Vaticano: arrivano gli statuti della commissione per la tutela dei minori
Dopo una lunga attesa ecco finalmente gli statuti della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori. Approvati il 21 aprile sono stati pubblicati oggi accompagnati dal chirografo di Papa Francesco del 22 maggio del 2014. Tra le novità, il fatto che ogni gruppo di lavoro interno alla commissione può dotarsi di tre collaboratori, che non diventano parte della commissione. E il fatto che la Commissione ha anche una struttura amministrativa, con “alcuni officiali coordinati dal segretario,” tra cui uno con specifici compiti amministrativi.
A realizzarli mons. Robert W. Oliver, Segretario della commissione, che è arrivato all’incarico dopo che Benedetto XVI lo aveva scelto come Promotore di Giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede. Attualmente, i membri della Commissione sono 17 (tra cui 2 ex vittime), ma possono arrivare sino a 18 secondo gli Statuti. In pratica, la Commissione ha una funzione “consultiva”, il presidente della Commissione viene nominato dal Papa, ed è un membro della commissione; il segretario anche è nominato dal Papa, ma non è membro della commissione. Lingue ufficiali della Commissione sono italiano, spagnolo e inglese. Gli Statuti sono approvati, come di consueto, ad experimentum per tre anni. Poi si deciderà se il metodo ha funzionato, o se gli Statuti necessitano una messa a punto.
Questa mattina il Papa aveva ricevuto la Federazione italiana tennis: “Voi atleti avete una missione da compiere: poter essere, per quanti vi ammirano, validi modelli da imitare. E anche voi, dirigenti, allenatori e operatori sportivi, siete chiamati a dare buona testimonianza di valori umani, maestri di una pratica sportiva che sia sempre leale e limpida”, ha detto il Papa sottolineando il compito educativo dello sport. “Mettetevi in gioco – ha aggiunto – non solo nello sport come già fate e con ottimi risultati, ma nella vita, alla ricerca del bene, del vero bene, senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Mettetevi in gioco con gli altri e con Dio, dando il meglio di voi stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre. Mettete i vostri talenti al servizio dell’incontro tra le persone, dell’amicizia, dell’inclusione”.
