Nuova evangelizzazione, premier sloveno e Santa Marta nella giornata del Papa. AIF presenta rapporto annuale

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“La missione è sempre identica, ma il linguaggio con cui annunciare il Vangelo chiede di essere rinnovato, con saggezza pastorale. Questo è essenziale sia per essere compresi dai nostri contemporanei, sia perché la Tradizione cattolica possa parlare alle culture del mondo di oggi e aiutarle ad aprirsi alla perenne fecondità del messaggio di Cristo. Quanti poveri – anche poveri nella fede – attendono il Vangelo che libera! Quanti uomini e donne, nelle periferie esistenziali generate dalla società consumista, atea, attendono la nostra vicinanza e la nostra solidarietà! Il Vangelo è l’annuncio dell’amore di Dio che, in Gesù Cristo, ci chiama a partecipare della sua vita. La nuova evangelizzazione dunque è questo: prendere coscienza dell’amore misericordioso del Padre per diventare noi pure strumenti di salvezza per i nostri fratelli”. Sono le parole che il Papa ha rivolto stamane ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione.

Francesco – che ha anche incontrato il primo ministro della Repubblica di Slovenia, Miro Cerar, con cui ha parlato soprattutto dei poveri – nella messa quotidiana a Santa Marta aveva ammonito i cristiani a non essere come i mercanti nel tempio. Non si fa della religione – ha tuonato il Pontefice – un affare. Un vero cristiano invece – secondo Papa Bergoglio – è colui che applica lo “stile di vita della fede”. “Quando voi vi metterete a pregare chiedendo questo, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate. E’ l’unica condizione – ha concluso il Pontefice – perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni voi, le vostre colpe. Questo è il terzo stile di vita. La fede per aiutare gli altri, per avvicinarsi a Dio. Questa fede che fa miracoli”.

Nella Sala Stampa Vaticana è stato presentato stamane il Rapporto 2014 dell’AIF, l’Autorità di Informazione Finanziaria. “Continuo rafforzamento del quadro normativo e istituzionale della Santa Sede e dello Stato della
Città del Vaticano – ha spiegato il presidente René Bruelhart – volto alla regolamentazione degli enti vigilati, incrementando la cooperazione internazionale dell’autorità vaticana competente con le proprie controparti estere e al consolidamento della prevenzione e del contrasto di potenziali attività finanziarie illecite”. Nella prima ispezione allo IOR – rilevano i vertici AIF – “non ha rilevato l’esistenza di lacune essenziali”.

Con un motu proprio in data 29 maggio 2015 – infine – è stato varato il nuovo statuto del Fondo pensioni vaticano. “Sono ritocchi nello Statuto ma il regolamento che disciplina le pensioni – ha precisato il Direttore della Sala Stampa Vaticana P. Federico Lombardi – rimane lo stesso. Per ora, non c’è alcuna novità che riguarda le pensioni vaticane”.

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