Le Acli da papa Francesco per festeggiare 70 anni

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Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) saranno in udienza privata con papa Francesco sabato 23 maggio nell’Aula Paolo VI, come ha affermato il presidente nazionale, Gianni Bottalico: “Ci apprestiamo ad un nuovo incontro con il Papa a distanza di 9 anni dall’incontro con papa Benedetto XVI, ed a 13 da quello con papa Giovanni Paolo II. Questo nuovo pellegrinaggio alla Cattedra di Pietro con un’ampia rappresentanza della nostra presenza territoriale italiana ed internazionale, in occasione della ricorrenza dei 70 anni dalla fondazione delle Acli, ci consente di manifestare la vicinanza e il sostegno delle Acli a Papa Francesco”.

Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) sono un’associazione di laici cristiani che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale.

Attraverso una rete diffusa e organizzata di circoli, servizi, imprese, progetti ed associazioni specifiche e professionali, le Acli, movimento educativo e sociale, contribuiscono a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia. Nello specifico, le Acli sono una ‘associazione di promozione sociale’, un soggetto autorevole della società civile e del mondo del terzo settore.

Le Acli promuovono la vita associativa valorizzando le specificità territoriali, attraverso la dislocazione in strutture di base e una diffusa rete di servizi, associazioni specifiche e imprese sociali che contano oggi 895.700 iscritti, in Italia e all’estero, e oltre 7.000 circoli e strutture di base, 106 sedi provinciali e 21 regionali; ogni anno vengono forniti servizi a circa 3.500.000 persone.

La missione delle Acli, fin dalla sua nascita, si connota nel segno di una triplice fedeltà: alla Chiesa, alla democrazia, ai lavoratori, a cui in epoca più recente si è aggiunta la fedeltà al futuro, una spinta propulsiva che diventa occasione per rinnovare le forme di presenza delle Acli nella società in cambiamento nell’attivarsi per restituire spessore alla cultura del lavoro e per l’affermazione dei diritti dei lavoratori, attraverso l’analisi, l’azione sociale sul territorio e la ricerca di proposte e di strumenti di intervento nel mondo del lavoro, interpretando i propri servizi come risposta integrata ai bisogni sociali e come sostegno all’espletamento e all’affermazione dei diritti di cittadinanza (casa, previdenza, formazione professionale, lavoro, assistenza).

Fin dalla fondazione la storia aclista non è stata mai ‘tranquilla’, ma animata da un ‘groviglio’ di relazioni: con la Chiesa, anche attraverso gli assistenti ecclesiastici dell’epoca, con il sindacato come ‘corrente cristiana’ nella fase unitaria, quindi, nel 1948, come matrice della Cisl e, infine, con la politica, sia attraverso la Democrazia Cristiana nella lunga fase del ‘collateralismo’ e, successivamente, nelle fluttuazioni del pluralismo bipolare e non.

Nel corso di un incontro della presidenza delle Acli con papa Paolo VI all’indomani del congresso del 1966, dove erano emersi segnali di disaffezione verso la Democrazia Cristiana, il papa rilevò il carattere politico della piattaforma congressuale, che denunciava l’esistenza di ‘canali intasati’, che impedivano la partecipazione democratica dei cittadini, esortando a non interrompere il dialogo con la Dc, aggiungendo una frase che fu giudicata importante: “Al congresso voi siete andati ad extra, un terreno sul quale noi preti non possiamo dirvi né sì né no”.

E nel 2002 papa san Giovanni Paolo II aveva esortata le Acli a coniugare contemplazione e azione: “il tempo di fedeli laici che sappiano riconoscere nella realtà sociale e del lavoro le speranze e le angosce delle persone del nostro tempo, laici capaci di testimoniare con la vita i valori del Regno anche quando comporti andare contro corrente rispetto alle logiche del mondo.

E’ tempo di laici che, in un contesto sociale percorso da tante speranze fallaci, vogliono testimoniare la speranza che non delude. Un simile forte impegno missionario suppone un altrettanto forte impegno contemplativo. Voi sapete che la contemplazione cristiana sottrae, anzi invita all’impegno nella storia. Il papa vi esorta ad essere, in questo inizio di millennio, annuncio vivo della costante presenza di Cristo che cammina con l’umanità di ogni tempo”.

Infine nel 2006 papa Benedetto XVI, nel 60^ anniversario, ha riletto le tre originarie fedeltà delle Acli ai lavoratori, alla democrazia, alla Chiesa, stimolando a non perdere di vista il ‘principio di fondo che deve orientare ogni scelta concreta: il bene di ogni essere umano e dell’intera società’:

“Anche oggi la questione del lavoro, al centro di cambiamenti rapidi e complessi, non cessa di interpellare la coscienza umana, ed esige che non si perda di vista il principio di fondo che deve orientare ogni scelta concreta: il bene cioè di ogni essere umano e dell’intera società. All’interno di questa basilare fedeltà al progetto originario di Dio, vorrei ora brevemente rileggere con voi e per voi le tre ‘consegne’ o ‘fedeltà’, che storicamente vi siete impegnati ad incarnare nella vostra multiforme attività…

La prima fedeltà che le ACLI sono chiamate a vivere è la fedeltà ai lavoratori. E’ la persona ‘il metro della dignità del lavoro’ (Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 271). Per questo il Magistero ha sempre richiamato la dimensione umana dell’attività lavorativa riconducendola alla sua vera finalità, senza dimenticare che il coronamento dell’insegnamento biblico sul lavoro è il comandamento del riposo. Esigere dunque che la domenica non venga omologata a tutti gli altri giorni della settimana è una scelta di civiltà”.

Questa è la storia delle Acli, che ancora oggi sono presenti nella storia degli italiani, come ha detto il suo primo presidente, Achille Grandi: “Non so se faremo un tentativo destinato a fallire o se faremo un esperimento di portata storica abbiamo il merito di aver affrontato un grande compito”.

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