La giornata del Papa, Nigeria, Medio Oriente e Cuba

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Il “gigante d’ Africa” la Nigeria è una nazione da anni sconvolta dalla violenza. Oggi il Papa ha ricevuto in visita ad limina i vescovi del paese. “Vorrei assicurarvi – ha detto- che sono vicino a voi e a quanti soffrono”. La raccomandazione che Papa Francesco ha scritto nel testo del discorso consegnato ai vescovi è un invito ad andare avanti “sulla via della pace, facendovi promotori di una società più giusta e solidale”.

La Nigeria, ha detto il Papa “è destinata a giocare un ruolo di primo piano non solo in quel continente, ma nel mondo intero”. Il Papa però non dimentica il fondamentalismo. Molti nigeriani sono stati uccisi, feriti e mutilati, sequestrati e privati di ogni cosa. La unica risposta è la pace “dono che viene dall’Alto.” Il grazie del Papa è per l’impegno dei vescovi: la Chiesa in Nigeria non cessa di testimoniare l’accoglienza, la misericordia e il perdono.” Infine un’esortazione: “Con perseveranza e senza scoraggiamenti andate avanti sulla via della pace! Accompagnate le vittime! Soccorrete i poveri! Educate i giovani! Fatevi promotori di una società più giusta e solidale!”

Questa mattina, inoltre, il Papa ha nominato nunzio apostolico a Cuba l’arcivescovo Giorgio Lingua, finora nunzio apostolico in Iraq e in Giordania. Il presule assume l’incarico lasciato lo scorso febbraio da mons. Bruno Musarò, 66 anni, destinato dal Papa come nunzio apostolico in Egitto. Mons. Lingua, 55 anni, si trovava in Iraq dal 2010. Laureato in Diritto Canonico, fa parte del servizio diplomatico della Santa Sede dal 1992. Ha svolto incarichi nelle rappresentanze pontificie di Costa d’Avorio e Stati Uniti, nelle nunziature in Italia e in Serbia, oltre che nella Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.

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