Il Papa su Alvaro del Portillo: nel suo cuore batteva il desiderio di portare la Buona Novella a tutti i cuori

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Nel cuore di Don Alvaro del Portillo “batteva il desiderio di portare la Buona Novella a tutti i cuori”, un desiderio “che ci anima a noi a non avere paura di  andare controcorrente e di soffrire per causa del Vangelo”. `E così come descrive Papa Francesco al nuovo beato della Chiesa Cattolica, Mons. Alvaro del Portillo, primo successore di San Josemaria Escrivà al fronte della Prelatura del Opus Dei.

300.000 persone hanno partecipato sabato mattina a Madrid alla beatificazione di Don Alvaro del Portillo, una grande festa colorata con le bandiere di un totale di 80 paesi dei 5 continenti. Mexico, Polonia, Australia, Italia, Stati Uniti, Colombia sono solo alcuni dei paesi presenti nella beatificazione celebrata nel campo di Valdebebas, alle porte della città di Madrid.

Particolare l’attenzione di tutti i dettagli della celebrazione, dall’uniforme dei volontari (pantaloni beige o blu, camicia e giubbotto blu), alle casule blu (colore della madonna, che ha presieduto tutta la celebrazione nella sua avocazione della Almudena)  alla accoglienza nel aeroporto per gli no spagnoli. Alcune famiglie di Madrid hanno accolto ad altre famiglie dei altri paesi, per facilitare la partecipazione.

In una lettera inviata per l’occasione al Prelato del Opus Dei, Mons. Javier Echevarría, il Papa ha ricordato una delle preghiere preferite  di Don Alvaro:” Grazie, perdonami, aiutami più”.

“Grazie, perdonami, aiutami più, ricorda il Papa, “sono parole dove si manifesta una esistenza centrata in Dio, di qualcuno che è stato toccatto da l’Amore più grande e vive totalmente per questo amore”. Queste parole, continua il Papa “ci avvicinano alla realtà della vita interiore” del nuovo beato “e il suo tratto con il Signore” e ci ricordano che “nella semplicità e quotidianità della nostra vita possiamo trovare un cammino sicuro di santità”.

Il messaggio del Papa è stato letto da Fernando Ocáriz, vicario generale del Opus Dei nella cerimonia celebrata dal Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione della Causa dei Santi e concelebrata dal cardinale Rouco Varela e il prelato del Opus Dei, Mons. Javier Echevarría. Alle 12,24 è stata scoperta l’immagine del nuovo beato, con gli applausi di tutti i presenti.

Prima della celebrazione, sono stati proiettati diversi video sulla vita di Don Alvaro, a Madrid e a Roma, dove ha vissuto più della metà della sua vita e dove morì nel 1994. Le reliquie di Mons. Alvaro del Portillo sono state portate all’ altare da José Ignacio Ureta Wilson, che è stato guarito  miracolosamente per intercessione del nuovo beato, la cui festa si celebrerà il 12 Maggio.

Amato ricorda la sua umiltà

 Durante la sua omelia, il Cardinale Amato ha sottolineato che “c’è una virtú che Mons. Alvaro del Portillo ha vissutto in modo particolarmente straordinario, considerandola “un istrumento indispensabile per la santità e l’apostolato: la virtù dell’umiltà, che è l’imitazione e identificazione con Cristo, che è mite e umile di cuore”.

Per Don Alvaro, ha ricordato il cardinale, l’umiltà “era la chiave che apre la porta per entrare nella casa della santità”. Il nuovo beato era anche “un esempio vivo di fedeltà al Vangelo, alla Chiesa, al Magistero del Papa”. In conclusione, Alvaro del Portillo “trasmetteva il “bonus odor Christi”, il buon odore di Cristo, che è l’aroma della autentica santità”.

Un totale di 150 vescovi e 18 cardinali, fra i quali anche il Cardinale Pell e il Cardinale Müller, Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, il Cardinale Cañizares, Arcivescovo di Valencia e il Cardinale Herranz, Presidente emerito del Consiglio dei Testi Legislativi e membro della Opus Dei.

Echevarría: Don Alvaro ci ricorda la chiamata universale alla santità del Concilio

Alla fine della celebrazione, il Prelato del Opus Dei, Javier Echevarría ha ricordato che la beatificazione di Don Alvaro “ci ricorda la chiamata universale alla santità, proclamata con forza dal Concilio Vaticano II” dove il nuovo beato collabborò attivamente.

Il Prelato ha ricordato anche il prossimo Sinodo della Famiglia e ha chiesto ai presenti di pregare “perché lo Spirito Santo illumini i Padri sinodali nelle sue riflessioni, per il bene della Chiesa e delle anime”.

Mons. Echevarria ha ringraziato a Papa Francesco “per il suo paternale messaggio, la sua vicinanza e suoi chiari consigli per la lotta spirituale dei cristiani” e ha anche avuto  parole per Benedetto XVI “di chi mi considero specialmente debitore di ringraziamento” perché “ha aperto il cammino di questa beatificazione con il riconoscimento delle virtù eroiche di Don Alvaro”.

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