Madre Candida: una santa piena di speranza

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Giovanna Giuseppa nacque il 31 maggio 1845 ad Andoian, in Spagna. All’età di sedici anni, ricevette la Prima Comunione, lasciando in lei, per tutta la vita, un ricordo della gioia di quell’incontro tanto che, in punto di morte, a chi le chiedeva se volesse ricevere Gesù un’ultima volta rispondeva: ‘Come? Se voglio? Non una, ma mille volte se fosse possibile!’.

Nel 1871 fondò a Salamanca la Congregazione delle Figlie di Gesù, dedita all’educazione cristiana dell’infanzia, della gioventù e alla promozione della donna, che ottenne la necessaria approvazione ecclesiastica nel 1902. Dieci anni più tardi, nel 1912, si spense. Il 17 ottobre 2010 papa Benedetto XVI l’ha proclamata santa.

Madre Candida Maria di Gesù, come si chiamò dopo aver emesso i voti, si distinse per la sua grande, illimitata fiducia in Dio, pur non avendo compiuto gesta straordinarie. Mai, infatti, il suo cuore fu turbato dal dubbio della potenza e fedeltà di Dio. Radicata nella convinzione della sua piccolezza, scrisse: ‘Quanto maggiore è la mia miseria, tanto più spero nella misericordia di Dio’.

Madre Candida ha saputo proclamare, nel corso della sua vita, la speranza con di chi si abbandona nella mani del Padre: ‘E’ posta nella mani di Dio la nostra causa. Egli ci difenderà da ogni male. Questa è la nostra speranza e non saremo delusi’.

La santa era dotata, inoltre, di una straordinaria anima contemplativa: amava ritirarsi in preghiera spesso durante la giornata, dedicando, così, molto tempo a lodare, chiedere, ringraziare Dio-Padre. In mezzo alla prove e alle difficoltà, si mantenne sempre serena testimone della potenza di Dio:

‘Senza croce non si va da nessuna parte; vengano croci e si faccia la volontà di Dio’. Nella fede si fece discepola del Signore testimoniando nella quotidianità la bellezza di chi, volendo percorrere la strada della sequela, prende la sua croce e lo segue.

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