Papa Francesco: la Bibbia deve arrivare ai semplici

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Questa mattina Papa Francesco ha incontrato i membri dell’Alleanza Biblica Universale (ABU). L’occasione è stata la presentazione della Bibbia in lingua italiana “Parola del Signore – La Bibbia Interconfessionale in lingua corrente”, frutto della collaborazione tra l’Alleanza Biblica Universale – Società Biblica in Italia e la Casa Editrice ELLEDICI. “La preparazione di una versione interconfessionale è uno sforzo particolarmente significativo, se si pensa a quanto i dibattiti attorno alla Scrittura abbiano influito sulle divisioni, specie in occidente” – ha detto il Papa.

L’ABU, fondata nel 1946, è un’organizzazione che riunisce circa 146 Società Bibliche nazionali. Alcune di esse operano fin dal XIX secolo. Loro scopo è diffondere la Bibbia in tutto il mondo, nel modo più efficace possibile. “Questo progetto interconfessionale, che vi ha dato la possibilità di intraprendere un cammino comune per qualche decennio, vi ha permesso di affidare il cuore agli altri compagni di strada, superando sospetti e diffidenze, con la fiducia che scaturisce dall’amore comune per la Parola di Dio”. Il Papa ha anche richiamato la propria esperienza. “La traduzione preparata da evangelici e cattolici della Bibbia in lingua corrente argentina ha fatto tanto bene e fa tanto bene. È un’idea buona, perché la gente semplice può capirla, perché è un linguaggio vero, proprio, ma vicino alla gente”. Preme a papa Francesco che la Scrittura possa essere accessibile a tutti.

“Nelle missioni che facevamo nelle parrocchie a Buenos Aires andavamo sempre alla Società Biblica a comprare queste traduzioni”. “Consegnavamo la Bibbia alla gente, e la gente la capiva” – ha proseguito il Papa. “Capiva! È stato uno sforzo bello, e mi piace che adesso sia disponibile in italiano, perché così la gente può capire racconti ed espressioni che, se tradotti letteralmente, non si possono capire”. Costantemente papa Francesco richiama alla necessità di approcciare e conoscere il Vangelo, tanto che sovente ha chiesto ai fedeli di portare con sé un Vangelo tascabile. Il 6 aprile scorso migliaia di copie di un piccolo Vangelo erano anche state consegnate ai fedeli durante l’Angelus. Oggi ha ribadito di desiderare “che tutti i cristiani possano apprendere “la sublime scienza di Gesù Cristo” (cfr Fil 3,8) attraverso la lettura assidua della Parola di Dio, poiché il testo sacro è il nutrimento dell’anima e la sorgente pura e perenne della vita spirituale di tutti noi. Dobbiamo quindi compiere ogni sforzo affinché ogni fedele legga la Parola di Dio”. Rivolgendosi ai membri dell’ABU e alla Bibbia presentata, Bergoglio ne ha sottolineato il “lavoro paziente, attento, fraterno, competente e, soprattutto, credente”, augurandosi “che questo testo, che si presenta con il beneplacito della CEI e della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, spinga tutti i cristiani di lingua italiana a meditare, vivere, testimoniare e celebrare il messaggio di Dio”.

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