Expò di Milano: il 78% dei giovani è ottimista

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Secondo un’indagine dell’Istituto Toniolo i giovani sono pronti a scommettere sul successo di Expo 2015, considerandola un’opportunità da cogliere. I risultati, presentati in occasione della giornata ‘Le idee di Expo – Verso la Carta di Milano’, organizzata dal Ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con Expo, hanno evidenziato un atteggiamento positivo dei giovani italiani verso Expo 2015. Ne riconoscono alcuni limiti, ma la grande maggioranza la ritiene una occasione importante da cogliere e una opportunità per Milano e l’Italia.

Alla fine del 2014 è stato condotto l’approfondimento ‘Giovani ed Expo’ su campione di 1.783 persone rappresentativo su scala nazionale dei giovani tra i 19 e i 32 anni. La grande maggioranza degli intervistati vede e riconosce ricadute positive nel complesso su molti aspetti sia verso la promozione del tema di Expo 2015 sia per Milano, la sua immagine nel mondo e la sua crescita economica. Dalla ricerca è emerso che i giovani hanno dichiarato una forte adesione al tema scelto: oltre il 90% lo considera in sintonia con i propri valori personali e con la propria visione del mondo (si sale oltre il 95% per le ragazze e i laureati).

L’aspetto considerato più importante da realizzare è, quasi a pari merito, la sensibilizzazione sul tema e la possibilità di generare nuovi posti di lavoro, voci ciascuna indicata da quasi un giovane su quattro. Seguono, su posizioni più basse, le ricadute positive per le aziende (14,2%), il miglioramento delle infrastrutture (13,8%) e dell’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo (12,7%). L’importanza di generare posti di lavoro è, comprensibilmente, molto sentita tra i Neet, (i giovani che non studiano e non lavorano), che indicano tale aspetto al primo posto nel 31% dei casi, mentre la sensibilizzazione sul tema scende al 20%.

Una buona maggioranza, inoltre, è convinta che con l’Expo 2015 Milano si troverà con una rete potenziata di infrastrutture e servizi e godrà anche di ricadute positive sull’economia generale del territorio e sull’occupazione. Più verde e più integrazione tra culture sono tra le voci meno indicate, ma arrivano, comunque, oltre il 50%. In generale, la grande maggioranza degli intervistati vede e riconosce quindi ricadute positive nel complesso su molti aspetti sia verso la promozione del tema di Expo 2015 sia per Milano, la sua immagine nel mondo e la sua crescita economica.

Alla domanda specifica sul più impegnativo e ambizioso risultato dell’Esposizione di contribuire a risolvere la grande questione della nutrizione del pianeta, risponde che ne è convinto (‘molto’ o ‘abbastanza’) il 36%, mentre una frequenza analoga è ‘poco’ persuaso, chi invece non ci crede per nulla è poco meno di un intervistato su cinque.

Quindi i giovani non sono, nella maggioranza dei casi, pessimisti su Expo 2015; chiedendo di dare un voto da 1 (completo fallimento) a 10 (successo pieno) sull’esito finale dell’Esposizione, a dare un voto da 6 in su è il 78,7% degli intervistati (oltre l’80% per le ragazze e gli under 25), e quasi il 40% assegna un voto almeno di 8. Solo una ristretta minoranza preannuncia un sostanziale fallimento.

Riguardo all’organizzazione meno del 10% presenta un entusiasmo tale da affermare che meglio di così non si poteva fare. Il 29% riconosce che si è fatto bene nonostante qualche limite. Il 23% pensa che non si sia fatto né meglio né peggio rispetto a qualsiasi altro evento di questa portata. La bocciatura sull’organizzazione risulta confinata a meno di un giovane su tre (si scende a circa uno su quattro tra le ragazze, ma si sale al 40% circa tra i laureati).

Sono anche incoraggianti i dati sull’interesse dei giovani a partecipare: il 52,6% ha affermato che è abbastanza o molto probabile una propria visita; quasi il 30% non la esclude, mentre solo meno del 15% sono quelli che ritengono per nulla probabile la propria partecipazione. L’interesse a partecipare ad Expo 2014 aumenta con il titolo di studio: per i laureati è pari al 58,5% (abbastanza o molto probabile una visita) mentre scende al 50,8% per chi si è fermato alla scuole dell’obbligo.

Alto è anche il potenziale interesse ad esperienze di volontariato: quasi il 25% si dichiara direttamente pronto e il 63% pronto a valutare tempi e modalità per un proprio contributo volontario. Meno del 13% è del tutto indisponibile. Per quanto riguarda l’informazione i giornali cartacei hanno per i giovani un ruolo marginale nell’informazione su Expo 2015; meno del 5% li indicano come la propria fonte principale. La televisione, un tempo luogo quasi totalizzante di fruizione mediatica, non arriva al 50%.

L’aspetto più interessante è dato dall’offerta online: quasi uno su cinque (oltre uno su quattro tra i laureati) ha ricavato la maggior parte delle notizie sui giornali online o sui siti di informazione, a cui si aggiunge un quasi 10% che si è rivolto principalmente al sito ufficiale di Expo e un 6,2% che si è basato sui social network.

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