Expò, la Chiesa, Bono Vox ed il Giubileo

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Ad Expò 2015 le manifestazioni sul tema ‘Nutrire il Pianeta’ entrano nel cuore del problema e si scoprono sempre più che le speculazioni sul cibo distruggono il pianeta come ha sottolineato il presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, card. Peter K.A. Turkson, presentando il libro ‘Terra e Cibo’, edito dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace della Santa Sede: “Parlare di diritto e di accesso al cibo non è sufficiente. Dobbiamo interrogarci sui nostri doveri e sulle nostre responsabilità concernenti la destinazione universale dei beni del Creato e la tutela della natura messa a nostra disposizione da Dio”.

Infatti da un’analisi della Coldiretti sulla base degli andamenti al Chicago Board of Trade, punto di riferimento o del mercato delle materie prime agricole a livello internazionale,è emerso che le speculazioni sulla fame hanno bruciato nel mondo circa 50.000.000.000 di dollari nell’ultimo anno solo per il grano con le quotazioni internazionali che sono crollate del 29% da 7 dollari per bushel (0,25 dollari al chilo) dello scorso anno a poco più di 5 dollari per bushel (0,18 dollari al chilo) attuali, ma a diminuire del 27% nell’ultimo anno sono anche i prezzi del mais e del 25% quelli della soia.

L’andamento delle quotazioni dei prodotti agricoli è fortemente condizionato dai movimenti di capitale che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli delle materie prime come il petrolio, dai metalli preziosi fino a grano, mais e soia, tantoché il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sottolineando i limiti di un modello di sviluppo intensivo e globalizzato, che ha declassato il cibo a merce di scambio anonima e indifferenziata,

ha osservato come si stia sopravvalutando l’incidenza e la risolutività delle nuove tecnologie come gli Ogm e nello stesso tempo si subisce le conseguenze di uno sfruttamento fuori ogni controllo delle terre per la produzione di biocombustibili soprattutto nei Paesi poveri con l’accumulo di un drammatico ritardo nel garantire una giusta alimentazione e ben 57 Paesi su 129 che non hanno raggiunto l’obiettivo di dimezzare la fame entro il 2015, fissato dall’Onu nel 2000, con oltre 800.000.000 di persone che soffrono la fame:

“Questo è anche il risultato di una grande volatilità dei prezzi influenzata da speculazioni che spesso non hanno nulla a che fare con la reale situazione di mercato ma che impediscono la programmazione e la sicurezza degli approvvigionamenti in molti Paesi ed alimentano il paradosso dell’abbondanza denunciato da Papa Francesco proprio nel suo Messaggio ad Expo… La lotta alla fame dunque si combatte ripensando ‘a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo’, come ci ha stimolato a fare papa Francesco nell’udienza che ci ha recentemente concesso in occasione del 70° anniversario dalla fondazione della Coldiretti”.

All’incontro è intervenuto in video conferenza anche il cantante degli U2, Bono Vox, che per l’occasione ha rilanciato il dinamismo del Giubileo 2000 che aveva auspicato la cancellazione del debito, esortando ad una nuova grande iniziativa per il prossimo Giubileo della Misericordia:

“Sono molto onorato di parlare con voi oggi, ecco perché: radunati in questa stanza, vi ricordate che ci fu una volta un’alleanza fra la comunità musicale e la comunità di fede, e questo era molto speciale, davvero la Chiesa Cattolica era al centro di questo, e quel movimento venne chiamato ‘Giubileo 2000 Cancella il debito’, se lo pronuncio bene. Era il Giubileo 2000. Lascia perdere il debito. Sono certo che ve lo ricordate.

Era davvero un fantastico ed importante momento nelle vite di molti di noi. La cancellazione del debito per iniziare un nuovo millennio… E voi ragazzi, avete alzato la voce e guidato un movimento globale di giubileo e insieme abbiamo fatto in modo che i politici, di solito non interessati da questa questione, prestassero attenzione e, ancora più importante, agissero, e questa azione portò alcuni significativi cambiamenti…

Per esempio, penso che quasi 100 miliardi di debiti africani furono cancellati. Globalmente circa 126 miliardi di debiti cancellati. Risorse vennero rese disponibili per mandare i bambini a scuola, tantissimi bambini. Per migliorare la sanità. E quella campagna riuscì a creare un movimento più grande, una sorta di gruppo di supporto transatlantico non partigiano che andò oltre la cancellazione del debito per chiedere aiuti migliori, più efficaci, per le persone più povere nel mondo.

E crediamo che questo venne realizzato dagli insegnamenti della Chiesa Cattolica sulla giustizia sociale. Anche di altre chiese. Fu un momento stupefacente. Altri 57.000.000 bambini andarono a scuola in Africa. Più di 9.000.000 di africani e 13.500.000 globalmente ora hanno accesso a medicine per l’AIDS. E’ straordinario. Ci sono, annualmente, 3.000.000 di bambini in meno che muoiono per cause prevenibili, rimediabili”.

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