Una madrugà ad agosto. Per la Gmg.

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Si chiama Madrugà, ed è una iniziativa tutta spagnola: la processione dei gruppi statuari che sono stati protagonisti della Via Crucis presieduta dal Papa, hanno percorso le strade di Madrid, dalla Puerta de Alcalà (che il Papa aveva simbolicamente oltrepassato a piedi giovedì) alla Puerta del Sol. Una processione enorme, seguita da migliaia di madrileni, che sono rimasti svegli fino alle quattro del mattino per ammirare l’opera delle confraternite, che tra strazianti canti e preghiere hanno animato la notte delle strade di Madrid. “Un’iniziativa straordinaria e audace. Questa cerimonia permette alle nostre immagini di proseguire la missione catechetica per cui furono create mostrando la passione di Gesù Cristo in maniera singolare”, ha sottolineato Enrique Guevara, membro del consiglio delle confraternite di Madrid in una dichiarazione riportata dal Servizio Informazione Religiosa. Le confraternite hanno un ruolo importante nella Settimana Santa spagnola, una grande celebrazione di popolo in cui la vita di Gesù viene raccontata non solo attraverso la liturgia, ma anche con arte ed immagini, attraverso appunto le madrughe, le processioni di carri, che si tengono in ogni città. In una Spagna definita post-cristiana, la partecipazione popolare è enorme.

Humberto, 45 anni, è arrivato da fuori Madrid con tutta la sua famiglia. “Vengo per partecipare ad una tradizione, ma anche per pregare davanti alle immagini di Gesù”, racconta. La processione finisce con il passaggio del Cristo Giacente di Segovia alle 4, dopo sei ore durante le quali le quattordici immagini della Settimaan Santa provenienti da tutta la Spagna sono andate in processione per le strade della capitale spagnola, accompagnate da migliaia di pellegrini e cittadini. Apprezzatissimo il Cristo de Mena, proveniente da Malaga, accompagnato da una compagnia di onore. Ma la processione è stata inaugurata dalla Vergine sevillana della regla, che avrebbe dovuto partire per ultima (era l’ultima stazione, quella aggiunta alla Via Crucis e alla quale il Papa ha dedicato una toccante preghiera al termine della via Crucis dei Giovani), ma così non è stato. Il cambiamento dell’ordine prestabilito ha fatto offendere la fraternità del Nazareno di Murcia, che ha deciso di fermarsi a Plaza Cibeles, e non arrivare fino alla puerta del Sol. La Cena del Signore della confraternita Nuestro Padre Jesus de Nazereno di Murcia risale al XVIII secolo, e viene portata ogni venerdì santo da una squadra di 28 portantini.

Tra quanti assistevano alla processione (che in molti casi hanno aspettato più di sei ore per vedere il primo carro) c’erano anche pellegrini della Giornata Mondiale della Gioventù, ma anche madrileni che non potevano mancare l’occasione di vedere “i migliori carri di Spagna” sfilare tutti insieme, come dice Juana, una madrilena quarantenne giunta ad assistere alla processione con suo marito. “Ha molto valore artistico e culturale”, ha aggiunto. Daniel, un pellegrino di 16 anni, è estasiato: “Nel mio paese ho visto carri, ma non belli come questi. Mentre Guiomar, una volontaria di 23 anni, si emoziona e dice: “Non vogliamo che questa madruga si confonda con la Settimana Santa. Ma la via Crucis mostrerà al mondo che c’è una gioventù spagnola che continua a credere in Dio, che abbiamo sogni e che andiamo avanti lottando”.

 

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