Card. Scola a Colonia: Chiesa e Istituzioni insieme per costruire la pace sui passi dei Re Magi

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Domenica scorsa a Colonia si è celebrato l’ 850° anniversario della traslazione delle reliquie dei Re Magi alla presenza dell’arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola, inviato speciale di papa Francesco per le celebrazioni, che ha rivestito due significati molto importanti, religioso e civile:

“Ha un significato ecclesiale: quello della comunione tra le Chiese, tanto più decisiva quanto più abbiamo bisogno come Chiese europee di ascoltarci reciprocamente, di riflettere sulle nostre esperienze di evangelizzazione, per ritrovare una semplicità di testimonianza e di annuncio cristiano quale il Papa ci testimonia…

Quella che è stata chiamata stanchezza dell’Europa si vede con molta chiarezza anche nella grande difficoltà a realizzare un’Unione europea che sia veramente capace di realizzare la pluriformità nell’unità, che è una legge fondamentale per la vita buona. Ritrovando questa l’Europa può riprendere anche un ruolo geopolitico in questo momento di grande travaglio e forte trapasso della nostra civiltà. La vediamo affaticata a livello delle istituzioni europee; della modalità con cui porsi nei confronti delle realtà di violenza e di guerra che sono nel mondo; a livello di una convergenza circa i criteri del superamento di questa crisi che sta provando moltissimo, in maniera differenziata, i cittadini europei al Sud e al Nord”.

Il programma, molto intenso, è iniziato con l’incontro con gli italiani immigrati in Germania, accompagnato da don Giorgio Riva, parroco di sant’Eustorgio in Milano, chiesa in cui erano custodite le reliquie prima di essere portate in Germania e da don Vittorino Zoia, parroco di Brugherio, città che custodisce ancora oggi parte delle spoglie dei Magi. Sono quattro le comunità cristiane in cui si raccolgono i 57.000 italiani che vivono nell’Arcidiocesi di Colonia.

In questi ultimi anni i connazionali a Colonia stanno aumentando: la crisi economica sta spingendo qui una nuova ondata di immigrati italiani in cerca di lavoro. Per la Chiesa locale l’arrivo di altri italiani è una grande opportunità ecclesiale, culturale e sociale, dice la grande facilità e libertà di movimento dentro l’Unione Europea. Dopo i turchi, gli italiani sono la nazionalità numericamente più consistente a Colonia e in Germania. Nell’omelia della celebrazione eucaristica, celebrata nella chiesa di Santa Maria Himmelfahrt, con gli italiani il card. Scola ha affermato:

“I Magi hanno intrapreso il loro lungo viaggio per adorare Gesù bambino, riconoscendolo come principio del proprio cambiamento. E tornando a casa sono rimasti segnati per sempre, nel quotidiano e in ogni ambito del loro esistenza. Facciamo anche noi il percorso dei Magi, torniamo a casa per un’altra strada, testimoniando la bellezza e la convenienza dell’essere cristiani”.

Poi ha presieduto, insieme al nunzio apostolico in Germania monsignor Nikola Eterovic, al cardinale Joachim Meisner arcivescovo emerito di Colonia, anche il nuovo arcivescovo di Colonia il cardinale Rainer Maria Woelki, nella Cattedrale di Colonia, dedicata ai Santi Pietro e Maria costruita nel 1248 e terminata nel 1880 per ospitare le reliquie dei Re Magi, la solenne celebrazione degli 850 anni della traslazione delle Reliquie dei Magi da Milano alla città tedesca.

Partendo dalla riflessione del Vangelo di Matteo: ‘Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo’, l’arcivescovo di Milano ha sottolineato che il viaggio dei Magi ha una meta precisa di pellegrini: “Possiamo immaginare quanto la vita di questi Sapienti giunti dall’Oriente sia cambiata da quel giorno. Tutti i nostri propositi e progetti di ascesi personale non riescono a cambiare la vita come invece accade quando accogliamo la novità di un incontro in cui l’amore e la tenerezza di Dio si rendono sperimentabili”.

Ed ha concluso con una considerazione sul ritorno nella loro terra natìa: “Nel fare ritorno alla propria terra i Magi non eseguono la richiesta del tenebroso re Erode, di tornare da lui ad informarlo sulla nascita di questo bambino che lo aveva così turbato. Possiamo dire, con papa Francesco, che la luce di Cristo incontrata a Betlemme ha donato a loro una sorta di ‘santa furbizia’: ossia ‘quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli ed evitarli’… In definitiva, quale è ‘l’altra via’ per la quale tornare alle nostre case? E’ quella della testimonianza.… Celebrare i Santi Re Magi, venerando le loro reliquie, comporta prendere anche noi un’altra via, quella di testimoniare a tutti questa luce più forte delle tenebre, dei nostri limiti e del nostro peccato”.

Al termine dei Vespri il sindaco della città tedesca, Jurgen Roters, e tutto il Consiglio comunale hanno accolto in Municipio l’Inviato speciale di papa Francesco, il cardinale Angelo Scola, tutta la delegazione pontificia e l’Arcivescovo di Colonia Rainer Maria Woelki. Nel suo intervento il Sindaco ha ribadito il profondo significato anche civile che per Colonia hanno la presenza e la venerazione delle reliquie dei Magi, nei secoli fattore di sviluppo culturale, sociale ed economico per la città e il circondario.

Nel suo intervento, il cardinale Scola ha ricordato come Chiesa e istituzioni civili abbiano “in comune beni sociali molto grandi. Per questo dobbiamo vivere insieme, dentro la pluralità della società contemporanea. Le diverse visioni dell’uomo e del mondo, che pure possono portare a dei conflitti, in realtà sono una provocazione a compiere scelte politiche in questa direzione. Noi, che in Italia siamo in condizioni ben più gravi delle vostre, vediamo la necessità dello stare insieme…

Non si può ridurre l’Europa solo alla finanza, all’economia: occorre porsi la domanda su chi vuol essere l’uomo del terzo millennio. Deve essere un io in relazione. Per offrire una simile visione dinamica delle relazioni hanno un grande peso gli uomini delle religioni: così l’Europa potrà offrire una grande risorsa per la costruzione della pace”.

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