La solidarietà tra le generazioni anche in Europa

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Considerata un segnale positivo, tra i tanti negativi che arrivano quotidianamente dall’Unione, si è celebrata in questo giorni la “Giornata europea della solidarietà tra le generazioni”. Per sottolineare maggiormente il significato di questa iniziativa, un gruppo di associazioni (tra le quali la Coface, Confederazione europea delle organizzazioni familiari) ha sottoscritto una piattaforma per ricordare all’Europa la necessità di affrontare la sfida demografica e migliorare i rapporti intergenerazionali in un Continente che sta drammaticamente invecchiando.

L’esigenza di dover garantire un futuro sostenibile, nel panorama culturale del nostro tempo, è diventata una delle emergenze principali. «Le società più avanzate – recita il Comunicato stampa del “Forum delle associazioni familiari” – hanno già mostrato le tragiche conseguenze della crisi della famiglia sia in termini umani e sociali che economici e demografici. In Italia l’inverno demografico impegna pesantemente il sistema di welfare, penalizza le opportunità di sviluppo, condiziona un Paese che appare bloccato, con fenomeni di iniquità intergenerazionale, di blocco della mobilità sociale, di democrazia incompiuta e di gerontocrazia tutti ancora da sconfiggere. Un’urgenza che i vari governi hanno preferito tenere ben chiusa nel cassetto. Ed invece si tratta di un fronte sul quale si gioca in larga parte il futuro del nostro Paese e del mondo occidentale».

«È importante – affermava Papa Francesco durante la GMG (2013) a Rio de Janeiro – l’incontro e il dialogo tra le generazioni, soprattutto all’interno della famiglia».
La crisi dell’alleanza tra le generazioni – scrive mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia – «soprattutto quella che tocca l’alleanza tra le generazioni, domanda a tutti noi, ai credenti e anche a chi non crede ma ha a cuore la vita buona della società, un sagace discernimento dei segni di questo tempo. È un compito faticoso, ma che va svolto con decisione e con piena fiducia. Sappiamo infatti che la storia umana è abitata senza pentimento dallo spirito di Dio e che la fine di un mondo non è la fine del mondo, che i momenti critici misteriosamente preludono alla nascita del nuovo».

Il 15 maggio prossimo si celebrerà anche in Italia la Giornata internazionale della famiglia, indetta dall’Onu. “Il futuro del Paese è nell’alleanza tra le generazioni”, questo il titolo della riflessione proposta da Forum e Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio, in occasione in occasione della Giornata internazionale della famiglia 2015. Al dibattito sono stati invitati alcuni esponenti del governo (Poletti, Lorenzin, Biondelli) e delle Istituzioni (Siniscalchi, Saccone), studiosi del settore (Luigino Bruni, Lumsa, Marco Livia, Iref), esponenti del mondo associativo.

La famiglia – talvolta sottoposta ad un esilio forzato dalla cultura del nostro tempo – rimane, sostanzialmente, la cellula originaria della vita sociale, «la società naturale – afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica – in cui l’uomo e la donna sono chiamati al dono di sé nell’amore e nel dono della vita. L’autorità, la stabilità e la vita di relazione in seno alla famiglia costituiscono i fondamenti della libertà, della sicurezza, della fraternità nell’ambito della società. La famiglia è la comunità nella quale, fin dall’infanzia, si possono apprendere i valori morali, si può incominciare ad onorare Dio e a fare buon uso della libertà. La vita di famiglia è un’iniziazione alla vita nella società» (CCC, n. 2207).

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