” Ma fa caldo con la tuta bianca?” il Papa visto dai bambini che vedono troppa tv

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Ti piace essere Papa? Domanda di un bambino che va benissimo anche per gli adulti. E’ una delle tante raccolto dal libro “ Ma fa caldo con la tuta bianca?” di Marinella Bandini edito dalla TAU. Un viaggio nel mondo dei bambini che raccontano a modo loro Papa Francesco, da quel “Buonasera!” alla scoperta del mondo e della cultura argentina. Parole e disegni, racconti di come i più piccoli hanno vissuto la fumata bianca pur essendo lontani, o di pueri cantores della Cappella Sistina che per il Papa cantano nella Basilica di san Pietro.

Interessante vedere come nelle parole dei bambini si ritrovino i commenti dei grandi, dei genitori o dei maestri. In un disegno c’è ad esempio una didascalia: “Papa Francesco mi piace molto perchè sa dialogare con le gente!” Un bambino penserebbe d’istinto con altre categorie.

Come “Ho visto che ha rifiutato l’anello d’oro e ho capito che era buono e gentile”. Viene da pensare: poveri bambini condizionati dalla cattiva informazione.

O ancora “ Lui non era come gli altri perché è molto umile già portando la croce di ferro”. Una deformazione mediatica dei fatti che è passata come vera tra la gente e, purtroppo, tra i bambini.

Un libro molto interessante quindi per capire quanto i media e gli adulti di fatto condizionino il mondo e la fantasia dei bambini senza però dare formazione o informazione.

Ci sono le espressioni ingenue e le domande curiose, come quella che da il titolo al libro. Anche se dimostrano una incapacità da parte di genitori e insegnanti di spiegare ai bambini i fatti, la cronaca e la storia.  Pensare che il Papa indossi una “tuta” fa immaginare che non lo si sia mai visto.

Oppure quando un bimbo dice che “ ha rinunciato a vivere nel Palazzo Apostolico, ma vive in una pensione”. Evidente deformazione mediatica.

Marinella Bandini, una delle firme di Korazym, ha fatto un gran lavoro per raccogliere testi, disegni, pensieri dei bambini italiani. C’è voluto un grande coraggio a mettere insieme i pensieri e le emozioni della generazione probabilmente più informata e meno formata.

Leggendo il libro si capisce quanta voglia ci sia nei più piccoli di capire, conoscere, sapere, e quanto famiglia e scuola siano in Italia deficiatarie nonostante internet e tv e telefonini in ogni casa.

L’affetto per il Papa è legato solo a quello che i piccoli sentono dire dagli altri. Difficilmente qualcuno ricorda qualche sua parola, se si esclude il “Buonasera” del dopo elezione. Sono più le immagini della TV che restano nella mente dei bambini. Come se non avessero una memoria propria, ma solo quella creata per loro dai media.

Il libro è una foto della infanzia di oggi, ma anche uno sprone per capire come poter far tornare i bambini ad essere appunto bambini, con emozioni tutte loro, “di prima mano”.

Il libro è ricco di immagini, sono disegni pieni di fantasia, ma sono anche dei piccoli racconti, alcuni molto originali.

A parlare del libro venerdì 26 settembre sarà Padre Maurizio Botta  della Congregazione dell’ Oratorio di San Filippo Neri, Andrea Monda insegnate e scrittore, Gianni Aversano maestro e artista, con la partecipazione della giornalista Marina Ricci. L’appuntamento è alle 21.00 nel teatro san Luigi Guanella a Via G. Savonarola 36 a Roma.

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