Tutela dei minori: servono fondi per le terre di missione

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Grande presenza di giornalisti e dei membri della Commissione per la tutela dei minori sabato mattina nella Sala Stampa della Santa Sede per il primo briefing al termine della prima plenaria. Il cardinale di Boston O’Malley ha introdotto la conferenza con una rilettura della lettera di Papa Francesco firmata il giorno della festa della Presentazione al Tempio di Gesù. Un modo per dire che il Tempio, la Chiesa, deve essere un luogo sicuro.

Il cardinale ha ricordato che uno dei compiti della Commissione, in collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede, sarà quello di suggerire le migliori pratiche, soprattutto per le conferenze hanno difficoltà di fatto a sviluppare dei programmi di sicurezza e di educazione dei bambini. hanno presentato le loro esperienze anche due dei nuovi membri della Commissione. Sorella Kayula Lesa, una suora della Carità da Zambia, che ha una vasta esperienza nella protezione di istruzione dei bambini e che ha lavorato con i rifugiati e le vittime della tratta di esseri umani, e ha fatto parte del Forum africano per la Dottrina Sociale della Chiesa.

L’altro relatore è stato Peter Saunders che ha fondato l’Associazione Nazionale per le persone vittime di abusi durante l’infanzia, per supportare tutti i sopravvissuti e per lo sviluppo di maggiori risorse per rispondere alle abusi sui minori. “Attualmente- ha detto il cardinale- stiamo lavorando per sviluppare seminari per educare la leadership della Chiesa in materia di protezione dei bambini. Ci auguriamo di poter offrire programmi per i membri della Curia Romana e per i Vescovi di nuova nomina che vengono a Roma da tutto il mondo, e programmi di orientamento promossi dalla Congregazione per i Vescovi e la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.”

Il cardinale ha spiegato che i paesi più poveri, paesi di missione, hanno bisogno di essere sostenuti anche economicamente per sviluppare programmi di protezione dei minori, e di questo si occuperà la Commissione come di programmi per la educazione nelle famiglie. In molti paesi degli Stati Uniti poi altre realtà chiedono alla Chiesa cattolica aiuto per attuarle programmi di tutela dei minori, segno che le iniziative della Chiesa sono particolarmente efficaci. Alcuni hanno ricordato le loro esperienze dirette e che ci saranno, oltre i membri della Commissione che potranno fornire aiuto specifico. Per molti di questi progetti ci saranno degli specifici progetti di ricerca fondi per poter aiutare la realizzazione dei programmi, che verranno essenzialmente dalla Santa Sede.

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