all’altro la Chiesa rende possibile un incontro più autentico con Dio. Con questa finalità si dovrebbe approfondire l’accoglienza da parte delle comunità parrocchiali e la formazione religiosa del personale turistico.”

La Chiesa, dal canto suo, è anche chiamata ad essere “sempre vigilante per evitare che un miliardo di opportunità diventi un miliardo di rischi, collaborando nella salvaguardia della dignità personale, dei diritti lavorativi, dell’identità culturale, del rispetto per l’ambiente”.

Infine, ci sono opportunità per l’ambiente, perché “il settore turistico, approfittando delle ricchezze naturali e culturali, può promuoverne la conservazione o, paradossalmente, la distruzione. In questo rapporto, l’enciclica Laudato si’ si presenta come una buona compagna di viaggio.”

Da un viaggio all’altro, il Cardinal Parolin ha anche concesso una intervista al CTV riguardo l’imminente viaggio di Papa Francesco in America Latina (5-13 luglio), durante il quale – sottolinea _ Papa Francesco invierà un messaggio per la “salvaguardia del creato, un invito alla giustizia sociale” e chiederà un mondo che includa i poveri e rispetti “ogni identità culturale, contro questa tendenza della globalizzazione a uniformare tutto”.

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