Papa Francesco: la comunione dei santi legame indistruttibile tra cielo e terra

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“Oggi diamo lode a Dio per la schiera innumerevole dei santi e delle sante di tutti i tempi: uomini e donne comuni, semplici, a volte “ultimi” per il mondo, ma “primi” per Dio. Al tempo stesso già ricordiamo i nostri cari defunti visitando i cimiteri: è motivo di grande consolazione pensare che essi sono in compagnia della Vergine Maria, degli apostoli, dei martiri e di tutti i santi e le sante del Paradiso!” Papa Francesco lo ha ricordato i moltissimi fedeli presenti in Piazza San Pietro assolata come in estate. Il Papa ha spiegato che la comunione dei santi “nasce dalla fede e unisce tutti coloro che appartengono a Cristo in forza del Battesimo.” Una comunione che la morte non spezza perché “sussiste un legame indistruttibile tra noi viventi in questo mondo e quanti hanno varcato la soglia della morte. Noi quaggiù sulla terra, insieme a coloro che sono entrati nell’eternità, formiamo una sola e grande famiglia. Si mantiene questa familiarità.” Una unione manifestata visibilmente nell’ Eucaristia nella quale “incontriamo Gesù vivo e la sua forza, e attraverso di Lui entriamo in comunione con i nostri fratelli nella fede.” Ed ha aggiunto : “ è consolante sapere che ci sono altri fratelli che hanno già raggiunto il cielo, ci attendono e pregano per noi, affinché insieme possiamo contemplare in eterno il volto glorioso e misericordioso del Padre.” Tra i santi un ruolo speciale è quello di Maria che “ è al centro della comunione dei santi, quale singolare custode del vincolo della Chiesa universale con Cristo, del vincolo della famiglia.”

Dopo la preghiera mariana il Papa ha chiesto una preghiera speciale “perché la Città Santa, cara a ebrei, cristiani e musulmani, che in questi giorni è stata testimone di diverse tensioni, possa essere sempre più segno e anticipo della pace che Dio desidera per tutta la famiglia umana.”

Un pensiero anche per il martire Pietro Asúa Menda beatificato oggi in Spagna: “Sacerdote umile, e austero, predicò il Vangelo con la santità di vita, la catechesi e la dedizione verso i poveri e i bisognosi. Arrestato, torturato e ucciso per aver manifestato la sua volontà a rimanere fedele al Signore e alla Chiesa, rappresenta per tutti noi un mirabile esempio di fortezza nella fede e di testimonianza della carità.”

I saluti del Papa sono andati poi ai partecipanti alla “Corsa dei Santi” e alla “Marcia dei Santi”, promosse rispettivamente dalla Fondazione Don Bosco nel mondo e dall’Associazione Famiglia Piccola Chiesa. “Mi compiaccio per queste iniziative che uniscono lo sport, la testimonianza cristiana e l’impegno umanitario.” Appuntamento poi per la messa al Verano: “Visitando il principale cimitero di Roma, mi unisco spiritualmente a quanti si recano in questi giorni presso le tombe dei loro morti nei cimiteri del mondo intero.”

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