Papa Francesco rimette a posto la “mitologia” creata dai media

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Papa Francesco ci ha abituato a molte interviste informali, e non solo con giornalisti, ma anche con amici e conoscenti ai quali concede riprese con il telefonino, saluti e conversazioni.

La più recente nasce dall’incontro con la sua biografa e connazionale Elisabetta Piqué pubblicata dal giornale La Nación edito dalla famiglia Mitre erede di Bartolomè, un ex presidente e generale argentino che lo fece nascere nel 1870. Circa 200 mila copie al giorno e una diffusione su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto un grande rilancio grazie al Papa argentino.

La intervista non rivela nulla di nuovo sul pensiero di Papa Bergoglio, ma serve per allontanare un po’ di pettegolezzi e chiarisce che il Papa sa benissimo che la Riforma della Curia di cui si è parlato nelle Congregazioni generali prima del Conclave, non è né facile né imminente. Come qualcuno vorrebbe far capire. A proposito del Sinodo ripete l’idea di un normale confronto di idee, anche se parla del fatto che ai divorziati risposati venga negato ad esempio di leggere in chiesa. Cosa che davvero, almeno in Europa, non si è mai vista. Ma se ne parla si vede che in qualche Chiesa locale ancora non è arrivato il Concilio e si ascoltano poco le parole dei Pontefici. Basterebbe leggere e applicare la Familiaris Consortio e del resto anche Benedetto XVI da anni afferma che i divorziati risposati devono essere maggiormente coinvolti nella vita pastorale. Se lo vogliono.

Nel 2012 il Papa lo disse alla festa mondiale delle famiglie, forse per scuotere un po’ alcuni parroci: “a queste persone, dobbiamo dire che la Chiesa le ama, ma esse devono vedere e sentire questo amore. Mi sembra un grande compito di una parrocchia, di una comunità cattolica, di fare realmente il possibile perché esse sentano di essere amate, accettate, che non sono «fuori» anche se non possono ricevere l’assoluzione e l’Eucaristia: devono vedere che anche così vivono pienamente nella Chiesa.”

Nella intervista Bergoglio ricorda che la vera “pulizia” che la Chiesa deve fare è quella della conversione del cuore. Per il resto è tutto molto normale e sereno, non ci sono strappi o rivoluzioni in corso. É il Papa stesso a “sfatare dei miti”. Il 17 dicembre, giorno del suo compleanno, pranzerà ancora con i barboni? E Papa Francesco risponde: “ I barboni non li ho invitati io ma il mio elemosiniere. É stato un gran bel gesto e così è nato il mito che avevo pranzato con i barboni. Io ho pranzato con tutto il personale della casa e i barboni erano tra loro. Sono cose popolari che organizzano altri per me. E così siccome il giorno (del compleanno) è un giorno che non ho la messa sotto nella cappella, perché è mercoledì e c’è l’udienza generale, andremo a pranzo tutti gli impiegati della casa insieme. Per me è un giorno completamente normale, come tutti gli altri…”

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