Pierina Morosini: una santa giovane

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In vista delle diverse giornate diocesane della gioventù tratteggiamo la figura di una santa giovane. Pierina Morosini nacque a Fiobbio nel 1931, nel bergamasco, in Val Seriana, primogenita di nove figli di Rocco e Sara Noris, umili contadini. Finite le elementari, Pierina dovette per le ristrettezze economiche in cui viveva lasciare la scuola e imparare un mestiere: frequentò un corso di taglio e cucito e andò a lavorare in un’industria tessile ad Albino. Il suo stipendio fu per diversi anni l’unica fonte di sostentamento della sua numerosa famiglia.

Pierina era una ragazza semplice, genuina e di grande fede che alimentava ogni giorno partecipando alla Messa e con la preghiera mariana, recitata mentre andava e ritornava dal lavoro. L’unico ‘svago’ dalla sua vita racchiusa entro i confini della sua vallata fu un pellegrinaggio a Roma nel 1947 con l’Azione Cattolica per assistere alla beatificazione di Maria Goretti, che ammirava profondamente.

Pierina, come molti giovani della sua epoca erano rimasti colpiti dalla testimonianza coraggiosa della giovane di Nettuno ma non sapeva che le sarebbe toccato un analogo destino. Infatti dieci anni dopo, il 4 aprile 1957, mentre tornava dal lavoro, fu aggredita brutalmente da un uomo e presa a sassate per la resistenza che gli oppose. Due giorni dopo, all’Ospedale Maggiore di Bergamo, morì a soli ventisei anni.

Nel 1987 è stata proclamata beata da Giovanni Paolo II. Pierina, come lo fu prima di lei Maria Goretti, non si distinse per particolari virtù, ma seppe nel quotidiano della sua vita farsi discepola fedele del Signore, mantenendo la sua persona in uno stato di straordinaria purezza. La sua testimonianza riempie il cuore di gioia perché è la concretizzazione della santità che c’è nei giovani!

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