“Gracias” per la GMG di Madrid. Sentimento comune per Bagnasco, Ruoco Varela e Rylko

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È un “gracias” in tutte le lingue quello che viene diffuso dal sito della GMG di Madrid. Giunge a conclusione di un cammino intenso, e di un’esperienza altrettanto forte vissuta dai quasi due milioni di giovani che hanno affollato la capitale spagnola. Il testimone ora passa a Rio de Janeiro, che ospiterà la GMG dal 18 al 23 luglio 2013. Tanti i commenti illustri registrati in questi giorni, tutti orientati a dire il loro “gracias”, personale e comunitario. Come quello del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. “I due milioni di giovani giunti a Madrid per la Giornata mondiale della gioventù, sono una buona notizia per il mondo”, ha detto ieri durante la messa al Santuario della Madonna della Guardia.

 

“Provenienti da ogni punto della Terra – ha continuato – stretti attorno a Benedetto XVI, in un intreccio d’anime tanto più cordiale ed vibrante quanto più battente era la pioggia, hanno manifestato a tutti il loro desiderio di esserci e di crescere nella verità esigente e nell’amore serio”. Per loro, Benedetto XVI è stato “il punto affidabile e vero, e hanno detto ai Potenti delle Nazioni di non avere pura di quell’uomo schivo, dalla parola mite, chiara e profonda”. Perché i giovani, ha spiegato il presidente della CEI, “ben consapevoli delle difficoltà dell’ora”, “non hanno  ceduto alla sfiducia né alla rabbia che distrugge, ma hanno rinnovato la speranza in Cristo ascoltando il Papa, e vivendo la gioiosa appartenenza alla Chiesa”.

Da Madrid viene ancora una volta una lezione forte: “I giovani non vogliono essere ingannati: sanno che la vita non è di chi se la gode, di chi è più scaltro e forte, di chi ha la strada spianata; e che il successo del potere e dell’affermazione personale – anche a prezzo della propria onestà –  non porta lontano. Nonostante turbolenze e cadute, il giovane sa che la strada della realizzazione e della gioia sta da un’altra parte, quella del dovere e del sacrificio, della famiglia stabile e feconda, di rapporti veri. Intuisce che nulla è  così triste quanto una vita vuota e priva di senso. Di fronte a queste attese, il mondo degli adulti non può rimanere indifferente e inerte, tanto meno lo possiamo noi cristiani”.

L’entusiasmo di Bagnasco riprende quello del cardinale arcivescovo di Madrid, Maria Ruoco Varela, che proprio all’indomani della GMG aveva parlato di “un miracolo che si ripete: questo sono le Gmg, questo è stata anche questa edizione”. Il cardinale di Madrid  aveva ringraziato ed elogiato i pellegrini di tutto il mondo per “la disponibilità, la gentilezza e lo spirito di servizio”. “A Cuatro Vientos – ha proseguito Rouco Varela – abbiamo assistito all’espressione concreta del termine ‘comunione’, dimostrando che la Chiesa non è un’associazione ma una realtà riunita attorno a una persona, Cristo, e guidata dalla fede, dalla speranza, dalla carità, oltre che dalla promessa di una vita piena”. Il mandato ai giovani – ha aggiunto il porporato – è proprio quello di portare a tutti questo messaggio: “La Gmg ha dimostrato che la santità non appartiene solo a persone che vivono sulla luna, in assenza di emozioni, votate alla rinuncia, ma è l’espressione della volontà di portare a tutti l’amore di Cristo”. D’altra parte già lo stile dei giovani della Gmg durante questi giorni passati a Madrid è stato una testimonianza per l’intera società: “Hanno vissuto tutto con estrema disponibilità e hanno capito che la testimonianza cristiana è spirito di servizio, è capacità di non rispondere agli insulti con insulti, è risorsa per costruire la società attraverso numerosi ambiti, incluse l’arte e la cultura”.

Ora la strada da percorrere è tutta verso Rio de Janeiro. “Il tempo stringe”, ha spiegato il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i Laici. “Per questo abbiamo già cominciato a lavorare a Madrid. Ho avuto un primo incontro con l’arcivescovo della città carioca e con una rappresentanza della Conferenza episcopale nazionale”, ha detto all’Osservatore Romano il capo del dicastero che organizza le GMG. “Abbiamo fissato una scaletta per i prossimi appuntamenti. Intanto parte per il Brasile la grande croce di legno che sempre precede le Gmg, come un aratro che prepara il terreno per la seminagione. Giungerà nell’arcidiocesi di San Paolo e dà qui inizierà il pellegrinaggio nelle 274 diocesi del Paese, nell’arco dei due anni di preparazione all’avvenimento”.

Nella foto: Messa a Cuatro Vientos (Alessia Giuliani/Catholic Press Photo)

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