Il Papa ordina 19 sacerdoti e prega per la tragedia in Nepal

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“Le parole senza esempio sono parole vuote. E addirittura fanno male. Quando celebrate la Messa riconoscete ciò che fate. Non farlo di fretta, imitate ciò che celebrate. Non è un rito artificiale. Non rifiutate mai il Battesimo a chi lo chiede. Non stancatevi di essere misericordiosi: in confessionale dovrete perdonare e non condannare come il Padre che mai si stanca di perdonare. Esercitate in letizia e carità l’opera sacerdotale di Cristo. E’ brutto un sacerdote che vive per piacere sè stesso, fà il pavone! Impegnatevi ad unire i fedeli in una sola famiglia”.

Sono le raccomandazioni che Papa Francesco ha rivolto ai 19 diaconi che stamane nella Basilica di San Pietro ha personalmente ordinato sacerdoti.

“Dispensate a tutti – ha aggiunto – quella Parola di Dio che voi stessi avete ricevuto con gioia. Le vostre omelie non siano noiose, ma arrivino al cuore della gente perchè escono dal vostro cuore”.

Al Regina Coeli il Papa si è poi soffermato sulla figura del Buon Pastore, cioè Gesù che “offre la vita per le pecore: queste parole si sono realizzate pienamente quando Cristo, obbedendo liberamente alla volontà del Padre, si è immolato sulla Croce. Allora diventa completamente chiaro che cosa significa che Egli è il buon pastore: ha offerto la sua vita in sacrificio per noi. Per questo è il buon pastore”.

Sacerdoti, Vescovi e Papi devono seguire il suo esempio assumendo “non la mentalità del manager ma quella del servo, a imitazione di Gesù che, spogliando sé stesso, ci ha salvati con la sua misericordia”.

Il Papa ha poi impartito la benedizione insieme a due dei 19 sacerdoti appena ordinati in San Pietro.

Prima di salutare i fedeli, Francesco è tornato sul devastante sisma in Nepal assicurando “vicinanza alle popolazioni”. “Prego – ha concluso – per le vittime, per i feriti e per tutti coloro che soffrono a causa di questa calamità. Abbiano il sostegno della solidarietà fraterna”.

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