Il cardinale Sandri a Baghdad a nome del Papa

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Nel pomeriggio di sabato 2 maggio il Cardinale Sandri si é recato in vista alla Casa Bayt Anya, istituzione caritativa istituita nell’anno 2000 a Baghdad dalla Chiesa siro-cattolica. Sua Eminenza ha salutato uno per uno i 70 ospiti, anziani, e disabili, appartenenti a tutte le religioni. Particolarmente commovente l’incontro con una anziana musulmana, ormai cieca, che ha pronunciato parole di benedizione sul Prefetto e ha chiesto a sua volta di essere benedetta.

Un’anziana di religione mandea ha affermato: “Giovanni il Battista e Gesù erano cugini! Io come lui gioisco e dico: anche io e lei siamo cugini attraverso di loro”.
Il Cardinale ha poi presieduto una preghiera nella cappella dell’Istituto, in collegamento con tutte le aree della casa, alla presenza dei trenta volontari che si alternano nel servizio a tutti gli ospiti.
Nelle parole di saluto Sua Eminenza ha ringraziato per la testimonianza costituita dalla casa, e ha ricordato le parole di Papa Francesco pronunciate pochi giorni prima circa la necessità di “inginocchiarsi davanti alla presenza di Gesù nei piccoli e nei poveri”. E ha collegato la fondazione della casa durante il grande giubileo del 2000 con quello della misericordia indetto da Papa Francesco e ha affermato: per quello che siete e quello che fate, questa casa é senz’altro “la casa di Papa Francesco”. E se un giorno egli potesse ‎visitare Baghdad certo si rallegrerebbe per questa “casa della carità e della misericordia”.
La croce della cappella ha incastonato come reliquie alcuni frammenti dell’altare della cattedrale siro-cattolica oggetto ‎dell’attentato nel 2010, e parti dei camici liturgici indossati dai due sacerdoti che vi trovarono il martirio.

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