Condizioni generali di utilizzo

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Alcune regole che governano la comunity del quotidiano non profit on line Korazym.org.


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Condizioni generali di accesso

Con questa Dichiarazione vengono stabilite le condizioni generali di accesso alle Informazioni del Quotidiano. L’ Editore dichiara a qualsiasi Utente che sia interessato ad entrare nelle sezioni del Quotidiano che le pagine Web del Quotidiano contengono una selezione di Informazioni raccolte ed elaborate direttamente oppure ottenute da altri fornitori e rielaborate dalla redazione e dai collaboratori del Quotidiano.


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Le Informazioni sono fornite esclusivamente per mero scopo informativo (di seguito detto “Servizio”) e, conseguentemente, l’Editore non garantisce la completezza e l’ esattezza delle Informazioni o qualunque analisi su queste basata pur ponendo la massima attenzione nella verifica delle fonti. Per questa ragione, l’Utente non dovrà utilizzare alcun dato delle Informazioni e del Servizio come base sulla quale assumere qualsiasi sua decisione di investimento o di altra natura.

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Letto ed accettato

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Conseguentemente, l’Editore ritiene al momento dell’accesso al Quotidiano o della sottoscrizione di eventuali abbonamenti o di iscrizioni, che l’Utente ha confermato sia di aver letto attentamente i contenuti di dette specifiche Condizioni generali sia di averle interamente accettate.

Il Quotidiano non è un servizio di recensione siti, ma contiene un gran numero di link verso siti prescelti. Talvolta vengono usate le pagine interne di siti prescelti, come comunque dovrebbe essere citati nelle fonti da parte dei collaboratori. Se questo qualche volta non succede, è dovuto esclusivamente a dimenticanza e ce ne scusiamo. Chiunque è pregato di informarne la redazione. Qualunque gestore di sito non desideri che vengano utilizzati link verso il proprio sito è pregato di avvisarci. Qualunque gestore desideri che il suo sito venga linkato all’interno del Quotidiano è pregato di richiederlo tramite E-mail: Clicca qui.


Privacy Policy Statement – Informativa circa la tutela della privacy

Per rispettare la Legge sulla Privacy, informiamo gli Utenti del Quotidiano o dei Siti affiliati, sull’uso dei dati personali e sui loro diritti, in conformità all’Articolo 10 della legge n. 675/31.12.1996.

Per offrire determinati servizi personalizzati, il Quotidiano, la Newsletter del Sito (di seguito denominato “Newsletter”) e l’Editore hanno bisogno di alcuni dati che riguardano l’Utente.

I dati raccolti per eventuali registrazioni nel Quotidiano e per l’iscrizione alla Newsletter, verranno utilizzati esclusivamente per promuovere l’interesse del Quotidiano e degli Utenti. La comunicazione dei dati personali è facoltativo; tuttavia, l’eventuale rifiuto a fornire dei dati contrassegnati come indispensabili per eventuali registrazioni nel Quotdiano e per l’iscrizione alla Newsletter, non consentirà tale registrazione o iscrizione, e non si potrà fornire on line eventuali servizi richiesti dall’Utente. L’Utente potrà, comunque, usufruire dei servizi di assistenza primaria e di assistenza specializzata e personalizzata del Quotidiano, contattando direttamente la redazione. L’acquisizione delle informazioni richieste, è finalizzata esclusivamente alla possibilità di offrire un servizio maggiormente personalizzato, se non sono obbligatori a termine di legge o del Statuto e Regolamento interno dell’Editore. All’Utente chiederemo quindi di esprimere il consenso per il trattamento di dati strettamente necessari per le operazioni, registrazioni, adesioni, associazioni e servizi richiesti, al momento del rispettivo atto. I dati personali che l’Utente fornirà all’Editore verranno registrati e conservati su supporti elettronici protetti, e trattati in via del tutto riservata dagli incaricati del trattamento dei dati dell’Editore.

Si ricorda, inoltre, che l’Utente potrà esercitare in qualunque momento i diritti ad esso conferiti dall’Articolo 13 della legge n. 675/ 31.12.1996. In particolare, l’Utente ha il diritto di conoscere, in ogni momento, quali sono i suoi dati registrati e come essi vengono utilizzati. Ha anche il diritto di farli aggiornare, integrare, rettificare o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento. A tal fine l’Editore s’impegna a fornire agli Utenti gli strumenti necessari per gestire e controllare le informazioni trasmesse, i mezzi per comunicare eventuali preoccupazioni in materia di privacy e di fornire risposte complete ed accurate. L’Editore cura soluzioni tecniche che prevedono la possibilità di esercitare un maggior controllo dei propri dati da parte dell’Utente. Può rivolgersi, a tal fine, anche al Responsabile del trattamento dei dati personali dell’Editore, Matteo Spicuglia, inviando una E-mail: Clicca qui.

I dati saranno trattati dall’Editore esclusivamente con modalità e procedure strettamente necessarie per fornire l’Utente i servizi ed informazioni del Quotidiano e della Newsletter, dei suoi Partners e Siti affiliati, di terzi loro sponsor.

I dati non saranno oggetto di diffusione e potranno essere comunicati, sempre nell’ambito delle predette finalità, unicamente ad associati o affiliati dell’Editore, a società di fiducia che svolgono per conto dell’Editore compiti di natura tecnica od organizzativa ed a società partners e sponsor al fine di poter comunicare informazioni commerciali sui loro prodotti e sulle iniziative commerciali, di cui è possibile conoscere l’elenco contattandoci via E-mail: Clicca qui.

Operando in Internet, l’Editore è consapevole del potere che il Web esercita nel modificare la vita della gente, ampliandone gli orizzonti e facilitando enormemente l’accesso alle informazioni e lo svolgimento della formazione, dello studio e del lavoro. Tali vantaggi vengono messi a rischio nel momento in cui gli utenti temono per la violazione della propria privacy. L’Editore s’impegna fornire ai propri Utenti un’esperienza Internet nel pieno rispetto e nella tutela della loro privacy.

Siete quindi invitati a prendere visione della nostra politica in materia di privacy, di seguito illustrata, che prevede tre garanzie nei vostri confronti:
– Senza il vostro consenso, ci impegniamo a non divulgare informazioni di identificazione personale (salvo i dati necessari all’erogazione dei servizi da voi espressamente richiesti). Vedi sezione “rapporti con terze parti”: Clicca qui.
– Vi diamo gli strumenti per gestire e controllare le informazioni che ci avete volontariamente fornito: Clicca qui.
– Vi offriamo la possibilità di comunicarci quesiti e dubbi sulla tutela della vostra privacy, a cui daremo risposta: Clicca qui.

Definizioni utili

Per informazioni di identificazione personale si intendono le informazioni, fra cui nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di posta elettronica o indirizzo per la corrispondenza, che servono a identificare in modo univoco la vostra persona.

Le informazioni anonime sono informazioni che non vi identificano personalmente. Le informazioni anonime riguardano le modalità di utilizzo del Sito. Le informazioni anonime comprendono anche i nomi dei domini e/o gli indirizzi I.P. di browser Internet che visitano il Quotidiano, l’ora in cui è stato visitato il Quotidiano e altre informazioni non personali. Le informazioni anonime sono informazioni non associate a persone non registrate sul Quotidiano, ma ci aiutano a capire come e dove navigano i nostri Utenti, per poter migliorare il Servizio.

Come contattarci

Per qualsiasi dubbio o quesito sulla presente Informativa circa la tutela della privacy o sulle norme che regolano il Quotidiano o la Newsletter, inviate un messaggio via E-mail: Clicca qui.

L’Editore si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso delle modifiche alla presente Informativa circa la tutela della privacy. Eventuali modifiche saranno registrate in questa pagina e vi preghiamo di consultarla regolarmente.

Registrazione

Potete visitare il Quotidiano ed avvalervi di molti dei servizi da noi offerti senza comunicarci i vostri dati o fornirci alcuna informazione di carattere personale. Vi sarà chiesto di fornire informazioni di identificazione personale soltanto quando vi registrerete eventualmente sul Quotidiano per poter usufruire di determinate Servizi.

La maggior parte dei nostri Servizi non prevede la registrazione degli Utenti. Durante l’eventuale processo di registrazione, vi viene richiesto di compilare alcuni campi (alcuni dei quali obbligatori, altri facoltativi) e vi viene assegnato un Codice di riconoscimento, composto da un LogonID ( user name o nome utente) e da un Password. Nel caso vengano eventualmente richieste informazioni per contattare l’Utente (quali nome e cognome, recapito, telefono, telefax, indirizzo di posta elettronica, ecc.). Tali eventuali informazioni di contatto potranno essere utilizzate per le seguenti finalità:
– comunicarvi funzionalità e servizi disponibili sul nostro Quotidiano;
– inviarvi inserzioni pubblicitarie particolarmente adatte ai vostri interessi;
– condividere le vostre informazioni con terze parti selezionate, qualora aderiste a tale trattamento.

Condivisione delle informazioni di identificazione personale con altre società

In assenza di una specifica autorizzazione, non condivideremo le informazioni identificative degli Utenti. Qualora ci aveste già autorizzati a condividere le vostre informazioni personali, ma avete cambiato idea, inviateci un messaggio via E-mail: Clicca qui.

Potete inoltre richiedere la cancellazione di tutte le informazioni inerenti la vostra registrazione, nella gestione del tuo account: Clicca qui [?].

Quando condividiamo le vostre informazioni personali con altre società, queste possono utilizzare tali informazioni (a volte, con altre informazioni su di voi già in loro possesso), ma di norma non possono a loro volta condividere dette informazioni con altre società o persone.

Divulgazione di informazioni identificative

Non riveliamo l’identità dei nostri Utenti, salvo nei casi previsti dalla legge. Qualora un ente governativo, autorità preposte all’applicazione della legge, ci inviasse una convocazione in giudizio, adempiremo a tale convocazione. Nel caso in cui ricevessimo una convocazione in giudizio da parte di soggetti non facenti parte di un ente governativo (ad esempio, una convocazione in giudizio correlata a una controversia civile), contatteremo l’utente di cui si richiede l’identità tramite le informazioni di contatto fornite dallo stesso all’atto della registrazione. Prima di adempiere alla convocazione in giudizio rivelando l’identità dell’utente, attenderemo 10 giorni dalla notifica al medesimo, salvo qualora la citazione in giudizio imponesse la divulgazione di tali informazioni da parte nostra prima del suddetto termine. Nel caso in cui non fosse possibile rispettare tale termine di 10 giorni a causa della scadenza della convocazione in giudizio, trasmetteremo all’utente la scadenza imposta dalla convocazione in giudizio nella nostra comunicazione di avvenuto ricevimento.

Utilizzo di indirizzi IP

Un Indirizzo di Protocollo Internet (IP) è un set di numeri automaticamente assegnato al vostro PC ogniqualvolta effettuate il Login al vostro service provider di Internet o tramite la rete LAN o WAN della vostra azienda. I Web server, i grandi computer che consentono la visualizzazione di pagine Web, identificano automaticamente il vostro PC dall’indirizzo IP ad esso assegnato.

Il Quotidiano può raccogliere indirizzi IP per scopi diversi (ad esempio, per riferire informazioni anonime sugli utenti ai propri inserzionisti e per verificare l’utilizzo del Quotidiano). Di norma, non colleghiamo l’indirizzo IP di un Utente a qualcosa che renda personalmente individuabile tale Utente, il che significa che la vostra sessione è attivata ma voi restate anonimi. Tuttavia, possiamo e intendiamo utilizzare gli indirizzi IP per identificare gli Utenti del nostro sito quando ciò sia necessario al fine di assicurare il rispetto dello “User Agreement – Condizioni generali di utilizzo” del Quotidiano o per tutelare il Servizio, il Quotidiano o altri Utenti.

In alcuni casi specifici, gli indirizzi IP e/o i nomi dei Domini possono essere associati a informazioni di identificazione personale, qualora tali informazioni fossero memorizzate in database gestiti da Registration Authority o da Società di gestione.

Particolari tipi di informazioni

L’Editore si asterrà dal condividere con terze parti qualsiasi informazione identificativa della persona degli Utenti e di natura finanziaria.

Il Quotidiano adempie ai requisiti della Legge USA sulla Tutela della Privacy dei Minori Online. In assenza di specifico consenso da parte dei genitori, l’Editore si asterrà dal raccogliere consapevolmente informazioni di identificazione personale su utenti di età inferiore a 13 anni. I genitori hanno facoltà di verificare le informazioni personali inerenti i propri figli, divulgabili a terze parti. L’Editore è convinta che tale procedura debba essere universalmente adottata.

Rapporti con terze parti

L’Editore ha rapporti con società di comunicazione e di servizi in vari Paesi del mondo. Potete riconoscere tali siti dal marchio congiunto del Quotidiano e di tali società. Ad esempio, se vedete un logo nella pagina che indica “In collaborazione con”, vi trovate in una pagina Web “co-branded”. Qualora desideriate sapere se determinate informazioni, contenuti o servizi siano di nostra competenza o derivino dalla collaborazione con uno dei nostri Partner, contattateci via E-mail: Clicca qui.

Ogni volta che fornite informazioni per la registrazione su siti “co-branded” o per servizi forniti in collaborazione con terze parti, i dati potranno essere condivisi con i nostri Partner. Tuttavia, faremo del nostro meglio per garantirvi la facoltà di rinunciare alla condivisione di tali dati con i nostri Partner. Potete inviare direttamente un messaggio via E-mail (clicca qui) e noi provvedremo a inoltrare la vostra richiesta all’azienda interessata. Le nostre politiche di tutela della privacy non si applicano ai siti di terze parti. Ci impegneremo comunque a trasmettere eventuali reclami ai soggetti interessati. Naturalmente, qualora non approvaste la tutela della privacy di terze parti, non fornite informazioni personali fintantoché non avrete chiarito i vostri dubbi con le società interessate.

Sicurezza

Il Quotidiano opera in rete sicura di dati, protetta da firewall a standard industriali e da protezione della Password. L’Editore assicura che siano prese opportune misure di sicurezza per la tutela contro danno, uso improprio e alterazione dei vostri dati in suo possesso.

L’accesso alle informazioni da voi fornite è consentito esclusivamente agli incaricati autorizzati dell’Editore aventi accesso ai database che memorizzano le informazioni sugli utenti o al server che ospita i nostri Servizi, e sono tenuti a rispettare norme molto rigide. Pur non essendo in grado di fornire garanzie assolute contro danno, uso improprio o alterazione dei dati, l’Editore s’impegna strenuamente al fine di impedire che tali sfortunate evenienze si verifichino.


Netiquette – Uso corretto della Rete

È essenziale che ciascun Utente della Rete riconosca le responsabilità insite nel fatto di avere accesso a un gran numero di servizi, siti, sistemi e persone. È l’Utente, in ultima analisi, ad essere responsabile delle proprie azioni quando accede ai servizi di Rete.

“Internet” o il “Net” o “Word Wide Web” (WEB) non è una rete sola; piuttosto, è un insieme di migliaia di reti singole che hanno scelto di permettere che il traffico di altre reti le attraversi. Il traffico inviato su Internet potrebbe realmente attraversare un certo numero di reti differenti prima di raggiungere la propria destinazione. Pertanto, gli utenti coinvolti in questo internetwork devono essere consapevoli del carico che possono imporre, implicitamente, su tutte le reti collegate, anche al di fuori della propria.

In quanto Utente della Rete, potreste dunque avere accesso ad altre reti (e/o i sistemi di calcolo connessi a tali reti). Ciascuna rete o sistema ha il proprio insieme di regolamenti e procedure. Azioni che possono essere normale routine su una determinata rete/sistema potrebbero essere sottoposte a controllo, o addirittura proibite, su altre reti. È responsabilità degli utenti il rispettare i regolamenti e le procedure delle altre reti/sistemi. Ricordate, il fatto che un utente possa compiere una determinata azione non implica necessariamente che debba compierla.

L’uso della Rete è un privilegio, non un diritto, che potrebbe essere temporaneamente revocato in qualunque momento a causa di una condotta scorretta. Esempi di azioni scorrette possono essere: il depositare informazioni illegali su un sistema; l’uso di linguaggio irrispettoso o comunque non apprezzato in conversazioni pubbliche o private; lo spedire messaggi che molto probabilmente provocheranno la perdita del lavoro o dei sistemi dei destinatari; lo spedire “lettere a catena”, o messaggi “broadcast” (spediti in copia a tutti) a liste o gruppi di utenti; e qualunque altro tipo di uso che possa causare la congestione delle reti o in altro modo interferire nelle attività altrui.

Azioni disciplinari intraprese da un organismo di giudizio convocato per investigare su simili ed altri abusi possono tradursi in revoche permanenti del diritto di accesso.

Il contenuto di quanto segue è stato composto sulla base di “The Net: Guida per l’utente e Netiquette” di Arlene Rinaldi della Florida Atlantic University (vedi la guida nel sito. Gran parte del materiale su cui si basa questa guida (originalmente dal 1995) è stata ricavato dai commenti e i suggerimenti degli appartenenti della mailing-list della NETTRAIN (in precedenza NET-TRAIN) e da diverse altre fonti disponibili sul Net; un testo di Giancarlo Livraghi del maggio 1998; le Regole per i Forum di Jumpy.it.

Una comunity della Rete si anima di coloro che la rendono viva. Ricordati che i messaggi che manderai non dovranno in nessun modo danneggiare o offendere altre persone e dovranno essere pertinenti all’argomento principale del gruppo di discussione specifico, indicato nel Forum a cui intendi partecipare.

Seguite ogni regola che i Moderatori dei Blog del Quotidiano (ne sono i “proprietari”) hanno specificato. Ogni Moderatore stabilisce con la Redazione gli standard specifici di Netiquette per il “suo” Blog o Rubrica.

I Moderatori e la Redazione si riservano comunque il diritto di cancellare i Commenti che non rispondono alle Regole dei Commenti.

Promemoria sulle Regole dei Commenti

Ecco allora un piccolo Promemoria delle cose che non ti sarà permesso fare, “pena” la cancellazione dei tuoi messaggi da parte dei Moderatori dei Commenti o della Redazione:
1. Inserire materiali e testi che riportano opinioni che sono lesivi per l’onore o per la dignità della fede, delle persone o delle istituzioni e contenenti messaggi di fanatismo, razzismo, odio o irriverenza.
2. Promuovere o dare informazioni riguardo ad azioni illegali o che possano danneggiare fisicamente o moralmente altre persone o gruppi.
3. Mandare messaggi a contenuto pornografico o erotico, e trattare contenuti non adatti a ragazzi minori di 18 anni.
4. Inoltrare comunicazioni personali e/o private senza l’esplicita autorizzazione dell’autore.
5. Infrangere direttamente o indirettamente i diritti di copyright, anche attraverso l’inserimento di link che conducano a siti di tal genere.
6. Inserire nei messaggi gli indirizzi privati, i numeri di telefono, di telefax e gli indirizzi E-mail, personali o di terzi.
7. Utilizzare i messaggi a scopo commerciale (promozione, sponsorizzazione e vendita di materiali e servizi e visualizzare banner pubblicitari).
8. Inserire messaggi eccessivamente lunghi.
9. Utilizzare un linguaggio che superi i limiti della buona educazione e del rispetto altrui, o segnalare link a pagine che non sono in accordo con la Netiquette.
10. Scrivere messaggi fuori soggetto, non pertinenti all’argomento stabilito dal Moderatore del Commento e dalla Redazione.

Declinazione di responsabilità per i contenuti dei Commenti

Inoltre tieni presente che i Servizi offerti attraverso questo Quotidiano sono accessibili senza garanzie di alcun genere, sia esplicite che implicite, e che la Redazione di questo Quotidiano non possono svolgere un controllo puntuale e continuo relativamente agli argomenti trattati e alla loro pertinenza rispetto al tema dei Blog o delle Rubriche. Di conseguenza, i Moderatori dei Commenti, la Redazione e l’Editore, non si ritengono direttamente o indirettamente responsabili del comportamento degli Utenti che non si attengano alle disposizioni sopra indicate. Ogni Utente che ha accesso ai Commenti, accetta pertanto la piena responsabilità individuale dei testi inseriti in automatico all’interno dei Commenti.

Non assumete mai che i vostri Commenti siano strettamente privati o che non possano essere letti da altri che dal destinatario indicato. Non inviate mai nulla che non vorreste sentire ripetuto nei notiziari serali.

I contenuti dei Commenti si intendono non protetti da copyright, e la Redazione si riserva il diritto di utilizzarli al fine di migliorare i servizi offerti nel Quotidiano.

I Moderatori dei Commenti e la Redazione si riservano comunque il diritto, se dovessero contravvenire alle Regole dei Commenti (e alle Regole della Netiquette in generale) o alle leggi vigenti o superare la lunghezza di 1.000 caratteri di rimuoverli.

Della gestione dei Commenti si può parlare …

Ti sembra che le restrizioni siano troppe? Dai, sono solo delle normali regole di civile convivenza! Prova a leggere alcuni Commenti già presenti: potrai renderti conto di quanto si possa essere creativi ed originali anche rispettando gli altri! Se vuoi dire la tua, o ti senti di moderare un Forum con un nuovo argomento, o hai semplicemente bisogno di maggiori informazioni riguardo questa rubrica, puoi comunque una E-mail: Clicca qui. Dunque, se ne può parlare …

Osservazioni sulla moderazione dei Commenti

Ci sono alcune parole inglesi che ricorrono spesso anche nei testi italiani. Le più comuni vengono spiegate nella pagina Regole di Netiquette. I primi che incontriamo sono Sysop o Sysadmin (System Operator o System Administrator) = il gestore di un nodo telematico (di solito si parla di Sysop nel caso di piccoli BBS e di Sysadmin nel caso di servizi di maggiori dimensioni) e Webmaster = la persona responsabile della gestione tecnica di un sito Web.

Oggi, in una società che ha fatto della parola, della comunicazione verbale, un’attività prevalente, i giornalisti on line – questo sono i Moderatori dei Commenti – sono chiamati a sostenere il peso di una conversazione con gli utenti che non si ferma a pochi frasi, pubblicate a volte in modo incomprensibili nell’anonimato delle classiche rubriche dei lettori. Si pongono questioni di etica quotidiana, soprattutto riguardo al comportamento affettivo sempre più problematico, ai rapporti interpersonali e sociali eternamente problematici. Il nuovo giornalista telematico non è solo un cronista, ma anche una sorta di consulente, psicologo e terapeuta improvvisato. Perché i problemi si fanno sempre più aggrovigliati e la etica politica e sociale si scontra di continuo con i fatti della vita, e gli utenti si pongono domande complicate sulle società e su se stessi. Gli psicologi e psicoanalisti, dopo una giornata intera, o solo una mezza giornata, trascorsa ad ascoltare, dichiarano di essere esausti, di sentirsi delle spugne che hanno assorbito i problemi dei propri pazienti. Il transfert psicologico e analitico non perdona. È dura fatica compensata tuttavia da un buon onorario, da una parcella in diversi casi davvero notevole. E il povere webcronista che ascolta on-line cosa ne ricava dalla disponibilità? Spesso un senso di scoramento, sincera angoscia per i problemi dei suoi utenti. È un consulente cui spetta un compito davvero compito. Ovviamente è lodevole questo atto di generosità che è l’interattività di Internet. Ma non sarebbe il caso che questo improbo lavoro fosse, alla stregua di altri lavori, pagato da chi ne usufruisce? Certo, la rete non è lo studio dello psicologo, ma non è forse vero che ai gestori di webcommenti oggi vengono chiesti sforzi che sarebbero difficili da sopportare per chiunque?

Regole di comportamento nella comunicazione elettronica

Non solo nei gruppi di discussione, ma in tutte le aree di incontro e scambio telematico, e anche nella corrispondenza privata, ci sono comportamenti che è meglio seguire. Non esistono regole fisse, imposte da qualcuno, se non quelle che ciascun sistema può stabilire al suo interno; ma ci sono “usi e costumi” abituali nella rete, e dettati dall’esperienza, che è meglio rispettare, per non dare fastidio agli altri e per evitare spiacevoli conseguenze (come le flame). Queste usanze sono definite scherzosamente Netiquette, l’Etiquette della Net (Rete).

I dieci comandamenti dell’etica nell’uso dei computer

1. Non userai un computer per danneggiare altre persone.
2. Non interferirai con il lavoro al computer di altre persone.
3. Non ficcherai il naso nei file di altre persone.
4. Non userai un computer per rubare.
5. Non userai un computer per portare falsa testimonianza.
6. Non userai o copierai software che non hai dovutamente pagato.
7. Non userai le risorse di altri senza autorizzazione.
8. Non ti approprierai del risultato del lavoro intellettuale altrui.
9. Penserai alle conseguenze sociali dei programmi che scrivi.
10. Userai il computer in un modo che mostri co

Alcuni dei concetti fondamentali della Netiquette

– Ascoltare prima di parlare
Un newbie è una persona “nuova” della Rete, che non sa ancora come comportarsi. Cercare di capire le abitudini di ogni gruppo o area di discussione, il “filo” degli argomenti in corso, prima di intervenire. Ci vogliono parecchi giorni, anche settimane, per capire: meglio aspettare un po’ più a lungo che entrare a sproposito. Quando vi aggregate a un discussione, seguite per alcuni giorni i Commenti per capire quali domande o messaggi sono comunemente poste, e quali argomenti o messaggi sono ritenuti fuori luogo. Questo è comunemente definito lurking (sbirciare). Quando vi sentite a vostro agio con il gruppo, e “solo allora”, potete cominciare ad aggiungere Commenti (posting).

– Non andare “fuori argomento”
Off topic, andare fuori tema, si dice quando in un gruppo di discussione qualcuno parla di cose diverse, che sarebbero più appropriate in un’altra sede. Qualcuno scherzando in italiano dice “fuori topo”: lo scherzo non è così sciocco come può sembrare, perché topos in greco è “luogo”. Le domande e i commenti dovrebbero essere sempre pertinenti all’argomento principale del gruppo di discussione. Se un’altra persona scrive un messaggio o una domanda che non risponde al punto precedente, NON rispondete – cercate piuttosto di impedire che tale argomento diventi una discussione generalizzata. Quando qualcuno scrive un messaggio fuori soggetto, e qualcun altro critica tale messaggio, NON dovreste scrivere una risposta non richiesta sulla falsariga di “beh, a me ha fatto piacere sentirla e molti altri probabilmente la pensano come me e dovreste smetterla di dirci di non andare fuori argomento”. Qualunque richiesta riguardante attività amministrative va comunque indirizzata all’apposito indirizzo E-mail: Clicca qui.

– Non usare un eccesso di quoting
Limitare la citazione del messaggio cui si risponde al minimo indispensabile. Ci sono persone che riportano per intero un lungo messaggio per aggiungere solo una riga che dice “sono d’accordo” o “non sono d’accordo”. Questa è pessima netiquette. Comunque, identificate tutte le citazioni, i riferimenti e le fonti delle informazioni che divulgate e rispettate i copyright e gli eventuali accordi per la divulgazione di qualsiasi informazione.

– Badare all’essenziale
Scrivete paragrafi e messaggi corti ed essenziali. Le persone che frequentano abitualmente la rete ricevono una grande quantità di messaggi, liste, newsgroup eccetera, e non amano un ingombro eccessivo. Inoltre è faticoso leggere sullo schermo testi molto lunghi. In generale un testo che occupa più di due schermate sul monitor è da considerare “troppo lungo”. Spesso si può dire molto in poche righe. Limitate anche la lunghezza della riga a circa 65-70 caratteri ed evitate i caratteri di controllo.

– Non fare citazioni lunghe
Quote o quoting: le “citazioni” che si usano nell’inserimento di un commento o una risposta a un messaggio. Un uso eccessivo di quote, o overquoting, è un comportamento fastidioso e contrario alla Netiquette. Quando si consiglia la lettura di un testo, è meglio non citarlo per esteso, ma indicare dove lo si può trovare oppure proporre “chi vuole me lo dica e glielo mando come messaggio personale” (in questo caso sarà accettabile, anzi gradito, un messaggio “multiplo” mandato alle persone che lo chiederanno). Quando citate (quote) un’altra persona, togliete tutto quanto non è direttamente applicabile alla vostra risposta. Non lasciate che il vostro software di E-mail o per la lettura nei newsgroup Usenet includa automaticamente l’intero corpo del messaggio a cui state rispondendo se non è necessario. Prendete il tempo necessario a ridurre al minimo le citazioni, il necessario per dare un contesto alla vostra risposta. Nessuno ama leggere lunghi messaggi riportati in citazione per la terza o quarta volta, semplicemente per poi trovare una risposta di una riga: “Già, anch’io”.

– Includere la firma ai messaggi
La firma dovrebbe includere nome, titolo (se desiderato), organizzazione di appartenenza e l’indirizzo di posta elettronica. Non dovrebbe comunque superare le quattro (4) righe di lunghezza. Informazioni opzionali potrebbero contenere l’indirizzo postale e un recapito telefonico.

– Fate attenzione alle date
A causa della natura “internazionale” di Internet e del fatto che in parti diverse del mondo si usano formati differenti per le date, prestate attenzione e evitate confusioni al riguardo: 12.06.2003 per noi è 12 giugno 2003, ma per gli americani è 6 dicembre 2003!

– Scusarsi (ma non troppo)
Se si commette un errore, meglio non insistere, ma semplicemente chiedere scusa, soprattutto se è un errore “ingombrante” (come un messaggio troppo lungo, o inserito nel posto sbagliato). Però non vale la pena di scusarsi per una piccola svista, come un errore di ortografia. Errori di questo genere sono accettati quasi sempre senza problemi. È anche opportuno evitare di essere “pedanti”, di correggere gli altri per dettagli secondari.

– Non fare “risse”
“Rissa” o flame: attacco violento, critica negativa, lite (specialmente se si svolge in pubblico, cioè in una lista, o forum, o newsgroup dove leggono anche altre persone oltre ai litiganti). Queste “risse” sono considerate una violazione della Netiquette. Spesso la flame consiste in un attacco collettivo contro qualcuno che si comporta in modo diverso da quello abituale in quel gruppo, e considerato scorretto. Meglio evitare le flame e meglio non portare mai in un’area pubblica un dibattito privato, specialmente se polemico. Se proprio si considera necessaria una “rissa”, meglio tenerla in uno scambio di messaggi personali. Comunque, resistete alla tentazione di “assalire” (flame) altri Utenti. Ricordate che queste discussioni sono pubbliche e sono intese ad ottenere scambi costruttivi. Trattate gli altri Utenti come vorreste essere trattati voi.

– Non spedite mai catene di Sant’Antonio (chain letters) su Internet
Lo spedirlo potrebbe causarvi la perdita dell’accesso.

– Capire prima di reagire
Può capitarci di leggere qualcosa che ci dà fastidio: ma prima di reagire è meglio pensarci bene. Siamo sicuri che è un’aggressione? È una vera polemica o è uno scherzo? È intenzionale o è un banale errore? Abbiamo capito bene le abitudini, le usanze, il linguaggio del “luogo”? Ci conviene rispondere subito o aspettare un poco per vedere se interviene qualcun altro? La migliore risposta può essere il silenzio, o un messaggio privato? Molte flame si scatenano per un malinteso; e una volta che la “fiamma” della polemica è accesa diventa difficile spegnerla. Meglio pensarci prima.

– Non fare spamming
Spam o spamming: ripetizione dello stesso messaggio o diffusione dello stesso testo in troppe sedi diverse. Anche questa è una violazione della Netiquette, fastidiosa in ogni caso ma considerata particolarmente irritante quando si tratta di proposte commerciali. Prima di diffondere lo stesso testo in diversi siti, o mandarlo a diverse persone, meglio pensarci due volte. Siamo proprio sicuri che interessa a tutti? Una delle cose meno apprezzate nella rete è trovarsi la mailbox ingombra di messaggi “non richiesti”. In più, secondo l’ordinamento degli Stati Uniti, non è legale “usare qualsiasi macchina telefax, computer, o altri dispositivi per inviare pubblicità non richiesta” a qualunque “dispositivo dotato della capacità di trascrivere su carta testo o immagini (o entrambi) da un segnale elettronico ricevuto su una normale linea telefonica”. Questa legge permette alle persone di citare il mittente del messaggio per 500 US$ a copia. Molti stati permettono di portare in giudizio l’autore di simili azioni (anche in Italia è possibile segnalare le violazione della Netiquette secondo le definizioni della RFC 1855 e degli allegati che chiunque registri un dominio.it è tenuto a controfirmare; attenzione, non stiamo parlando di “questa” Netiquette in queste pagine). Creare un archivio completo di documenti in italiano sul fenomeno dello spam e sui metodi per contrastarlo. E l’obiettivo di NoSpamWare.it, un sito ad alto aggiornamento contenente news, tutorial e un’area comunity animata attraverso forum. Tra le informazioni utili, oltre ai link verso siti di argomento affine, l’elenco degli abuse desk italiani e degli Isp no-spam.

– Non usare le reti accademiche per attività commerciali o a scopo di lucro.

– Non annoiare e fare attenzione al sarcasmo e all’umorismo
Senza la comunicazione facciale e l’intonazione della voce, la vostra battuta di spirito potrebbe essere intesa come una critica. Quando volete esprimere qualche particolare inflessione, usate le emoticons. Per esempio, 🙂 = faccia che sorride (implica una battuta; ruotate lo sguardo per riconoscere la faccia). Ogni tanto uno scherzo o un argomento “futile” può essere piacevole, soprattutto se è detto in modo divertente. Ma non è il caso di esagerare, specialmente in “luoghi pubblici”, con il racconto di fatti personali o con ciò che a noi sembra divertente ma agli altri magari no. Se una cosa interessa solo a noi o a due o tre amici, meglio scambiarcela in messaggi privati che annoiare tutti gli altri. Accade, purtroppo, spesso che due o tre persone, che si “dilettano” fra loro con argomenti poco interessanti, svuotino uno spazio di dialogo, perché gli altri, annoiati, presto o tardi se ne vanno.

– Non essere “grafomani”
Non ripetersi, non dilungarsi, non scrivere troppo spesso. È una tentazione diffusa quella di ripetere lo stesso concetto, o mandare “raffiche” di messaggi. Prima di “inondare” una mailbox o un’area di discussione, meglio sempre chiedersi: “ma davvero gli altri troveranno interessante quello che dico”?

– Badare al “tono”
Molti malintesi nella comunicazione in rete derivano dalla mancanza della presenza “fisica”, delle espressioni e del tono di voce con cui diamo un senso e una tonalità alle nostre parole; e anche della possibilità di correggerci subito se un’altra persona non ci capisce. Per questo sono state inventate le “faccine” 🙂 e per questo, come abbiamo visto, è sempre meglio scrivere offline. È utile rileggere ciò che si è scritto, prima di spedirlo, e chiedersi: si capisce bene in che tono mi esprimo, se dico sul serio o scherzo, se sono in polemica o sto semplicemente ragionando? Chi non mi conosce, capirà le mie intenzioni?

– Chiedere una ricevuta di ritorno (return receipt) può essere considerata una invasione della privacy.

– Non usare il “tutto maiuscolo”
C’è chi accetta di scrivere con le lettere maiuscole solo per sottolineare un punto importante o per distinguere un titolo o un sottotitolo dal resto del testo. Scrivere una parola, o (peggio) una frase IN LETTERE MAIUSCOLE – che non sono titoli – è considerato generalmente l’equivalente di “urlare”: quindi una villania. L’uso del “tutto maiuscolo” è dunque da evitare comunque anche nei titoli, come nei testi. Se si vuole mettere in evidenza una parola è meglio farla precedere e seguire da una sottolineatura _ o un asterisco *. *Asterischi* intorno ad una parola posso aiutare a evidenziare un termine. Usate l’underscore (_) prima e dopo il titolo di un libro, per esempio: _Il mago di Oz_.

– Scegliere bene il titolo
Focalizzate un argomento per messaggio e includete sempre un testo pertinente nel campo soggetto (subject) del messaggio, in modo che gli altri utenti possano localizzarlo velocemente. Specialmente nei gruppi di discussione o liste che sono lette da molte persone, la scelta dei titoli è importante: il titolo dovrebbe riflettere il più chiaramente possibile il contenuto del messaggio. Spesso nella grande mole di corrispondenza si fanno ricerche “per titolo” (che possono essere fatte “manualmente”, cioè scorrendo tutti i titoli, o “automaticamente”, cioè usando una “chiave di ricerca”). Una cattiva abitudine, purtroppo molto diffusa, è quella di seguire distrattamente il meccanismo automatico, offerto dagli OLR, di usare come titolo quello del messaggio cui si risponde, preceduto da “Re:”. Se questo di solito funziona per la prima risposta, quando il dibattito si allunga perde progressivamente senso: è facile che al quarto o quinto messaggio intitolato “Re: cavoli” si stia parlando di merenda.

– Non “chiedere aiuto” inutilmente
Di solito le richieste di consiglio e aiuto tecnico vengono accolte con simpatia. Ma è meglio evitare di fare domande inutili, come chiedere spiegazioni che è facile trovare in un manuale (che sia un manuale “stampato” o il help contenuto in quasi tutti i programmi) o in un “sito” che raccoglie quel tipo di informazioni. Spesso in un’area di discussione tecnica può accadere che sia già stata data una risposta alla domanda che vorremmo fare: meglio leggere all’indietro, o usare una delle “chiavi” di ricerca che molti programmi consentono, per scoprire se la risposta c’è già. Questo fa risparmiare tempo a noi – e soprattutto agli altri. È importante anche capire “dove” fare una domanda. Anziché chiedere nel “primo spazio che capita” è meglio verificare dove ci sono aree dedicate all’argomento che ci interessa (e dove, probabilmente, troviamo la risposta bell’e pronta).

– Rispettare la “privacy”
Non è corretto citare “in pubblico” messaggi privati senza il consenso di chi li ha scritti. C’è ovviamente una differenza fra una legittima citazione e una violazione della riservatezza, che non è difficile valutare in base al normale “buon senso” e alle regole abituali della cortesia.

– Non essere impazienti
Non possiamo aspettarci di ricevere sempre una risposta immediata. Solo in teoria i messaggi in rete viaggiano “alla velocità della luce”. Il percorso non è semplice, spesso è tortuoso. Un messaggio può arrivare in pochi minuti o parecchie ore. Talvolta un “ingorgo” in nodo della rete può causare un ritardo di giorni. Non tutti leggono frequentemente la loro mailbox. Non tutti hanno computer portatili o sistemi di collegamento “fuori sede”. Ognuno ha i suoi impegni, non sempre ha il tempo di risponderci. Inoltre, se il destinatario del nostro messaggio ha molta corrispondenza o è abbonato a molte liste o gruppi di discussione, la sua “cassetta della posta” può essere molto affollata.

– Siate professionali
Prestate attenzione a ciò che dite riguardo altre persone. La posta elettronica viene inoltrata e citata con facilità. Inoltre, seguite le procedure “standard” per corrispondere con i vostri superiori. Per esempio, non scrivete un messaggio di reclamo via posta elettronica direttamente al “grande capo” solo perché è possibile.

– Il “tu telematico”
Un problema di Netiquette che non esiste in inglese è l’uso del tu. Sembra che non ci sia, in Italia, una “prassi” del tutto “consolidata”. La tendenza prevalente è l’uso del tu in tutti i messaggi in rete, cui non sempre segue automaticamente la stessa forma amichevole quando ci si incontra di persona. La maggior parte delle persone tende a trasferire il tu anche nell’incontro “fisico” o telefonico; alcuni invece, specialmente se lo scambio è professionale e non personale, quando passano al colloquio “a voce” usano il lei. Ci sono, specialmente fra i “nuovi arrivati”, persone che usano il lei anche in rete. Si può immaginare che l’uso del tu sia più frequente fra i giovani, ma non è sempre così. Più che dall’età dipende dalle abitudini personali e dal tipo di relazione. In sostanza, l’uso prevalente rimane il tu ma ogni persona è libera di scegliere il modo che preferisce; e anche in questo è bene non “imporre” il proprio stile ma tener conto del comportamento delle altre persone.

– Siate tolleranti
Siate sempre tolleranti rispetti alle attività di Utenti non strettamente osservanti della Netiquette – interverrà comunque il Moderatore dei Commenti o la Redazione – e se vi sentite di dover reagire comunque di persona e subito (sconsigliato, come abbiamo visto), fornite allora qualche consiglio utile a colui che infrange le regole, anziché essere caustici nei suoi confronti (tanto meno verso il Moderatore dei Commenti o la Redazione). Gli altri Utenti non sono interessati al vostro desiderio di esternare a tutti di costi, oltretutto violando anche voi le regole della Netiquette.


Scelta di competenza giudiziaria

Le presenti Condizioni generali di utilizzo costituiscono il completo accordo fra le parti e sostituiscono ogni precedente ed attuale accordo e intesa esistente fra le parti in relazione all’oggetto. Qualora una delle disposizioni delle presenti Condizioni generali di utilizzo (e delle sopraelencati Dichiarazioni che ne fanno parte integrante) fosse ritenuta invalida o inapplicabile, tale invalidità o inapplicabilità non avrà effetto alcuno sulle altre disposizioni delle presenti Condizioni generali di utilizzo, che resteranno pienamente in vigore.

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Operando in Internet, l’Editore è consapevole del potere che il Web esercita nel modificare la vita della gente, ampliandone gli orizzonti e facilitando enormemente l’accesso alle informazioni e lo svolgimento della formazione, dello studio e del lavoro. Tali vantaggi vengono messi a rischio nel momento in cui gli utenti temono per la violazione della propria privacy. L’Editore s’impegna fornire ai propri Utenti un’esperienza Internet nel pieno rispetto e nella tutela della loro privacy.

Siete quindi invitati a prendere visione della nostra politica in materia di privacy, di seguito illustrata, che prevede tre garanzie nei vostri confronti:
– Senza il vostro consenso, ci impegniamo a non divulgare informazioni di identificazione personale (salvo i dati necessari all’erogazione dei servizi da voi espressamente richiesti). Vedi sezione “rapporti con terze parti”.
– Vi diamo gli strumenti per gestire e controllare le informazioni che ci avete volontariamente fornito.
– Vi offriamo la possibilità di comunicarci quesiti e dubbi sulla tutela della vostra privacy, a cui daremo risposta.

Definizioni utili

Per informazioni di identificazione personale si intendono le informazioni, fra cui nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di posta elettronica o indirizzo per la corrispondenza, che servono a identificare in modo univoco la vostra persona.

Le informazioni anonime sono informazioni che non vi identificano personalmente. Le informazioni anonime riguardano le modalità di utilizzo del Sito. Le informazioni anonime comprendono anche i nomi dei domini e/o gli indirizzi I.P. di browser Internet che visitano il Quotidiano, l’ora in cui è stato visitato il Quotidiano e altre informazioni non personali. Le informazioni anonime sono informazioni non associate a persone non registrate sul Quotidiano, ma ci aiutano a capire come e dove navigano i nostri Utenti, per poter migliorare il Servizio.

Come contattarci

Per qualsiasi dubbio o quesito sulla presente Informativa circa la tutela della privacy o sulle norme che regolano il Quotidiano o la Newsletter, inviate un messaggio via E-mail a redazione@korazym.org.

L’Editore si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento e senza preavviso delle modifiche alla presente Informativa circa la tutela della privacy. Eventuali modifiche saranno registrate in questa pagina e vi preghiamo di consultarla regolarmente.

Registrazione

Potete visitare il Quotidiano ed avvalervi di molti dei servizi da noi offerti senza comunicarci i vostri dati o fornirci alcuna informazione di carattere personale. Vi sarà chiesto di fornire informazioni di identificazione personale soltanto quando vi registrerete eventualmente sul Quotidiano per poter usufruire di determinate Servizi.

La maggior parte dei nostri Servizi non prevede la registrazione degli Utenti. Durante l’eventuale processo di registrazione, vi viene richiesto di compilare alcuni campi (alcuni dei quali obbligatori, altri facoltativi) e vi viene assegnato un Codice di riconoscimento, composto da un LogonID ( user name o nome utente) e da un Password. Nel caso vengano eventualmente richieste informazioni per contattare l’Utente (quali nome e cognome, recapito, telefono, telefax, indirizzo di posta elettronica, ecc.). Tali eventuali informazioni di contatto potranno essere utilizzate per le seguenti finalità:
– comunicarvi funzionalità e servizi disponibili sul nostro Quotidiano;
– inviarvi inserzioni pubblicitarie particolarmente adatte ai vostri interessi;
– condividere le vostre informazioni con terze parti selezionate, qualora aderiste a tale trattamento.

Condivisione delle informazioni di identificazione personale con altre società

In assenza di una specifica autorizzazione, non condivideremo le informazioni identificative degli Utenti. Qualora ci aveste già autorizzati a condividere le vostre informazioni personali, ma avete cambiato idea, inviateci un messaggio via E-mail a redazione@korazym.org.

Potete inoltre richiedere la cancellazione di tutte le informazioni inerenti la vostra registrazione, nella gestione del tuo account.

Quando condividiamo le vostre informazioni personali con altre società, queste possono utilizzare tali informazioni (a volte, con altre informazioni su di voi già in loro possesso), ma di norma non possono a loro volta condividere dette informazioni con altre società o persone.

Divulgazione di informazioni identificative

Non riveliamo l’identità dei nostri Utenti, salvo nei casi previsti dalla legge. Qualora un ente governativo, autorità preposte all’applicazione della legge, ci inviasse una convocazione in giudizio, adempiremo a tale convocazione. Nel caso in cui ricevessimo una convocazione in giudizio da parte di soggetti non facenti parte di un ente governativo (ad esempio, una convocazione in giudizio correlata a una controversia civile), contatteremo l’utente di cui si richiede l’identità tramite le informazioni di contatto fornite dallo stesso all’atto della registrazione. Prima di adempiere alla convocazione in giudizio rivelando l’identità dell’utente, attenderemo 10 giorni dalla notifica al medesimo, salvo qualora la citazione in giudizio imponesse la divulgazione di tali informazioni da parte nostra prima del suddetto termine. Nel caso in cui non fosse possibile rispettare tale termine di 10 giorni a causa della scadenza della convocazione in giudizio, trasmetteremo all’utente la scadenza imposta dalla convocazione in giudizio nella nostra comunicazione di avvenuto ricevimento.

Utilizzo di indirizzi IP

Un Indirizzo di Protocollo Internet (IP) è un set di numeri automaticamente assegnato al vostro PC ogniqualvolta effettuate il Login al vostro service provider di Internet o tramite la rete LAN o WAN della vostra azienda. I Web server, i grandi computer che consentono la visualizzazione di pagine Web, identificano automaticamente il vostro PC dall’indirizzo IP ad esso assegnato.

Il Quotidiano può raccogliere indirizzi IP per scopi diversi (ad esempio, per riferire informazioni anonime sugli utenti ai propri inserzionisti e per verificare l’utilizzo del Quotidiano). Di norma, non colleghiamo l’indirizzo IP di un Utente a qualcosa che renda personalmente individuabile tale Utente, il che significa che la vostra sessione è attivata ma voi restate anonimi. Tuttavia, possiamo e intendiamo utilizzare gli indirizzi IP per identificare gli Utenti del nostro sito quando ciò sia necessario al fine di assicurare il rispetto dello “User Agreement – Condizioni generali di utilizzo” del Quotidiano o per tutelare il Servizio, il Quotidiano o altri Utenti.

In alcuni casi specifici, gli indirizzi IP e/o i nomi dei Domini possono essere associati a informazioni di identificazione personale, qualora tali informazioni fossero memorizzate in database gestiti da Registration Authority o da Società di gestione.

Particolari tipi di informazioni

L’Editore si asterrà dal condividere con terze parti qualsiasi informazione identificativa della persona degli Utenti e di natura finanziaria.

Il Quotidiano adempie ai requisiti della Legge USA sulla Tutela della Privacy dei Minori Online. In assenza di specifico consenso da parte dei genitori, l’Editore si asterrà dal raccogliere consapevolmente informazioni di identificazione personale su utenti di età inferiore a 13 anni. I genitori hanno facoltà di verificare le informazioni personali inerenti i propri figli, divulgabili a terze parti. L’Editore è convinta che tale procedura debba essere universalmente adottata.

Rapporti con terze parti

L’Editore ha rapporti con società di comunicazione e di servizi in vari Paesi del mondo. Potete riconoscere tali siti dal marchio congiunto del Quotidiano e di tali società. Ad esempio, se vedete un logo nella pagina che indica “In collaborazione con”, vi trovate in una pagina Web “co-branded”. Qualora desideriate sapere se determinate informazioni, contenuti o servizi siano di nostra competenza o derivino dalla collaborazione con uno dei nostri Partner, contattateci via E-mail a redazione@korazym.org.

Ogni volta che fornite informazioni per la registrazione su siti “co-branded” o per servizi forniti in collaborazione con terze parti, i dati potranno essere condivisi con i nostri Partner. Tuttavia, faremo del nostro meglio per garantirvi la facoltà di rinunciare alla condivisione di tali dati con i nostri Partner. Potete inviare direttamente un messaggio via E-mail e noi provvedremo a inoltrare la vostra richiesta all’azienda interessata. Le nostre politiche di tutela della privacy non si applicano ai siti di terze parti. Ci impegneremo comunque a trasmettere eventuali reclami ai soggetti interessati. Naturalmente, qualora non approvaste la tutela della privacy di terze parti, non fornite informazioni personali fintantoché non avrete chiarito i vostri dubbi con le società interessate.

Sicurezza

Il Quotidiano opera in rete sicura di dati, protetta da firewall a standard industriali e da protezione della Password. L’Editore assicura che siano prese opportune misure di sicurezza per la tutela contro danno, uso improprio e alterazione dei vostri dati in suo possesso.

L’accesso alle informazioni da voi fornite è consentito esclusivamente agli incaricati autorizzati dell’Editore aventi accesso ai database che memorizzano le informazioni sugli utenti o al server che ospita i nostri Servizi, e sono tenuti a rispettare norme molto rigide. Pur non essendo in grado di fornire garanzie assolute contro danno, uso improprio o alterazione dei dati, l’Editore s’impegna strenuamente al fine di impedire che tali sfortunate evenienze si verifichino.


Netiquette – Uso corretto della Rete

È essenziale che ciascun Utente della Rete riconosca le responsabilità insite nel fatto di avere accesso a un gran numero di servizi, siti, sistemi e persone. È l’Utente, in ultima analisi, ad essere responsabile delle proprie azioni quando accede ai servizi di Rete.

“Internet” o il “Net” o “Word Wide Web” (WEB) non è una rete sola; piuttosto, è un insieme di migliaia di reti singole che hanno scelto di permettere che il traffico di altre reti le attraversi. Il traffico inviato su Internet potrebbe realmente attraversare un certo numero di reti differenti prima di raggiungere la propria destinazione. Pertanto, gli utenti coinvolti in questo internetwork devono essere consapevoli del carico che possono imporre, implicitamente, su tutte le reti collegate, anche al di fuori della propria.

In quanto Utente della Rete, potreste dunque avere accesso ad altre reti (e/o i sistemi di calcolo connessi a tali reti). Ciascuna rete o sistema ha il proprio insieme di regolamenti e procedure. Azioni che possono essere normale routine su una determinata rete/sistema potrebbero essere sottoposte a controllo, o addirittura proibite, su altre reti. È responsabilità degli utenti il rispettare i regolamenti e le procedure delle altre reti/sistemi. Ricordate, il fatto che un utente possa compiere una determinata azione non implica necessariamente che debba compierla.

L’uso della Rete è un privilegio, non un diritto, che potrebbe essere temporaneamente revocato in qualunque momento a causa di una condotta scorretta. Esempi di azioni scorrette possono essere: il depositare informazioni illegali su un sistema; l’uso di linguaggio irrispettoso o comunque non apprezzato in conversazioni pubbliche o private; lo spedire messaggi che molto probabilmente provocheranno la perdita del lavoro o dei sistemi dei destinatari; lo spedire “lettere a catena”, o messaggi “broadcast” (spediti in copia a tutti) a liste o gruppi di utenti; e qualunque altro tipo di uso che possa causare la congestione delle reti o in altro modo interferire nelle attività altrui.

Azioni disciplinari intraprese da un organismo di giudizio convocato per investigare su simili ed altri abusi possono tradursi in revoche permanenti del diritto di accesso.

Il contenuto di quanto segue è stato composto sulla base di “The Net: Guida per l’utente e Netiquette” di Arlene Rinaldi della Florida Atlantic University (vedi la guida nel sito. Gran parte del materiale su cui si basa questa guida (originalmente dal 1995) è stata ricavato dai commenti e i suggerimenti degli appartenenti della mailing-list della NETTRAIN (in precedenza NET-TRAIN) e da diverse altre fonti disponibili sul Net; un testo di Giancarlo Livraghi del maggio 1998; le Regole per i Forum di Jumpy.it.

Una comunity della Rete si anima di coloro che la rendono viva. Ricordati che i messaggi che manderai non dovranno in nessun modo danneggiare o offendere altre persone e dovranno essere pertinenti all’argomento principale del gruppo di discussione specifico, indicato nel Forum a cui intendi partecipare.

Seguite ogni regola che i Moderatori dei Blog del Quotidiano (ne sono i “proprietari”) hanno specificato. Ogni Moderatore stabilisce con la Redazione gli standard specifici di Netiquette per il “suo” Blog o Rubrica.

I Moderatori e la Redazione si riservano comunque il diritto di cancellare i Commenti che non rispondono alle Regole dei Commenti.

Promemoria sulle Regole dei Commenti

Ecco allora un piccolo Promemoria delle cose che non ti sarà permesso fare, “pena” la cancellazione dei tuoi messaggi da parte dei Moderatori dei Commenti o della Redazione:
1. Inserire materiali e testi che riportano opinioni che sono lesivi per l’onore o per la dignità della fede, delle persone o delle istituzioni e contenenti messaggi di fanatismo, razzismo, odio o irriverenza.
2. Promuovere o dare informazioni riguardo ad azioni illegali o che possano danneggiare fisicamente o moralmente altre persone o gruppi.
3. Mandare messaggi a contenuto pornografico o erotico, e trattare contenuti non adatti a ragazzi minori di 18 anni.
4. Inoltrare comunicazioni personali e/o private senza l’esplicita autorizzazione dell’autore.
5. Infrangere direttamente o indirettamente i diritti di copyright, anche attraverso l’inserimento di link che conducano a siti di tal genere.
6. Inserire nei messaggi gli indirizzi privati, i numeri di telefono, di telefax e gli indirizzi E-mail, personali o di terzi.
7. Utilizzare i messaggi a scopo commerciale (promozione, sponsorizzazione e vendita di materiali e servizi e visualizzare banner pubblicitari).
8. Inserire messaggi eccessivamente lunghi.
9. Utilizzare un linguaggio che superi i limiti della buona educazione e del rispetto altrui, o segnalare link a pagine che non sono in accordo con la Netiquette.
10. Scrivere messaggi fuori soggetto, non pertinenti all’argomento stabilito dal Moderatore del Commento e dalla Redazione.

Declinazione di responsabilità per i contenuti dei Commenti

Inoltre tieni presente che i Servizi offerti attraverso questo Quotidiano sono accessibili senza garanzie di alcun genere, sia esplicite che implicite, e che la Redazione di questo Quotidiano non possono svolgere un controllo puntuale e continuo relativamente agli argomenti trattati e alla loro pertinenza rispetto al tema dei Blog o delle Rubriche. Di conseguenza, i Moderatori dei Commenti, la Redazione e l’Editore, non si ritengono direttamente o indirettamente responsabili del comportamento degli Utenti che non si attengano alle disposizioni sopra indicate. Ogni Utente che ha accesso ai Commenti, accetta pertanto la piena responsabilità individuale dei testi inseriti in automatico all’interno dei Commenti.

Non assumete mai che i vostri Commenti siano strettamente privati o che non possano essere letti da altri che dal destinatario indicato. Non inviate mai nulla che non vorreste sentire ripetuto nei notiziari serali.

I contenuti dei Commenti si intendono non protetti da copyright, e la Redazione si riserva il diritto di utilizzarli al fine di migliorare i servizi offerti nel Quotidiano.

I Moderatori dei Commenti e la Redazione si riservano comunque il diritto, se dovessero contravvenire alle Regole dei Commenti (e alle Regole della Netiquette in generale) o alle leggi vigenti o superare la lunghezza di 1.000 caratteri di rimuoverli.

Della gestione dei Commenti si può parlare …

Ti sembra che le restrizioni siano troppe? Dai, sono solo delle normali regole di civile convivenza! Prova a leggere alcuni Commenti già presenti: potrai renderti conto di quanto si possa essere creativi ed originali anche rispettando gli altri! Se vuoi dire la tua, o ti senti di moderare un Forum con un nuovo argomento, o hai semplicemente bisogno di maggiori informazioni riguardo questa rubrica, puoi comunque una E-mail a redazione@korazym.org. Dunque, se ne può parlare …

Osservazioni sulla moderazione dei Commenti

Ci sono alcune parole inglesi che ricorrono spesso anche nei testi italiani. Le più comuni vengono spiegate nella pagina Regole di Netiquette. I primi che incontriamo sono Sysop o Sysadmin (System Operator o System Administrator) = il gestore di un nodo telematico (di solito si parla di Sysop nel caso di piccoli BBS e di Sysadmin nel caso di servizi di maggiori dimensioni) e Webmaster = la persona responsabile della gestione tecnica di un sito Web.

Oggi, in una società che ha fatto della parola, della comunicazione verbale, un’attività prevalente, i giornalisti on line – questo sono i Moderatori dei Commenti – sono chiamati a sostenere il peso di una conversazione con gli utenti che non si ferma a pochi frasi, pubblicate a volte in modo incomprensibili nell’anonimato delle classiche rubriche dei lettori. Si pongono questioni di etica quotidiana, soprattutto riguardo al comportamento affettivo sempre più problematico, ai rapporti interpersonali e sociali eternamente problematici. Il nuovo giornalista telematico non è solo un cronista, ma anche una sorta di consulente, psicologo e terapeuta improvvisato. Perché i problemi si fanno sempre più aggrovigliati e la etica politica e sociale si scontra di continuo con i fatti della vita, e gli utenti si pongono domande complicate sulle società e su se stessi. Gli psicologi e psicoanalisti, dopo una giornata intera, o solo una mezza giornata, trascorsa ad ascoltare, dichiarano di essere esausti, di sentirsi delle spugne che hanno assorbito i problemi dei propri pazienti. Il transfert psicologico e analitico non perdona. È dura fatica compensata tuttavia da un buon onorario, da una parcella in diversi casi davvero notevole. E il povere webcronista che ascolta on-line cosa ne ricava dalla disponibilità? Spesso un senso di scoramento, sincera angoscia per i problemi dei suoi utenti. È un consulente cui spetta un compito davvero compito. Ovviamente è lodevole questo atto di generosità che è l’interattività di Internet. Ma non sarebbe il caso che questo improbo lavoro fosse, alla stregua di altri lavori, pagato da chi ne usufruisce? Certo, la rete non è lo studio dello psicologo, ma non è forse vero che ai gestori di webcommenti oggi vengono chiesti sforzi che sarebbero difficili da sopportare per chiunque?

Regole di comportamento nella comunicazione elettronica

Non solo nei gruppi di discussione, ma in tutte le aree di incontro e scambio telematico, e anche nella corrispondenza privata, ci sono comportamenti che è meglio seguire. Non esistono regole fisse, imposte da qualcuno, se non quelle che ciascun sistema può stabilire al suo interno; ma ci sono “usi e costumi” abituali nella rete, e dettati dall’esperienza, che è meglio rispettare, per non dare fastidio agli altri e per evitare spiacevoli conseguenze (come le flame). Queste usanze sono definite scherzosamente Netiquette, l’Etiquette della Net (Rete).

I dieci comandamenti dell’etica nell’uso dei computer

1. Non userai un computer per danneggiare altre persone.
2. Non interferirai con il lavoro al computer di altre persone.
3. Non ficcherai il naso nei file di altre persone.
4. Non userai un computer per rubare.
5. Non userai un computer per portare falsa testimonianza.
6. Non userai o copierai software che non hai dovutamente pagato.
7. Non userai le risorse di altri senza autorizzazione.
8. Non ti approprierai del risultato del lavoro intellettuale altrui.
9. Penserai alle conseguenze sociali dei programmi che scrivi.
10. Userai il computer in un modo che mostri co

Alcuni dei concetti fondamentali della Netiquette

– Ascoltare prima di parlare
Un newbie è una persona “nuova” della Rete, che non sa ancora come comportarsi. Cercare di capire le abitudini di ogni gruppo o area di discussione, il “filo” degli argomenti in corso, prima di intervenire. Ci vogliono parecchi giorni, anche settimane, per capire: meglio aspettare un po’ più a lungo che entrare a sproposito. Quando vi aggregate a un discussione, seguite per alcuni giorni i Commenti per capire quali domande o messaggi sono comunemente poste, e quali argomenti o messaggi sono ritenuti fuori luogo. Questo è comunemente definito lurking (sbirciare). Quando vi sentite a vostro agio con il gruppo, e “solo allora”, potete cominciare ad aggiungere Commenti (posting).

– Non andare “fuori argomento”
Off topic, andare fuori tema, si dice quando in un gruppo di discussione qualcuno parla di cose diverse, che sarebbero più appropriate in un’altra sede. Qualcuno scherzando in italiano dice “fuori topo”: lo scherzo non è così sciocco come può sembrare, perché topos in greco è “luogo”. Le domande e i commenti dovrebbero essere sempre pertinenti all’argomento principale del gruppo di discussione. Se un’altra persona scrive un messaggio o una domanda che non risponde al punto precedente, NON rispondete – cercate piuttosto di impedire che tale argomento diventi una discussione generalizzata. Quando qualcuno scrive un messaggio fuori soggetto, e qualcun altro critica tale messaggio, NON dovreste scrivere una risposta non richiesta sulla falsariga di “beh, a me ha fatto piacere sentirla e molti altri probabilmente la pensano come me e dovreste smetterla di dirci di non andare fuori argomento”.

– Non usare un eccesso di quoting
Limitare la citazione del messaggio cui si risponde al minimo indispensabile. Ci sono persone che riportano per intero un lungo messaggio per aggiungere solo una riga che dice “sono d’accordo” o “non sono d’accordo”. Questa è pessima netiquette. Comunque, identificate tutte le citazioni, i riferimenti e le fonti delle informazioni che divulgate e rispettate i copyright e gli eventuali accordi per la divulgazione di qualsiasi informazione.

– Badare all’essenziale
Scrivete paragrafi e messaggi corti ed essenziali. Le persone che frequentano abitualmente la rete ricevono una grande quantità di messaggi, liste, newsgroup eccetera, e non amano un ingombro eccessivo. Inoltre è faticoso leggere sullo schermo testi molto lunghi. In generale un testo che occupa più di due schermate sul monitor è da considerare “troppo lungo”. Spesso si può dire molto in poche righe. Limitate anche la lunghezza della riga a circa 65-70 caratteri ed evitate i caratteri di controllo.

– Non fare citazioni lunghe
Quote o quoting: le “citazioni” che si usano nell’inserimento di un commento o una risposta a un messaggio. Un uso eccessivo di quote, o overquoting, è un comportamento fastidioso e contrario alla Netiquette. Quando si consiglia la lettura di un testo, è meglio non citarlo per esteso, ma indicare dove lo si può trovare oppure proporre “chi vuole me lo dica e glielo mando come messaggio personale” (in questo caso sarà accettabile, anzi gradito, un messaggio “multiplo” mandato alle persone che lo chiederanno). Quando citate (quote) un’altra persona, togliete tutto quanto non è direttamente applicabile alla vostra risposta. Non lasciate che il vostro software di E-mail o per la lettura nei newsgroup Usenet includa automaticamente l’intero corpo del messaggio a cui state rispondendo se non è necessario. Prendete il tempo necessario a ridurre al minimo le citazioni, il necessario per dare un contesto alla vostra risposta. Nessuno ama leggere lunghi messaggi riportati in citazione per la terza o quarta volta, semplicemente per poi trovare una risposta di una riga: “Già, anch’io”.

– Includere la firma ai messaggi
La firma dovrebbe includere nome, titolo (se desiderato), organizzazione di appartenenza e l’indirizzo di posta elettronica. Non dovrebbe comunque superare le quattro (4) righe di lunghezza. Informazioni opzionali potrebbero contenere l’indirizzo postale e un recapito telefonico.

– Fate attenzione alle date
A causa della natura “internazionale” di Internet e del fatto che in parti diverse del mondo si usano formati differenti per le date, prestate attenzione e evitate confusioni al riguardo: 12.06.2003 per noi è 12 giugno 2003, ma per gli americani è 6 dicembre 2003!

– Scusarsi (ma non troppo)
Se si commette un errore, meglio non insistere, ma semplicemente chiedere scusa, soprattutto se è un errore “ingombrante” (come un messaggio troppo lungo, o inserito nel posto sbagliato). Però non vale la pena di scusarsi per una piccola svista, come un errore di ortografia. Errori di questo genere sono accettati quasi sempre senza problemi. È anche opportuno evitare di essere “pedanti”, di correggere gli altri per dettagli secondari.

– Non fare “risse”
“Rissa” o flame: attacco violento, critica negativa, lite (specialmente se si svolge in pubblico, cioè in una lista, o forum, o newsgroup dove leggono anche altre persone oltre ai litiganti). Queste “risse” sono considerate una violazione della Netiquette. Spesso la flame consiste in un attacco collettivo contro qualcuno che si comporta in modo diverso da quello abituale in quel gruppo, e considerato scorretto. Meglio evitare le flame e meglio non portare mai in un’area pubblica un dibattito privato, specialmente se polemico. Se proprio si considera necessaria una “rissa”, meglio tenerla in uno scambio di messaggi personali. Comunque, resistete alla tentazione di “assalire” (flame) altri Utenti. Ricordate che queste discussioni sono pubbliche e sono intese ad ottenere scambi costruttivi. Trattate gli altri Utenti come vorreste essere trattati voi.

– Non spedite mai catene di Sant’Antonio (chain letters) su Internet
Lo spedirlo potrebbe causarvi la perdita dell’accesso.

– Capire prima di reagire
Può capitarci di leggere qualcosa che ci dà fastidio: ma prima di reagire è meglio pensarci bene. Siamo sicuri che è un’aggressione? È una vera polemica o è uno scherzo? È intenzionale o è un banale errore? Abbiamo capito bene le abitudini, le usanze, il linguaggio del “luogo”? Ci conviene rispondere subito o aspettare un poco per vedere se interviene qualcun altro? La migliore risposta può essere il silenzio, o un messaggio privato? Molte flame si scatenano per un malinteso; e una volta che la “fiamma” della polemica è accesa diventa difficile spegnerla. Meglio pensarci prima.

– Non fare spamming
Spam o spamming: ripetizione dello stesso messaggio o diffusione dello stesso testo in troppe sedi diverse. Anche questa è una violazione della Netiquette, fastidiosa in ogni caso ma considerata particolarmente irritante quando si tratta di proposte commerciali. Prima di diffondere lo stesso testo in diversi siti, o mandarlo a diverse persone, meglio pensarci due volte. Siamo proprio sicuri che interessa a tutti? Una delle cose meno apprezzate nella rete è trovarsi la mailbox ingombra di messaggi “non richiesti”. In più, secondo l’ordinamento degli Stati Uniti, non è legale “usare qualsiasi macchina telefax, computer, o altri dispositivi per inviare pubblicità non richiesta” a qualunque “dispositivo dotato della capacità di trascrivere su carta testo o immagini (o entrambi) da un segnale elettronico ricevuto su una normale linea telefonica”. Questa legge permette alle persone di citare il mittente del messaggio per 500 US$ a copia. Molti stati permettono di portare in giudizio l’autore di simili azioni (anche in Italia è possibile segnalare le violazione della Netiquette secondo le definizioni della RFC 1855 e degli allegati che chiunque registri un dominio.it è tenuto a controfirmare; attenzione, non stiamo parlando di “questa” Netiquette in queste pagine). Creare un archivio completo di documenti in italiano sul fenomeno dello spam e sui metodi per contrastarlo. E l’obiettivo di NoSpamWare.it, un sito ad alto aggiornamento contenente news, tutorial e un’area comunity animata attraverso forum. Tra le informazioni utili, oltre ai link verso siti di argomento affine, l’elenco degli abuse desk italiani e degli Isp no-spam.

– Non usare le reti accademiche per attività commerciali o a scopo di lucro.

– Non annoiare e fare attenzione al sarcasmo e all’umorismo
Senza la comunicazione facciale e l’intonazione della voce, la vostra battuta di spirito potrebbe essere intesa come una critica. Quando volete esprimere qualche particolare inflessione, usate le emoticons. Per esempio, 🙂 = faccia che sorride (implica una battuta; ruotate lo sguardo per riconoscere la faccia). Ogni tanto uno scherzo o un argomento “futile” può essere piacevole, soprattutto se è detto in modo divertente. Ma non è il caso di esagerare, specialmente in “luoghi pubblici”, con il racconto di fatti personali o con ciò che a noi sembra divertente ma agli altri magari no. Se una cosa interessa solo a noi o a due o tre amici, meglio scambiarcela in messaggi privati che annoiare tutti gli altri. Accade, purtroppo, spesso che due o tre persone, che si “dilettano” fra loro con argomenti poco interessanti, svuotino uno spazio di dialogo, perché gli altri, annoiati, presto o tardi se ne vanno.

– Non essere “grafomani”
Non ripetersi, non dilungarsi, non scrivere troppo spesso. È una tentazione diffusa quella di ripetere lo stesso concetto, o mandare “raffiche” di messaggi. Prima di “inondare” una mailbox o un’area di discussione, meglio sempre chiedersi: “ma davvero gli altri troveranno interessante quello che dico”?

– Badare al “tono”
Molti malintesi nella comunicazione in rete derivano dalla mancanza della presenza “fisica”, delle espressioni e del tono di voce con cui diamo un senso e una tonalità alle nostre parole; e anche della possibilità di correggerci subito se un’altra persona non ci capisce. Per questo sono state inventate le “faccine” 🙂 e per questo, come abbiamo visto, è sempre meglio scrivere offline. È utile rileggere ciò che si è scritto, prima di spedirlo, e chiedersi: si capisce bene in che tono mi esprimo, se dico sul serio o scherzo, se sono in polemica o sto semplicemente ragionando? Chi non mi conosce, capirà le mie intenzioni?

– Chiedere una ricevuta di ritorno (return receipt) può essere considerata una invasione della privacy.

– Non usare il “tutto maiuscolo”
C’è chi accetta di scrivere con le lettere maiuscole solo per sottolineare un punto importante o per distinguere un titolo o un sottotitolo dal resto del testo. Scrivere una parola, o (peggio) una frase IN LETTERE MAIUSCOLE – che non sono titoli – è considerato generalmente l’equivalente di “urlare”: quindi una villania. L’uso del “tutto maiuscolo” è dunque da evitare comunque anche nei titoli, come nei testi. Se si vuole mettere in evidenza una parola è meglio farla precedere e seguire da una sottolineatura _ o un asterisco *. *Asterischi* intorno ad una parola posso aiutare a evidenziare un termine. Usate l’underscore (_) prima e dopo il titolo di un libro, per esempio: _Il mago di Oz_.

– Scegliere bene il titolo
Focalizzate un argomento per messaggio e includete sempre un testo pertinente nel campo soggetto (subject) del messaggio, in modo che gli altri utenti possano localizzarlo velocemente. Specialmente nei gruppi di discussione o liste che sono lette da molte persone, la scelta dei titoli è importante: il titolo dovrebbe riflettere il più chiaramente possibile il contenuto del messaggio. Spesso nella grande mole di corrispondenza si fanno ricerche “per titolo” (che possono essere fatte “manualmente”, cioè scorrendo tutti i titoli, o “automaticamente”, cioè usando una “chiave di ricerca”). Una cattiva abitudine, purtroppo molto diffusa, è quella di seguire distrattamente il meccanismo automatico, offerto dagli OLR, di usare come titolo quello del messaggio cui si risponde, preceduto da “Re:”. Se questo di solito funziona per la prima risposta, quando il dibattito si allunga perde progressivamente senso: è facile che al quarto o quinto messaggio intitolato “Re: cavoli” si stia parlando di merenda.

– Non “chiedere aiuto” inutilmente
Di solito le richieste di consiglio e aiuto tecnico vengono accolte con simpatia. Ma è meglio evitare di fare domande inutili, come chiedere spiegazioni che è facile trovare in un manuale (che sia un manuale “stampato” o il help contenuto in quasi tutti i programmi) o in un “sito” che raccoglie quel tipo di informazioni. Spesso in un’area di discussione tecnica può accadere che sia già stata data una risposta alla domanda che vorremmo fare: meglio leggere all’indietro, o usare una delle “chiavi” di ricerca che molti programmi consentono, per scoprire se la risposta c’è già. Questo fa risparmiare tempo a noi – e soprattutto agli altri. È importante anche capire “dove” fare una domanda. Anziché chiedere nel “primo spazio che capita” è meglio verificare dove ci sono aree dedicate all’argomento che ci interessa (e dove, probabilmente, troviamo la risposta bell’e pronta).

– Rispettare la “privacy”
Non è corretto citare “in pubblico” messaggi privati senza il consenso di chi li ha scritti. C’è ovviamente una differenza fra una legittima citazione e una violazione della riservatezza, che non è difficile valutare in base al normale “buon senso” e alle regole abituali della cortesia.

– Non essere impazienti
Non possiamo aspettarci di ricevere sempre una risposta immediata. Solo in teoria i messaggi in rete viaggiano “alla velocità della luce”. Il percorso non è semplice, spesso è tortuoso. Un messaggio può arrivare in pochi minuti o parecchie ore. Talvolta un “ingorgo” in nodo della rete può causare un ritardo di giorni. Non tutti leggono frequentemente la loro mailbox. Non tutti hanno computer portatili o sistemi di collegamento “fuori sede”. Ognuno ha i suoi impegni, non sempre ha il tempo di risponderci. Inoltre, se il destinatario del nostro messaggio ha molta corrispondenza o è abbonato a molte liste o gruppi di discussione, la sua “cassetta della posta” può essere molto affollata.

– Siate professionali
Prestate attenzione a ciò che dite riguardo altre persone. La posta elettronica viene inoltrata e citata con facilità. Inoltre, seguite le procedure “standard” per corrispondere con i vostri superiori. Per esempio, non scrivete un messaggio di reclamo via posta elettronica direttamente al “grande capo” solo perché è possibile.

– Il “tu telematico”
Un problema di Netiquette che non esiste in inglese è l’uso del tu. Sembra che non ci sia, in Italia, una “prassi” del tutto “consolidata”. La tendenza prevalente è l’uso del tu in tutti i messaggi in rete, cui non sempre segue automaticamente la stessa forma amichevole quando ci si incontra di persona. La maggior parte delle persone tende a trasferire il tu anche nell’incontro “fisico” o telefonico; alcuni invece, specialmente se lo scambio è professionale e non personale, quando passano al colloquio “a voce” usano il lei. Ci sono, specialmente fra i “nuovi arrivati”, persone che usano il lei anche in rete. Si può immaginare che l’uso del tu sia più frequente fra i giovani, ma non è sempre così. Più che dall’età dipende dalle abitudini personali e dal tipo di relazione. In sostanza, l’uso prevalente rimane il tu ma ogni persona è libera di scegliere il modo che preferisce; e anche in questo è bene non “imporre” il proprio stile ma tener conto del comportamento delle altre persone.

– Siate tolleranti
Siate sempre tolleranti rispetti alle attività di Utenti non strettamente osservanti della Netiquette – interverrà comunque il Moderatore dei Commenti o la Redazione – e se vi sentite di dover reagire comunque di persona e subito (sconsigliato, come abbiamo visto), fornite allora qualche consiglio utile a colui che infrange le regole, anziché essere caustici nei suoi confronti (tanto meno verso il Moderatore dei Commenti o la Redazione). Gli altri Utenti non sono interessati al vostro desiderio di esternare a tutti di costi, oltretutto violando anche voi le regole della Netiquette.


Scelta di competenza giudiziaria

Le presenti Condizioni generali di utilizzo costituiscono il completo accordo fra le parti e sostituiscono ogni precedente ed attuale accordo e intesa esistente fra le parti in relazione all’oggetto. Qualora una delle disposizioni delle presenti Condizioni generali di utilizzo (e delle sopraelencati Dichiarazioni che ne fanno parte integrante) fosse ritenuta invalida o inapplicabile, tale invalidità o inapplicabilità non avrà effetto alcuno sulle altre disposizioni delle presenti Condizioni generali di utilizzo, che resteranno pienamente in vigore.

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